Null BERNANOS (Georges). 
Serie di 6 pezzi, un autografo firmato e 5 autografi. …
Descrizione

BERNANOS (Georges). Serie di 6 pezzi, un autografo firmato e 5 autografi. 1932. 4 incompleti. Traendo insegnamento dall'impotenza politica dell'Action française di Charles Maurras, Georges Bernanos aderisce a Le Figaro (diretto dal profumiere René Coty): ritiene che questo giornale possa offrire un mezzo di diffusione privilegiato al movimento intellettuale che intende creare intorno alle proprie idee politiche. Tuttavia, in vista delle elezioni legislative del maggio 1932, rimase coinvolto nella polemica tra L'Action française e Le Figaro, episodio che segnò la prima rottura tra lui e Charles Maurras. D'altra parte, Georges Bernanos non ha mai avuto mano libera a Le Figaro e ha capito che René Coty voleva riunire collaboratori con un ampio spettro di opinioni al di là di quelle che lui stesso riteneva accettabili - così ha ritirato la sua collaborazione. - Bozza autografa di una lettera a un "caro amico". S.l., [1932]. " ... Mi sono accontentato di confessare pubblicamente a un uomo solo e infelice che proprio in questo momento è ricattato atrocemente dal regime... A quello che era solo un avvertimento, Charles Maurras rispose con un addio. Io risposi con un altro. DEVO POCO A MAURRAS. ERO UN REALISTA PRIMA ANCORA DI CONOSCERE IL SUO NOME. L'ho visto quattro volte nella mia vita. E per quanto sia spiacevole ricordarlo, ritengo che tutti i cattolici francesi che, con la sola garanzia della parola di un tale maestro, della sua probità intellettuale, del suo onore, hanno corso il rischio che lei conosce, non sono più, nei suoi confronti, debitori di nulla [il Papa aveva bandito L'Action française dal cattolicesimo nel 1926]... Occultamente, ma molto intelligentemente, Maurras mi accusa di essermi venduto a François Coty...". (4 pp. in-12, cancellature e correzioni, incompleto alla fine). - Altra bozza autografa della stessa lettera di cui sopra, con varianti (2 pp. in-12, una cancellatura con correzione, incompleta alla fine). - Manoscritto autografo. Articolo pubblicato con il titolo "LE CREPUSCULE DES VIEUX" in Le Figaro, 10 novembre 1932: "NESSUN UOMO DELLA NOSTRA GENERAZIONE, A CONDIZIONE CHE SIA CONSAPEVOLE, POTREBBE MOSTRARE UN SOLO SECONDO DELLA SUA ESSENZIALE DISGRAZIA, E CHE HA VISSUTO TROPPO. SI TRATTA DI SOPRAVVIVERE, DI SOPRAVVIVERE A SE STESSI, DI AFFRONTARLO. Che dire, affrontarlo! Lanciarsi in avanti. Dopo tante delusioni, tanti lutti, dopo aver giaciuto sopra tanti morti che sono meno morti di noi, non abbiamo più bisogno di capire. Capire cosa? LE STESSE POTENZE SPIRITUALI STANNO VENENDO MENO. IL BENE E IL MALE, IL VERO E IL FALSO SI CERCANO, SI CHIAMANO E SUSSURRANO NELL'OSCURITÀ... L'ultimo di noi, Péguy, l'enfant terrible, il bambino viziato di Notre-Dame, ha avuto la grande fortuna di morire supino, rivolto verso Dio. Tenete questa immagine vicino a voi, giovani francesi. Non sarà presto sostituita. Tra non molto, molto tempo, forse secoli, la morte ci porterà a faccia in giù, come un uomo che, secondo il famoso precetto, l'unica massima veramente intelligibile che l'ultima guerra ha ispirato, l'unica che esprime il suo senso profondo, la sua profonda, soprannaturale inanità, "non cerca di capire"... Non lo scrivo per i saggi. Se c'è uno spettacolo che può ancora far venire le lacrime agli occhi, è quello degli sfortunati afflitti dalle cosiddette idee generali... QUANDO L'ANARCHIA DEMOCRATICA... NEL SIGNIFICATO SURNATURALE DELLA PAROLA, AVRA' FINITO DI LIQUIDARE I CERVELLI, quando la democrazia terrà l'umanità per le palle, comanderà tutti i riflessi sociali della nostra specie, l'avrà trasformata in una colonia di animali industriosi, quando l'insetto pensante non avrà più alcuna superiorità rispetto ai suoi fratelli con mandibole e antenne, e non conoscerà altra tregua dal suo monotono e spaventoso lavoro di insetto se non il vizio e la noia, VEDREMO MAURRAS INSEGNARE POLITICA A UOMINI RISOLUTI A CAMMINARE SU QUATTRO GAMBE E A MANGIARE ERBA... " (4 pp. in folio, prima pagina macchiata, fine incompleta). - Bozza autografa di lettera [a François Coty]. S.l., [novembre o dicembre 1932]. " ... NON SONO MAI STATO "MAURRASSIANO". Per convincersi di ciò che dico, basta saper leggere e leggere i miei libri. Dopo aver, come sapete, rotto completamente con l'A[ction] F[rançaise] nel 1919, mi sono avvicinato ad essa, o per essere più precisi, ho lasciato che si avvicinasse a me (cioè, ho chiesto articoli o conferenze che ho sempre tenuto a piccoli passi...) per protestare contro certe ingiustizie troppo evidenti della condanna del 1926. DEVO FORSE AGGIUNGERE CHE GLI INSULTI E I COMMENTI SPREZZANTI CHE HO RICEVUTO DAI MIEI COLLEGHI NON SONO SERVITI A NULLA?

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BERNANOS (Georges). Serie di 6 pezzi, un autografo firmato e 5 autografi. 1932. 4 incompleti. Traendo insegnamento dall'impotenza politica dell'Action française di Charles Maurras, Georges Bernanos aderisce a Le Figaro (diretto dal profumiere René Coty): ritiene che questo giornale possa offrire un mezzo di diffusione privilegiato al movimento intellettuale che intende creare intorno alle proprie idee politiche. Tuttavia, in vista delle elezioni legislative del maggio 1932, rimase coinvolto nella polemica tra L'Action française e Le Figaro, episodio che segnò la prima rottura tra lui e Charles Maurras. D'altra parte, Georges Bernanos non ha mai avuto mano libera a Le Figaro e ha capito che René Coty voleva riunire collaboratori con un ampio spettro di opinioni al di là di quelle che lui stesso riteneva accettabili - così ha ritirato la sua collaborazione. - Bozza autografa di una lettera a un "caro amico". S.l., [1932]. " ... Mi sono accontentato di confessare pubblicamente a un uomo solo e infelice che proprio in questo momento è ricattato atrocemente dal regime... A quello che era solo un avvertimento, Charles Maurras rispose con un addio. Io risposi con un altro. DEVO POCO A MAURRAS. ERO UN REALISTA PRIMA ANCORA DI CONOSCERE IL SUO NOME. L'ho visto quattro volte nella mia vita. E per quanto sia spiacevole ricordarlo, ritengo che tutti i cattolici francesi che, con la sola garanzia della parola di un tale maestro, della sua probità intellettuale, del suo onore, hanno corso il rischio che lei conosce, non sono più, nei suoi confronti, debitori di nulla [il Papa aveva bandito L'Action française dal cattolicesimo nel 1926]... Occultamente, ma molto intelligentemente, Maurras mi accusa di essermi venduto a François Coty...". (4 pp. in-12, cancellature e correzioni, incompleto alla fine). - Altra bozza autografa della stessa lettera di cui sopra, con varianti (2 pp. in-12, una cancellatura con correzione, incompleta alla fine). - Manoscritto autografo. Articolo pubblicato con il titolo "LE CREPUSCULE DES VIEUX" in Le Figaro, 10 novembre 1932: "NESSUN UOMO DELLA NOSTRA GENERAZIONE, A CONDIZIONE CHE SIA CONSAPEVOLE, POTREBBE MOSTRARE UN SOLO SECONDO DELLA SUA ESSENZIALE DISGRAZIA, E CHE HA VISSUTO TROPPO. SI TRATTA DI SOPRAVVIVERE, DI SOPRAVVIVERE A SE STESSI, DI AFFRONTARLO. Che dire, affrontarlo! Lanciarsi in avanti. Dopo tante delusioni, tanti lutti, dopo aver giaciuto sopra tanti morti che sono meno morti di noi, non abbiamo più bisogno di capire. Capire cosa? LE STESSE POTENZE SPIRITUALI STANNO VENENDO MENO. IL BENE E IL MALE, IL VERO E IL FALSO SI CERCANO, SI CHIAMANO E SUSSURRANO NELL'OSCURITÀ... L'ultimo di noi, Péguy, l'enfant terrible, il bambino viziato di Notre-Dame, ha avuto la grande fortuna di morire supino, rivolto verso Dio. Tenete questa immagine vicino a voi, giovani francesi. Non sarà presto sostituita. Tra non molto, molto tempo, forse secoli, la morte ci porterà a faccia in giù, come un uomo che, secondo il famoso precetto, l'unica massima veramente intelligibile che l'ultima guerra ha ispirato, l'unica che esprime il suo senso profondo, la sua profonda, soprannaturale inanità, "non cerca di capire"... Non lo scrivo per i saggi. Se c'è uno spettacolo che può ancora far venire le lacrime agli occhi, è quello degli sfortunati afflitti dalle cosiddette idee generali... QUANDO L'ANARCHIA DEMOCRATICA... NEL SIGNIFICATO SURNATURALE DELLA PAROLA, AVRA' FINITO DI LIQUIDARE I CERVELLI, quando la democrazia terrà l'umanità per le palle, comanderà tutti i riflessi sociali della nostra specie, l'avrà trasformata in una colonia di animali industriosi, quando l'insetto pensante non avrà più alcuna superiorità rispetto ai suoi fratelli con mandibole e antenne, e non conoscerà altra tregua dal suo monotono e spaventoso lavoro di insetto se non il vizio e la noia, VEDREMO MAURRAS INSEGNARE POLITICA A UOMINI RISOLUTI A CAMMINARE SU QUATTRO GAMBE E A MANGIARE ERBA... " (4 pp. in folio, prima pagina macchiata, fine incompleta). - Bozza autografa di lettera [a François Coty]. S.l., [novembre o dicembre 1932]. " ... NON SONO MAI STATO "MAURRASSIANO". Per convincersi di ciò che dico, basta saper leggere e leggere i miei libri. Dopo aver, come sapete, rotto completamente con l'A[ction] F[rançaise] nel 1919, mi sono avvicinato ad essa, o per essere più precisi, ho lasciato che si avvicinasse a me (cioè, ho chiesto articoli o conferenze che ho sempre tenuto a piccoli passi...) per protestare contro certe ingiustizie troppo evidenti della condanna del 1926. DEVO FORSE AGGIUNGERE CHE GLI INSULTI E I COMMENTI SPREZZANTI CHE HO RICEVUTO DAI MIEI COLLEGHI NON SONO SERVITI A NULLA?

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