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Descrizione

Raro lettino in vetro filato policromo raffigurante la Sacra Famiglia circondata da pastori e dai Re Magi venuti a prostrarsi alla nascita del Bambino Gesù. Francia. Al centro, ai lati della Sacra Famiglia, l'asino che ha portato Maria alla stalla e il bue che con il suo fiato riscalda il neonato. A sinistra, Baldassarre con il suo seguito, che porta la mirra come offerta "segno di future sofferenze" e, a destra, Melchiorre che offre l'oro "simbolo di regalità" e Gaspardo che regge un turibolo "l'incenso è simbolo di divinità". Nevers. Inizio del XVIII secolo. H_32 cm L_46 cm Figurine, o "Figulines", in vetro e smalto di Nevers La tecnica, nota come vetro filato di Nevers, sembra essersi sviluppata in tempi antichi intorno al bacino del Mediterraneo. In pratica, le bacchette di vetro vengono riscaldate "con una lampada". Il vetro ammorbidito diventa malleabile e può essere allungato in fili, da cui il nome "vetro filato". È in Italia, e in particolare a Venezia a partire dal XV secolo, che i grandi centri vetrari svilupparono la tecnica del vetro soffiato e filato per produrre oggetti di vetro pregiato, perle e bacchette di vetro da esportare in tutta Europa. Fu a Nevers, sotto l'impulso di Luigi IV de Gonzague (1539 - 1595), principe di Mantova, che venne creato un centro per il vetro filato, da cui il nome "vetro filato di Nevers". Il principe era infatti il marito di Henriette de Clèves, duchessa di Nevers, e vi stabilì la sua corte, seguito da numerosi artigiani provenienti dall'Italia. Altri centri furono creati a Parigi, Orléans, Saumur e Saint-Germain-en-Laye, ma il nome rimase a Nevers, che forniva le materie prime per i centri secondari. Da una struttura di fili di rame e ferro, le bacchette di vetro ammorbidito vengono modellate con le pinze per creare figure umane: figure religiose (santi, scene della vita di Cristo o della Vergine), figure profane della mitologia o della vita quotidiana. Sono presenti anche personaggi della Commedia dell'arte. Infine, ci sono i cosiddetti "paradisi", che combinano soggetti laici e religiosi in elaborate composizioni in scatole. La produzione di vetro filato a Nevers fu estremamente popolare fino alla fine del XVIII secolo, con commissioni reali e principesche e produzioni più modeste, a seconda delle capacità dei maestri vetrai. Fonte : Verre d'usage et de prestige France 1500 - 1800. Jacqueline Bellanger. Les Éditions de l'Amateur - 1988

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Raro lettino in vetro filato policromo raffigurante la Sacra Famiglia circondata da pastori e dai Re Magi venuti a prostrarsi alla nascita del Bambino Gesù. Francia. Al centro, ai lati della Sacra Famiglia, l'asino che ha portato Maria alla stalla e il bue che con il suo fiato riscalda il neonato. A sinistra, Baldassarre con il suo seguito, che porta la mirra come offerta "segno di future sofferenze" e, a destra, Melchiorre che offre l'oro "simbolo di regalità" e Gaspardo che regge un turibolo "l'incenso è simbolo di divinità". Nevers. Inizio del XVIII secolo. H_32 cm L_46 cm Figurine, o "Figulines", in vetro e smalto di Nevers La tecnica, nota come vetro filato di Nevers, sembra essersi sviluppata in tempi antichi intorno al bacino del Mediterraneo. In pratica, le bacchette di vetro vengono riscaldate "con una lampada". Il vetro ammorbidito diventa malleabile e può essere allungato in fili, da cui il nome "vetro filato". È in Italia, e in particolare a Venezia a partire dal XV secolo, che i grandi centri vetrari svilupparono la tecnica del vetro soffiato e filato per produrre oggetti di vetro pregiato, perle e bacchette di vetro da esportare in tutta Europa. Fu a Nevers, sotto l'impulso di Luigi IV de Gonzague (1539 - 1595), principe di Mantova, che venne creato un centro per il vetro filato, da cui il nome "vetro filato di Nevers". Il principe era infatti il marito di Henriette de Clèves, duchessa di Nevers, e vi stabilì la sua corte, seguito da numerosi artigiani provenienti dall'Italia. Altri centri furono creati a Parigi, Orléans, Saumur e Saint-Germain-en-Laye, ma il nome rimase a Nevers, che forniva le materie prime per i centri secondari. Da una struttura di fili di rame e ferro, le bacchette di vetro ammorbidito vengono modellate con le pinze per creare figure umane: figure religiose (santi, scene della vita di Cristo o della Vergine), figure profane della mitologia o della vita quotidiana. Sono presenti anche personaggi della Commedia dell'arte. Infine, ci sono i cosiddetti "paradisi", che combinano soggetti laici e religiosi in elaborate composizioni in scatole. La produzione di vetro filato a Nevers fu estremamente popolare fino alla fine del XVIII secolo, con commissioni reali e principesche e produzioni più modeste, a seconda delle capacità dei maestri vetrai. Fonte : Verre d'usage et de prestige France 1500 - 1800. Jacqueline Bellanger. Les Éditions de l'Amateur - 1988

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In vendita il venerdì 28 giu : 14:00 (CEST)
beaune, Francia
Pierre Bergé & Associés
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