Grande orologio neoclassico "alla Geoffrin" in bronzo finemente cesellato e dora…
Descrizione

Grande orologio neoclassico "alla Geoffrin" in bronzo finemente cesellato e dorato, decorato con nastri annodati, pigne e figure femminili a termine. Raffigura una donna seduta e vestita all'antica, appoggiata a un palo e intenta a leggere, a simboleggiare un'allegoria dello studio. Il quadrante, firmato OLIN A PARIS, è sormontato da una sfera. L'insieme poggia su una base decorata con un fregio greco. Parigi. Periodo Luigi XVI. H_45 cm L_64 cm P_22 cm Leggera usura della doratura. La prima menzione del modello, noto come "à l'emploi du temps", appare nei quaderni di Madame Geoffrin, che lo descrive: "...Il mio orologio di Guyard mi è costato 3.000 livres perché ho fatto fare il modello; è l'originale". Christian BAULEZ, conservatore capo del Castello di Versailles, ha dimostrato in l'Estampille - l'Objet d'Art - aprile 1989, che il riferimento a Guyard si riferisce allo scultore Guyard, allievo di Bouchardon e fortemente raccomandato a Marigny da Madame Geoffrin. Sebbene Madame Geoffrin si sia avvalsa del talento di Christophe Bouquet per l'orologio che fornì al marchese di Marigny, sembrerebbe che il fondatore Edme Roy sia stato il fondatore designato per gli esemplari successivi. Infatti, nell'inventario successivo alla sua morte nel 1764, sono descritti due esemplari di questo modello, uno dei quali è un "modello". Bibliografia: Les Bronzes Dorés Français, Pierre Verlet. Picard Editore - 1987. Pagine 48 e 307 Vergoldete Bronzen. Hans Ottomeyer - Peter Pröschel. Klinkhardt & Biermann. München - 1986 Pagine 160 e 532 L'Estampille - l'Objet d'Art N° 224. Aprile 1989

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Grande orologio neoclassico "alla Geoffrin" in bronzo finemente cesellato e dorato, decorato con nastri annodati, pigne e figure femminili a termine. Raffigura una donna seduta e vestita all'antica, appoggiata a un palo e intenta a leggere, a simboleggiare un'allegoria dello studio. Il quadrante, firmato OLIN A PARIS, è sormontato da una sfera. L'insieme poggia su una base decorata con un fregio greco. Parigi. Periodo Luigi XVI. H_45 cm L_64 cm P_22 cm Leggera usura della doratura. La prima menzione del modello, noto come "à l'emploi du temps", appare nei quaderni di Madame Geoffrin, che lo descrive: "...Il mio orologio di Guyard mi è costato 3.000 livres perché ho fatto fare il modello; è l'originale". Christian BAULEZ, conservatore capo del Castello di Versailles, ha dimostrato in l'Estampille - l'Objet d'Art - aprile 1989, che il riferimento a Guyard si riferisce allo scultore Guyard, allievo di Bouchardon e fortemente raccomandato a Marigny da Madame Geoffrin. Sebbene Madame Geoffrin si sia avvalsa del talento di Christophe Bouquet per l'orologio che fornì al marchese di Marigny, sembrerebbe che il fondatore Edme Roy sia stato il fondatore designato per gli esemplari successivi. Infatti, nell'inventario successivo alla sua morte nel 1764, sono descritti due esemplari di questo modello, uno dei quali è un "modello". Bibliografia: Les Bronzes Dorés Français, Pierre Verlet. Picard Editore - 1987. Pagine 48 e 307 Vergoldete Bronzen. Hans Ottomeyer - Peter Pröschel. Klinkhardt & Biermann. München - 1986 Pagine 160 e 532 L'Estampille - l'Objet d'Art N° 224. Aprile 1989

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