Enrico IV (Enrico di Borbone, futuro). Firmato "Enrico", controfirmato dal suo segretario Guillaume Arthuys. Nell'accampamento di fronte a Beauvoir-sur-Mer [nell'attuale dipartimento della Vandea], 7 ottobre 1588. Una pagina in folio, sigillo di cera sotto la carta con le armi del Regno di Navarra. Salvacondotto concesso al gentiluomo vandeano Louis Foucher de Brandeau: "A tutti i governatori, capp[itai]ni, capi degli uomini di guerra, sia a cavallo che a piedi, sindaci, consulz eschevins de villes, m[aistr]es gardes de portz, pontz, passages aultres qu'il appartiendra, nous vous mandons expressement enjoingnons que par chascun de voz pouvoirs, vous laissez librement seurement passer repasser le sr Du Brandeau.... di venire a Poictou per i suoi affari per un periodo di tre mesi, senza che gli venga fatto o dato alcun arresto, dispiacere o impedimento, ma anzi di dargli tutto il favore e l'assistenza che può richiedere, a condizione che non commetta alcun atto di ostilità o faccia qualcosa di pregiudizievole per il nostro partito...". DOCUMENTO FIRMATO DURANTE L'OTTAVA GUERRA DI RELIGIONE quando, in qualità di re di Navarra e leader del partito protestante, il futuro Enrico IV stava conducendo operazioni contro il duca di Nevers (che allora combatteva al servizio di Enrico III) mentre assediava il castello di Beauvoir-sur-Mer tenuto da Jean de Mazoyer de Villeserin, capo delle guardie del duca di Mercœur, uno dei leader della Lega.