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Descrizione

Hutten, Ulrich von

[Epigrammata]. Hoc in volumine haec continentur Ulrichi Hutteni equ. Super infectione propinqui sui Ioannis Hutteni Equ. Deploratio. Ad Ludovicum Huttenum super interemptione filii Consolatoria. In Ulrichum Vuirtenpergensem orationes V. In eundem Dialogus, cui titulus Phalarismus. Apologia pro Phalarismo, & aliquot ad amicos epistlæ. Ad Franciscum Galliarum regem epistola ne causam Vuirtenpergen. Tueatur exhortatoria. (Sull'ultimo foglio:) "Excusum in arce Stekelberk an. M.D.XIX. Mense VIIbri" (=Mainz, Johann Schöffer, 1519). Cl.-4°. 106 unnum. (numerazione delle quartine: A-C4, D6, E-Z4, a-c4). Con 2 xilografie nel testo e 6 iniziali xilografiche su fondo nero. Legatura d'epoca in pelle laccata restaurata con titolo al dorso impresso in oro, copertine con bei timbri a volute floreali, con fermagli. (Dorso e angoli rinnovati). VD16 H-6408, Goedeke II, 230, 19, Benzing, Hutten 120, Kuczynski 1091, unica edizione di questa raccolta di scritti e discorsi di Hutten (1488-1523), rara. Ad eccezione della prefazione e dell'epilogo e di otto lettere, tutti gli scritti si riferiscono all'assassinio del cugino di Hutten, Hans, da parte del duca Ulrico di Württemberg. Dei 15 brani, il dialogo "Pahalrismus" è considerato il più importante; è il primo dialogo scritto da Hutten, che ha così introdotto questo genere nella letteratura dell'umanesimo tedesco. Il "Falarismo" fu pubblicato per la prima volta nel 1517, sempre con il ritratto di Hutten sotto il baldacchino, attribuito sia a Hans Schäufelein che al maestro petrarchesco, da cui proviene la xilografia con l'assassinio di Hans von Hutten, qui stampata per la prima volta. Ad eccezione del "Falarismo", tutti gli scritti sono disponibili nella prima edizione. "Il fatto che questa raccolta non sia stata stampata nel castello di Steckelberg... è dimostrato non solo dalla bellezza della stampa stessa, che non poteva essere ottenuta in una tipografia improvvisata, ma anche da una copia in mio possesso (con la dedica di Schöffer a Peutinger)" (Böcking, Hutten XXIV,1). Hutten voleva evidentemente proteggere il tipografo da possibili persecuzioni, incaricandolo di stampare l'impronta in questo modo. Le bellissime iniziali provengono dal Livius edito da Hutten per Schöffer e sono di mano di Gabriel Zehender. Macchie di umidità in tutto il volume, il frontespizio è sporco e macchiato e presenta una più lunga annotazione di proprietà datata 1750. Sul frontespizio annotazione di proprietà del barone Per Hierta datata 1895.

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Hutten, Ulrich von

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