GAETANO CHIERICI
Reggio Emilia, 1838 - 1920
L'elemosina
Firmato Chierici fec. E …
Descrizione

GAETANO CHIERICI Reggio Emilia, 1838 - 1920 L'elemosina Firmato Chierici fec. e datato 1869? in basso a destra Olio su tela, cm 47X58,5 Provenienza: Roma, Christie's, 30 maggio 1995, lotto 284 Brescia, Galleria d'Arte Santa Giulia Italia, collezione privata Bibliografia: L'opera è archiviata presso l'Archivio Baboni per la Pittura Italiana del XIX secolo e sarà inserita nel catalogo ragionato aggiornato. Noto soprattutto come pittore di genere per la realistica rappresentazione di scene di vita domestica, Chierici affronta con eccellenti risultati anche tematiche storiche e religiose, mantenendo fede alla solida tradizione accademica e purista, nel solco della pittura fiamminga e olandese del Seicento. A Firenze, nel 1858, presso la Scuola di Pittura dell'Accademia delle Belle Arti, entra in contatto con i macchiaioli. Il tema dei frati più volte affrontato dal Chierici negli anni '60 e '70, e soggetto dei nostri dipinti qui illustrati, risente, infatti, dell'influenza e della vicinanza ai pittori Borrani e Abbati, che più volte si erano cimentati nel realizzare questi stessi soggetti. Il suo percorso figurativo si orienta ad affrontare soggetti come architetture di chiostri o paesaggi animati da figure di religiosi, dove il senso del vero si articola tra luci e ombre, privilegiando l'immediatezza della stesura pittorica. Negli anni Sessanta, la sua arte si esprime anche attraverso eleganti ritratti intensi ed espressivi, per poi passare, dalla fine degli anni '70, alle scene di genere, narrate con intenso realismo e una tecnica altamente descrittiva, sempre con una vena arguta e personale. Già nel 1866, Chierici si ritira nella sua città natia, dove produrrà molte opere inviandole alle esposizioni di Vienna e Monaco di Baviera; espone poi a Londra dal 1877 al 1881, a Boston e a Milano, nonché alle principali esposizioni internazionali del momento. Sempre in questo periodo verrà nominato direttore della Scuola di Belle Arti di Reggio Emilia. Bibliografia di riferimento: Gaetano Chierici pittore (1838; 1920) catalogo della mostra a cura di E. Somaré, Milano 1938, ad vocem G. Morselli, La pittura di Gaetano Chierici (1838-1920), Reggio Emilia 1964, ad vocem

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GAETANO CHIERICI Reggio Emilia, 1838 - 1920 L'elemosina Firmato Chierici fec. e datato 1869? in basso a destra Olio su tela, cm 47X58,5 Provenienza: Roma, Christie's, 30 maggio 1995, lotto 284 Brescia, Galleria d'Arte Santa Giulia Italia, collezione privata Bibliografia: L'opera è archiviata presso l'Archivio Baboni per la Pittura Italiana del XIX secolo e sarà inserita nel catalogo ragionato aggiornato. Noto soprattutto come pittore di genere per la realistica rappresentazione di scene di vita domestica, Chierici affronta con eccellenti risultati anche tematiche storiche e religiose, mantenendo fede alla solida tradizione accademica e purista, nel solco della pittura fiamminga e olandese del Seicento. A Firenze, nel 1858, presso la Scuola di Pittura dell'Accademia delle Belle Arti, entra in contatto con i macchiaioli. Il tema dei frati più volte affrontato dal Chierici negli anni '60 e '70, e soggetto dei nostri dipinti qui illustrati, risente, infatti, dell'influenza e della vicinanza ai pittori Borrani e Abbati, che più volte si erano cimentati nel realizzare questi stessi soggetti. Il suo percorso figurativo si orienta ad affrontare soggetti come architetture di chiostri o paesaggi animati da figure di religiosi, dove il senso del vero si articola tra luci e ombre, privilegiando l'immediatezza della stesura pittorica. Negli anni Sessanta, la sua arte si esprime anche attraverso eleganti ritratti intensi ed espressivi, per poi passare, dalla fine degli anni '70, alle scene di genere, narrate con intenso realismo e una tecnica altamente descrittiva, sempre con una vena arguta e personale. Già nel 1866, Chierici si ritira nella sua città natia, dove produrrà molte opere inviandole alle esposizioni di Vienna e Monaco di Baviera; espone poi a Londra dal 1877 al 1881, a Boston e a Milano, nonché alle principali esposizioni internazionali del momento. Sempre in questo periodo verrà nominato direttore della Scuola di Belle Arti di Reggio Emilia. Bibliografia di riferimento: Gaetano Chierici pittore (1838; 1920) catalogo della mostra a cura di E. Somaré, Milano 1938, ad vocem G. Morselli, La pittura di Gaetano Chierici (1838-1920), Reggio Emilia 1964, ad vocem

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Emil Rau, Sera d'estate all'alpeggio Pascolo alpino con prati verdi e fioriti e due baite, la luce del sole già basso bagna ancora di luce calda il massiccio montuoso sullo sfondo, studio di paesaggio con pennellate concise dai colori amichevoli, olio su tela montato su cartone, 1920 circa, firmato in basso a destra "E. RAU" , ritocchi, cornice dell'epoca, dimensioni piegate ca. 50 x 64 cm. Informazioni sull'artista: in realtà Carl (Karl) Emil Rau, illustratore, ritrattista e pittore di genere tedesco (1858 Dresda - 1937 Monaco di Baviera), inizialmente destinato a rilevare l'attività di famiglia della "Lithographische Anstalt J.H.G. Rau und Sohn" e destinato a diventare litografo, prima istruzioni artistiche dal padre, il litografo di corte Carl Emil Heinrich Rau, studiò all'Accademia di Dresda dal 1875-79 sotto Leon Pohle dal 1877 e Ferdinand Wilhelm Pauwels dal 1878279, dal 1879 all'Accademia di Monaco sotto Carl Theodor von Piloty, Wilhelm von Lindenschmit den Jüngeren e Alexander Wagner, lavorò come libero professionista a Monaco dal 1883, influenzato dal circolo Defregger, lavorò come illustratore per le riviste "Jugendlust", "Gartenlaube" e "Fliegende Blätter", membro della Münchner Künstlergenossenschaft, della "Gesellige Vereinigung bildender Künstler Münchens" e della Reichsverband Bildender Künstler Deutschlands, rifornì il Glaspalast di Monaco, attivo a Monaco, fonte: Thieme-Becker, Saur "Bio-Bibliographisches Künstlerlexikon", Dressler, elenchi degli studenti dell'Accademia di Dresda, elenco di immatricolazione dell'Accademia di Monaco, Bruckmann "Münchner Maler des 19. /20. Jh.", Reichsverband Bildender Künstler Deutschlands./20 anni", Bénézit, Müller-Singer, Info Cornelia Oelwein e Werner Merkl e Internet.