Null [Petrarca]. Tomasini, Giacomo Filippo. Petrarcha redivivus. Padova, Pasquat…
Descrizione

[Petrarca]. Tomasini, Giacomo Filippo. Petrarcha redivivus. Padova, Pasquati, Bortoli, Frambotto, 1635. In 4° (228 x 158 mm);[16], 208, [4] pagine. 19incisioni fra cui l'antiporta con raffigurazione di donna Laura che depone una corona d'alloro sulla tomba del Petrarca sullo sfondo di una veduta di Valchiusa. Legatura in cartonato. Antica nota di possesso. Esemplare fresco con barbe di questa prima edizione. Contiene alle pagine 100 e 101 due postille con correzioni.

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[Petrarca]. Tomasini, Giacomo Filippo. Petrarcha redivivus. Padova, Pasquati, Bortoli, Frambotto, 1635. In 4° (228 x 158 mm);[16], 208, [4] pagine. 19incisioni fra cui l'antiporta con raffigurazione di donna Laura che depone una corona d'alloro sulla tomba del Petrarca sullo sfondo di una veduta di Valchiusa. Legatura in cartonato. Antica nota di possesso. Esemplare fresco con barbe di questa prima edizione. Contiene alle pagine 100 e 101 due postille con correzioni.

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Scuola valenciana, fine del XV secolo. "San Filippo, San Giacomo minore, Sant'Andrea e apostolo". Pala d'altare o paliotto. Pittura su tavola. Ornamentazione in legno intagliato, dorato e policromo. Presenta lievi danni alla policromia e al legno. Misure: 84 x 88 cm; 100 x 102 cm. Pala d'altare valenciana con la rappresentazione degli apostoli San Felipe, Santiago el Menor, San Andrés e un altro apostolo senza attributi. La forte modellazione dei corpi e la forza psichica dei volti denotano la vicinanza del pittore con le botteghe di Juan De Juanes. Con tratti spigolosi, i quattro personaggi sono riconosciuti come portatori del messaggio di Gesù. La concisione del disegno e la morbida plasticità delle tuniche si combinano nella modellazione naturalistica dei corpi, che pur emanando da uno sfondo dorato sono stati risolti con un linguaggio veristico in linea con l'epoca. Le anatomie sembrano prendere volume, trascendendo la bidimensionalità dello sfondo. Allo stesso tempo, nei tipi umani si può apprezzare la vicinanza stilistica con la pittura de Los Hernandos (i pittori Fernando Llanos e Fernando Yáñez), che introdussero nella scuola valenciana e murciana le novità del Quattrocento e del Cinquecento italiano. In particolare, è la scia dei pittori fiorentini del XIV secolo, nella linea di Masaccio o Piero della Francesca, che influenza maggiormente la scuola valenciana, e che è evidente nei volti ruvidi e spigolosi che ci occupano, dall'espressione cupa, risolti con un disegno eccellente e gamme contrastanti di finiture satinate. Lo sfondo dorato presenta bordi ed elementi decorati che emulano broccati damascati. Archi con volute coronano la cornice. Durante il Rinascimento, la serie di apostoli rappresentati a coppie o singolarmente su uno sfondo neutro e con i loro attributi iconografici divenne popolare nella pittura spagnola. Derivano dalle pale d'altare tardo-medievali, ma nel XVI secolo le espressioni e i gesti furono approfonditi in un naturalismo caratteristico dell'epoca.