Null DAUM Nancy. Raro e importante supporto per lampada in vetro color porpora m…
Descrizione

DAUM Nancy. Raro e importante supporto per lampada in vetro color porpora maculato. Presenta un motivo opaco "a morso profondo" inciso all'acido di chevrons con forme di diamante su uno sfondo di granito. La parte superiore ad anello è decorata con losanghe e sormontata da un anello in ferro martellato. Si regge su un piede circolare curvo con decoro en suite. Firmato sulla ruota. Art Déco, anni '30. Altezza: 45,8 cm. Diametro: 23 cm (graffi superficiali). Provenienza: collezione privata, zona di Quintin. Paul Daum (1888-1944) abbracciò audacemente il movimento Art Déco. Le sue creazioni della fine degli anni Venti e degli anni Trenta erano caratterizzate da vetri traslucidi monocromi e disegni geometrici astratti. I "gioielli da vetrina" dipinti a mano e incisi a ruota hanno lasciato il posto a grandi pezzi dalle linee pure. Il vetro spesso viene talvolta immerso in cinque o sei bagni successivi di acido per liberare la decorazione mediante "incisione profonda". Il motivo diventa il servo della luce, che deve catturare e giocare con le superfici opache, lucide, granite e smerigliate. Non ci sono difetti che possano essere corretti con un pennello: la qualità è perfetta. Bibliografia: - Patrick-Charles RENAUD, Daum du verre et des hommes 1875-1986, Place Stanislas, 2009, pp. 123, 124 e 126. - Clothilde BACRI, Daum, Michel Aveline, Parigi, 1992, pp. 28, 29 e 216.

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DAUM Nancy. Raro e importante supporto per lampada in vetro color porpora maculato. Presenta un motivo opaco "a morso profondo" inciso all'acido di chevrons con forme di diamante su uno sfondo di granito. La parte superiore ad anello è decorata con losanghe e sormontata da un anello in ferro martellato. Si regge su un piede circolare curvo con decoro en suite. Firmato sulla ruota. Art Déco, anni '30. Altezza: 45,8 cm. Diametro: 23 cm (graffi superficiali). Provenienza: collezione privata, zona di Quintin. Paul Daum (1888-1944) abbracciò audacemente il movimento Art Déco. Le sue creazioni della fine degli anni Venti e degli anni Trenta erano caratterizzate da vetri traslucidi monocromi e disegni geometrici astratti. I "gioielli da vetrina" dipinti a mano e incisi a ruota hanno lasciato il posto a grandi pezzi dalle linee pure. Il vetro spesso viene talvolta immerso in cinque o sei bagni successivi di acido per liberare la decorazione mediante "incisione profonda". Il motivo diventa il servo della luce, che deve catturare e giocare con le superfici opache, lucide, granite e smerigliate. Non ci sono difetti che possano essere corretti con un pennello: la qualità è perfetta. Bibliografia: - Patrick-Charles RENAUD, Daum du verre et des hommes 1875-1986, Place Stanislas, 2009, pp. 123, 124 e 126. - Clothilde BACRI, Daum, Michel Aveline, Parigi, 1992, pp. 28, 29 e 216.

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