FRANCESCO LORENZI (Mazzurega Fumane, 1723 - Verona, 1787)
Bozzetto per la pala r…
Descrizione

FRANCESCO LORENZI

(Mazzurega Fumane, 1723 - Verona, 1787) Bozzetto per la pala raffigurante l'estasi di san Francesco Olio su carta applicata su tavola, cm 46,5X24,7 Provenienza: Monaco di Baviera, W. Muller (1938, come Giovanni Antonio Guardi) Collezione privata Bibliografia: A. Tomezzoli, Al di là dei confini, a nord di Verona. Dipinti e pittori veronesi nel Trentino del Settecento, in I Colori della Serenissima. Pittura veneta del Settecento in Trentino, catalogo della mostra a cura di A. Tomezzoli e D. Ton, Trento 2022, pp. 55-83; pp. 67-69, fig. 16 (su segnalazione di Elvio Mich) È la metà del Settimo decennio quando Lorenzi realizza la pala raffigurante San Francesco in Estasi destinata alla chiesa di San Martino di Pilcante (fig. 1), avendo a modello la simile composizione concepita da Giambattista Piazzetta nel 1729 per la chiesa vicentina di Santa Maria in Araceli, oggi custodita nella Pinacoteca Civica. Quest'opera, considerata emblematica e fra le più ispirate della pittura veneziana (Cfr. A. Mariuz, in Pinacoteca Civica di Vicenza. Dipinti del XVII e XVIII Secolo, a cura di M. E. Avagnina, M. Binotto, G. C. F. Villa, Milano 2004, pp. 393-395, n. 363), dimostra la sua vitalità illustrativa in virtù del pittore veronese che ne ravviva la memoria in chiave tiepolesca. Con Lorenzi si smorzano gli eccessi drammatici e i contrasti dell'ombra, ma se l'opera finita può risultare algida e porcellanata, ben altro tenore ha il bozzetto qui presentato, in cui la luce smuove il colore e l'enfasi miracolosa. Allievo e collaboratore di Giambattista Tiepolo dal 1744 fino alla metà del sesto decennio, il pittore nel corso della sua carriera esprime un registro linguistico influenzato dal maestro. Ma se nelle opere precoci ne è debitore dal punto di vista inventivo, durante la maturità lo vediamo ampliare la sua attenzione rielaborando altri modelli e suggestioni con l'intento di riassumere una tradizione piegandola in una chiave meditatamente neoclassica. Nondimeno, quando concepisce pittoricamente la 'prima idea', esprime al meglio una sprezzatura squisitamente rocaille e una vivace interpretazione della luminosità dell'arte lagunare. Bibliografia di riferimento: A. Tomezzoli, Francesco Lorenzi (1723 ; 1787), catalogo dell'opera pittorica, in Saggi e Memorie di Storia dell'arte, 24, 2000, p. 247, n. 647/D A. Tomezzoli, Precisazioni sul Catalogo di Francesco Lorenzi, in Francesco Lorenzi un allievo di Tiepolo tra Vicenza, Verona e Casale Monferrato, Atti della giornata di studi a cura di I. Chignola, E. M. Guzzo, A. Tomezzoli, Verona 2002 E. M. Guzzo, Francesco Lorenzi (1723 ; 1787), dipinti e incisioni, catalogo della mostra, Verona 2002, ad vocem

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