POLIDORO DA LANCIANO (Lanciano, 1515 - Venezia, 1565)
Madonna con il Bambino e S…
Descrizione

POLIDORO DA LANCIANO

(Lanciano, 1515 - Venezia, 1565) Madonna con il Bambino e San Giovannino Olio su tavola, cm 53,5X48,5 Provenienza: Firenze, collezione privata Non si hanno notizie sull'educazione artistica del giovane Polidoro de Renzi, la sola testimonianza certa è del 1536, quando il suo nome viene registrato nella Fraglia dei Pittori Veneziani. Nella città lagunare certamente frequenta la bottega di Tiziano Vecellio, come attestano le sue Sacre Conversazioni, ma non è storicamente confermata la sua presenza nell'atelier del cadorino, laddove la sua arte appare altresì influenzata da Paris Bordon e Bonifacio de Pitati. Negli anni Quaranta licenzia la sua unica opera documentata, la pala raffigurante La Discesa dello Spirito Santo, destinata all'altare maggiore della chiesa omonima alle Zattere (Venezia, Gallerie dell'Accademia), ma in questo decennio si collocano altre opere di grande formato, dove si evincono chiare suggestioni tintorettesche. Nel 1552 realizza il perduto gonfalone per la Scuola Grande di San Teodoro, nel 1559 riceve la commissione per le portelle d'organo della Chiesa di San Giovanni in Bragora, mentre il suo stile manifesta chiare suggestioni del classicismo veronesiano, da cui trae moduli iconografici e una rinnovata modernità cromatica. La tavola in esame si può collocare al periodo giovanile, quando preponderanti sono i condizionamenti del Vecellio e la produzione è indirizzata a creare quadri di devozione e Sacre Conversazioni dal pieno carattere narrativo, seguendo formule iconografiche collaudate di gran successo. Bibliografia di riferimento: E. Martini, Pittura veneta e altra italiana dal XV al XIX Secolo, Rimini 1992, pp. 86-87, n. 32 V. Mancini, Polidoro da Lanciano, Lanciano 2001, ad vocem

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POLIDORO DA LANCIANO

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