MOSER Henri.

Armi e armature orientali. Collezione H. Moser-Charlottenfels. Lipsia, Karl W. Hiersemann, 1912. Grande folio (52 x 42 cm). In cartella di percalina verde piena, tavole decorate in stile orientale, titolo in oro sul dorso, testatine dorate, in cofanetto. xvii pp. con 1 frontespizio con titolo in un cartiglio miniato a colori e 44 tavole litografate, di cui 10 a colori, montate su linguette e protette da serpentine, e figure nel testo, tra cui un ritratto di Moser. Edizione di 300 esemplari, di cui 125 in tedesco, 75 in inglese e 100 con testo francese, tutti numerati dalla tipografia. La versione francese è la n. 94. Ex-libris. Questa preziosa Collezione di armi orientali fu compilata, come ammette l'autore, in un'epoca in cui il gusto per l'arte orientale era ben lungi dal raggiungere il grado di sviluppo attuale. Nella sua toccante prefazione, Moser racconta come, da semplice tenente, partì con l'esercito russo nel 1868 alla conquista del Turkistan. Tra i primi, dopo Vambéry, ebbe modo di visitare Bukhara e fu persino detenuto per qualche tempo nelle prigioni dell'emiro. A volte comprava meravigliose lame di Damasco per una bottiglia di vodka; oppure "in allegato alla prima ambasciata inviata all'emiro di Bukhara da S.M. l'imperatore Alessandro III, ho ricevuto dalle mani del generale principe Federico Sayn-Wittgenstein, le armi stesse di Shamyl, il grande eroe del Caucaso". Dopo la prefazione, questa lussuosa edizione si apre con tre acquerelli di Scott, riprodotti come il resto delle tavole dalla tipografia viennese e che costituiscono una magnifica introduzione all'armatura completa, all'equipaggiamento di cavalieri e cavalli, agli elmi, alle fasce, alle sciabole, ai pugnali, ai fucili e alle pistole. Una breve descrizione delle tavole, in cui i nomi orientali (arabi, persiani, turchi e indiani) sono riportati in trascrizione.