Null BERNANOS (Georges). 
Serie di 2 manoscritti autografi. 1927 e 1929.

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Descrizione

BERNANOS (Georges). Serie di 2 manoscritti autografi. 1927 e 1929. Entrambi sono stati raccolti nel 1956 nel volume Le Crépuscule des vieux. - ["PRESENTAZIONE DI ROBERT VALLERY-RADOT A ROUEN"]. Conferenza tenuta a Rouen nel 1927: "Non è facile parlare di un amico senza parlare di se stessi, e anche senza parlarne con un certo compiacimento, perché ciò che un uomo ha di meglio in sé è in somma i suoi amici. Non sto parlando, ovviamente, di quegli sfortunati irrequieti che non trovano mai il tempo di scegliere, che attraversano la vita come una stazione di passaggio, con un certo numero di soci o complici... Vi presento un amico. E mentre ve lo presento, mi presento a lui, in modo così naturale che non mi viene nemmeno in mente di scusarmi. I nostri destini sono legati da molto tempo. E molto prima che ci conoscessimo, erano indubbiamente legati a nostra insaputa, e persino, oserei dire, a dispetto della logica che sembra governare, e non governa mai, i vari eventi della vita - per fortuna, perché poi chi vorrebbe vivere? PRIMA DELLA GUERRA, alcuni di voi forse lo ricordano ancora - e quale miglior motivo potrei avere per essere sincero? È molto più sicuro!... NON ERO ESATTAMENTE QUELLO CHE LE BUONE FAMIGLIE CHIAMANO UN RAGAZZO SERIO. Nessun uomo di buon senso avrebbe osato prevedere per me una carriera vantaggiosa... nello studio notarile. A DIRE IL VERO, AMAVO IL RUMORE. E QUALE MIGLIOR PRETESTO PER FARE RUMORE SE NON IL GIORNALISMO? Così feci il giornalista, almeno quando la mia attività di manifestante [tra i virulenti gruppi monarchici dei Camelots du roi] me ne diede la possibilità, in quegli strani anni augurali, dal 1910 al 1914, che videro smascherato il primo subdolo tradimento, poi stroncato da una gioventù francese letteralmente ubriaca della premonizione del suo destino. Una legge di tre anni, un servizio di tre anni, che non era di tre anni, che per quindicimila di noi non aveva né inizio né fine, che si apriva sulla pace eterna! [Georges Bernanos ha poi parlato della loro lunga relazione e delle pubblicazioni di Robert Vallery-Radot, prima di concludere:] "E non è ancora finita! E c'è ancora molto da fare! Poiché la Provvidenza, i cui disegni, per una volta, mi sembrano più penetrabili di quanto si possa pensare, ha voluto farti invecchiare di due anni rispetto a me ["peccato, santo cielo, peccato!", cancellato]. Spero che non rifiuterai di precedermi - oh, mio Dio! anche solo di un quarto d'ora - all'ingresso dei giardini del Paradiso ["alle soglie dell'eterno mattino"] per dire a chi ne ha diritto: "Fatelo passare lo stesso: lo conosco. Non è così stupido come sembra [variante: "così cattivo come sostiene l'Abbé Betléhem", in riferimento a Louis Bethléem, il sacerdote che si batté contro la pornografia]. E poi ha scritto un libro denigrando il signore di fronte. NON VORREI MANDARE L'AUTORE DEL SOLE DI SATANA [pubblicato nel 1926] AL DIAVOLO...". (7 pp. 1/2 in-folio autografo e una pagina con ritaglio stampa montato). - PRIMATO DELLA PAURA". CRITICA ASSASSINATA DEL REMARQUE ROMANO DI ERICH MARIA, À L'OUEST RIEN DE NOUVEAU, pubblicato come secondo articolo della serie "Primauté de la peur", su L'Action française del 19 dicembre 1929. Lo trova "troppo povero, troppo duro", con un "lirismo pretenzioso e comico, il sublime di una città di campagna", una "perfetta insignificanza", una "deliberata, irresistibile grossolanità" della pubblicità moderna, e lo accusa di "disonorare la guerra": "... Se l'eroismo trovasse posto qui, per miracolo, apparirebbe sospetto, una specie di triste vizio, al tempo stesso frenetico e gelido, come si immagina la dissolutezza di un cattivo prete. Ma non vi compare, così come non vi compare la vigliaccheria, il suo contrario. Né coraggioso né vigliacco. Nient'altro che il monotono ruminare della paura, reso sopportabile dalla fame, dal freddo e dalla stanchezza. E lo strano successo di questo libro sta proprio in questa sproporzione tra le circostanze tragiche e gli esseri appena pensanti che le subiscono con orrenda passività. Mai animale più esausto fu posto di fronte alla morte sotto il nome di uomo". GEORGE BERNANOS ATTACCA IL FUOCO DI HENRI BARBUSSE E IL FILM DI LUIS BUÑUEL, UN CHIEN ANDALOUQ, e i cristiano-sociali come il politico Robert Cornilleau: "Se dovessimo cercare di classificare i sacrifici secondo il loro valore di mercato, il sacrificio della Croce verrebbe per ultimo. Nel bel mezzo dell'ascesa del socialismo cristiano, è forse pericoloso ricordare agli elettori questa amara verità, mentre aspettano il trionfo del signor Cornilleau e la creazione di sacrestie cooperative per divertirsi.

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BERNANOS (Georges). Serie di 2 manoscritti autografi. 1927 e 1929. Entrambi sono stati raccolti nel 1956 nel volume Le Crépuscule des vieux. - ["PRESENTAZIONE DI ROBERT VALLERY-RADOT A ROUEN"]. Conferenza tenuta a Rouen nel 1927: "Non è facile parlare di un amico senza parlare di se stessi, e anche senza parlarne con un certo compiacimento, perché ciò che un uomo ha di meglio in sé è in somma i suoi amici. Non sto parlando, ovviamente, di quegli sfortunati irrequieti che non trovano mai il tempo di scegliere, che attraversano la vita come una stazione di passaggio, con un certo numero di soci o complici... Vi presento un amico. E mentre ve lo presento, mi presento a lui, in modo così naturale che non mi viene nemmeno in mente di scusarmi. I nostri destini sono legati da molto tempo. E molto prima che ci conoscessimo, erano indubbiamente legati a nostra insaputa, e persino, oserei dire, a dispetto della logica che sembra governare, e non governa mai, i vari eventi della vita - per fortuna, perché poi chi vorrebbe vivere? PRIMA DELLA GUERRA, alcuni di voi forse lo ricordano ancora - e quale miglior motivo potrei avere per essere sincero? È molto più sicuro!... NON ERO ESATTAMENTE QUELLO CHE LE BUONE FAMIGLIE CHIAMANO UN RAGAZZO SERIO. Nessun uomo di buon senso avrebbe osato prevedere per me una carriera vantaggiosa... nello studio notarile. A DIRE IL VERO, AMAVO IL RUMORE. E QUALE MIGLIOR PRETESTO PER FARE RUMORE SE NON IL GIORNALISMO? Così feci il giornalista, almeno quando la mia attività di manifestante [tra i virulenti gruppi monarchici dei Camelots du roi] me ne diede la possibilità, in quegli strani anni augurali, dal 1910 al 1914, che videro smascherato il primo subdolo tradimento, poi stroncato da una gioventù francese letteralmente ubriaca della premonizione del suo destino. Una legge di tre anni, un servizio di tre anni, che non era di tre anni, che per quindicimila di noi non aveva né inizio né fine, che si apriva sulla pace eterna! [Georges Bernanos ha poi parlato della loro lunga relazione e delle pubblicazioni di Robert Vallery-Radot, prima di concludere:] "E non è ancora finita! E c'è ancora molto da fare! Poiché la Provvidenza, i cui disegni, per una volta, mi sembrano più penetrabili di quanto si possa pensare, ha voluto farti invecchiare di due anni rispetto a me ["peccato, santo cielo, peccato!", cancellato]. Spero che non rifiuterai di precedermi - oh, mio Dio! anche solo di un quarto d'ora - all'ingresso dei giardini del Paradiso ["alle soglie dell'eterno mattino"] per dire a chi ne ha diritto: "Fatelo passare lo stesso: lo conosco. Non è così stupido come sembra [variante: "così cattivo come sostiene l'Abbé Betléhem", in riferimento a Louis Bethléem, il sacerdote che si batté contro la pornografia]. E poi ha scritto un libro denigrando il signore di fronte. NON VORREI MANDARE L'AUTORE DEL SOLE DI SATANA [pubblicato nel 1926] AL DIAVOLO...". (7 pp. 1/2 in-folio autografo e una pagina con ritaglio stampa montato). - PRIMATO DELLA PAURA". CRITICA ASSASSINATA DEL REMARQUE ROMANO DI ERICH MARIA, À L'OUEST RIEN DE NOUVEAU, pubblicato come secondo articolo della serie "Primauté de la peur", su L'Action française del 19 dicembre 1929. Lo trova "troppo povero, troppo duro", con un "lirismo pretenzioso e comico, il sublime di una città di campagna", una "perfetta insignificanza", una "deliberata, irresistibile grossolanità" della pubblicità moderna, e lo accusa di "disonorare la guerra": "... Se l'eroismo trovasse posto qui, per miracolo, apparirebbe sospetto, una specie di triste vizio, al tempo stesso frenetico e gelido, come si immagina la dissolutezza di un cattivo prete. Ma non vi compare, così come non vi compare la vigliaccheria, il suo contrario. Né coraggioso né vigliacco. Nient'altro che il monotono ruminare della paura, reso sopportabile dalla fame, dal freddo e dalla stanchezza. E lo strano successo di questo libro sta proprio in questa sproporzione tra le circostanze tragiche e gli esseri appena pensanti che le subiscono con orrenda passività. Mai animale più esausto fu posto di fronte alla morte sotto il nome di uomo". GEORGE BERNANOS ATTACCA IL FUOCO DI HENRI BARBUSSE E IL FILM DI LUIS BUÑUEL, UN CHIEN ANDALOUQ, e i cristiano-sociali come il politico Robert Cornilleau: "Se dovessimo cercare di classificare i sacrifici secondo il loro valore di mercato, il sacrificio della Croce verrebbe per ultimo. Nel bel mezzo dell'ascesa del socialismo cristiano, è forse pericoloso ricordare agli elettori questa amara verità, mentre aspettano il trionfo del signor Cornilleau e la creazione di sacrestie cooperative per divertirsi.

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