Null MATTHIEU VAN PLATTENBERG
(Anversa, 1608 - Parigi, 1660)
Fortuna di mare
Oli…
Descrizione

MATTHIEU VAN PLATTENBERG (Anversa, 1608 - Parigi, 1660) Fortuna di mare Olio su tela, cm 31,5X50 Provenienza: Milano, collezione privata Vedi scheda al lotto precedente.

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MATTHIEU VAN PLATTENBERG (Anversa, 1608 - Parigi, 1660) Fortuna di mare Olio su tela, cm 31,5X50 Provenienza: Milano, collezione privata Vedi scheda al lotto precedente.

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Scuola fiamminga; prima metà del XVII secolo. "Scena navale". Olio su tela. Rilegato. Presenta lievi ridipinture. Misure: 58 x 93 cm; 69 x 104 cm (cornice). In questa tela è riprodotta in dettaglio una scena navale con protagoniste quattro grandi navi posizionate su piani diversi. Vediamo due delle navi disposte parallelamente, la terza al centro e la più grande sul lato sinistro della composizione. Per accentuare la drammaticità della scena, il pittore immerge il primo piano nell'oscurità, conferendo alle acque del mare un tono cupo e minaccioso, che si schiarisce sullo sfondo, rafforzando la costruzione dello spazio in profondità in una scena che manca di riferimenti spaziali, trattandosi del mare aperto delimitato dalla costa. A questa costruzione dello scenario contribuiscono anche gli alberi, le vele e le bandiere delle navi in primo piano, che si susseguono in profondità, lavorate con uno stile preciso e bozzettistico. La scena in generale, infatti, è trattata con un linguaggio descrittivo e fortemente narrativo. Ciò è dovuto al genere stesso, poiché lo scopo principale di questo dipinto è quello di raccontare un fatto storico, e non di catturare la bellezza della natura. L'opera segue i modelli dell'artista Matthieu Van Plattenberg (1608 - 1660), specializzato nella rappresentazione di tempeste dai colori vivaci con mari turbolenti e spumeggianti. Van Plattenberg raramente firmava o datava le sue opere. Van Plattenberg influenzò il pittore marino Allessandro Grevenbroeck, pittore di origine olandese attivo nell'Italia settentrionale tra il 1717 e il 1747. È considerato anche un importante precursore di Pieter Mulier, noto in Italia, dove fu attivo per la maggior parte della sua vita, come "Cavalier Pietro Tempesta". Mulier era particolarmente noto per i cieli tempestosi dei suoi paesaggi marini e si pensa che i dipinti di Plattenberg anticipino le prime tempeste marine di Tempesta. Tempesta deve aver visto le opere di van Plattenberg in Italia. Alcune opere di Matthieu van Plattenberg sono state in passato attribuite a Mulier. Van Plattenberg va inoltre distinto da Montagne di Venezia (o Rinaldo della Montagna), anch'egli pittore marino citato da Cesare Malvasia nella sua biografia di Guido Reni. Presenta lievi ridipinture.

JAN VAN KESSEL (Anversa, 1626-1679). "Ghirlanda di fiori con la Vergine". Olio su rame. Allegato informativo redatto dal Dr. Klaus Ertz (giugno 2017). Misure: 32 x 26 cm; 53,5 x 48,5 cm (cornice). Quest'opera segue una tradizione molto diffusa nella pittura barocca del XVII secolo. Sebbene, per l'importanza dei fiori e dei frutti, si possa parlare di una natura morta, la scena religiosa che essi incorniciano fa sì che essa debba essere considerata come parte di un filone di dipinti molto diffuso sia nella scuola spagnola che in quella fiamminga. Il tema centrale era dipinto a grisaglia, a imitazione della scultura, o a colori, e anche se di solito si trattava di temi religiosi, non è del tutto eccezionale trovare temi mitologici o anche un elemento di natura morta; e si circondava di una ghirlanda, a volte correa e a volte divisa, realizzata a colori. Jan van Kessel "il Vecchio", fu un pittore fiammingo attivo ad Anversa nella metà del XVII secolo. Artista versatile che si esercitò in molti generi, tra cui studi di insetti, nature morte floreali, marine, paesaggi fluviali, paesaggi celesti, composizioni allegoriche, scene di animali e scene di genere. Figlio della famiglia Brueghel, molti dei suoi temi si ispirarono all'opera del nonno Jan Brueghel il Vecchio e alla precedente generazione di pittori fiamminghi come Daniel Seghers, Joris Hoefnagel e Frans Snyders. Jan van Kessel il Vecchio nacque ad Anversa come figlio di Hieronymus van Kessel il Giovane e Paschasia Brueghel (figlia di Jan Brueghel il Vecchio). Era quindi Jan Brueghel, nipote del Vecchio, Pieter Bruegel, pronipote del Vecchio e nipote di Jan Brueghel il Giovane. I suoi antenati diretti nella linea della famiglia van Kessel furono il nonno Hieronymus van Kessel il Vecchio e il padre Hieronymus van Kessel il Giovane, entrambi pittori. Si sa molto poco del lavoro di questi antenati van Kessel. All'età di soli 9 anni, Jan van Kessel fu mandato a studiare con il pittore di storia Simon de Vos. Si formò anche con membri della famiglia che erano artisti. Fu allievo del padre e dello zio Jan Brueghel il Giovane. Nel 1644 divenne membro della Corporazione di San Luca di Anversa, dove fu registrato come "blomschilder" (pittore di fiori). Sposò Maria van Apshoven l'11 giugno 1646. La coppia ebbe 13 figli, due dei quali, Jan e Ferdinand, furono formati da lui e divennero pittori di successo. Fu capitano di uno schutterij (guardia civile) locale ad Anversa. Jan van Kessel ebbe successo finanziario, poiché le sue opere richiedevano prezzi elevati. Nel 1656 acquistò una casa chiamata Witte in Roode Roos (Rosa Bianca e Rossa) nel centro di Anversa.