Null Contarini, Gasparo. De potestate pontificis, quod divinitus sit tradita. Ve…
Descrizione

Contarini, Gasparo. De potestate pontificis, quod divinitus sit tradita. Venezia, Giordano Ziletti, 1562. In 8° (160 x 110 mm);34, [6] carte. Marca tipografica al frontespizio ed in fine volume (macchia al lato laterale.) Legatura coeva in pergamena (macchia al piatto posteriore). Esemplare con barbe. Nel lotto anche Hecatomphila di Leon Battista Alberti del 1534, le Rime di M. Giovan Girolamo de' Rossi del 1711,Hexametri carminis libri sex di Antonio Quarenghi del 1618,De Clitophontis et Leucippes amoribus libri VIII del 1587, Opus Merlini Cocaii del 1585, e un esemplare con barbe dell'Introduzione alla storia pratica delle medaglie del 1673. (7)

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Contarini, Gasparo. De potestate pontificis, quod divinitus sit tradita. Venezia, Giordano Ziletti, 1562. In 8° (160 x 110 mm);34, [6] carte. Marca tipografica al frontespizio ed in fine volume (macchia al lato laterale.) Legatura coeva in pergamena (macchia al piatto posteriore). Esemplare con barbe. Nel lotto anche Hecatomphila di Leon Battista Alberti del 1534, le Rime di M. Giovan Girolamo de' Rossi del 1711,Hexametri carminis libri sex di Antonio Quarenghi del 1618,De Clitophontis et Leucippes amoribus libri VIII del 1587, Opus Merlini Cocaii del 1585, e un esemplare con barbe dell'Introduzione alla storia pratica delle medaglie del 1673. (7)

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*NEVIZZANO (Giovanni). Clarissimi jurisconsulti d. Jo. de Nevizanis, civis Asten.., Silva nuptialis, in qua ex dictis moder. per regulam et fallentias plurime questiones quottidie in practica occurrentes nondum per quempiam redacte in materia matrimonii, dotium, filiationis, adulterii, originis, successionis et monitorialium, una cum remediis ad sedandum factiones de Guelfis et Gibellinis [....] Sumpte ex quaestione an sit utile nubere [...] Lyon, Jean Moulin, alias de Cambray, 1524. In-4 folio gotico di 174 ff. con 2 colonne, titolo incorniciato in nero e rosso, marca tipografica. Mezzo vitello avana, dorso scanalato e decorato, frontespizio in marmo nero (legatura del XIX secolo). Vecchio foxing, alcuni fori marginali o tarli, perdita restaurata all'ultimo foglio con perdita di testo. "Questa edizione e quella di Parigi, Vidoue pour Kerver 1521, in-8 goth, sono da preferire alle varie ristampe che furono fatte a Lione, 1545, 1556 e 1572, in-8, e anche a Venezia, nel 1570 e nel 1573, perché si sostiene che il testo di quest'ultima sia stato alterato, e che i passaggi contro le donne siano stati ammorbiditi [...]" Brunet. "Un libro bizzarro, in cui l'autore dispiega un'erudizione faceta con sostenuta serietà. I sarcasmi più grossolani contro le donne sono sparsi ovunque. È qui che troviamo che "Dio, dopo aver formato l'uomo, rimandò la creazione della donna, per prendersene cura contemporaneamente agli animali, e che si limitò a plasmare il suo corpo; quanto alla testa, non volle occuparsene e lasciò la sua organizzazione al diavolo". Gay. Targa manoscritta di De Grosieux le fils (Brunet IV, 47; Gay III, 1162).

FRANCESC SERRA CASTELLET (Barcellona, 1912 - Tossa, Girona, 1976). "Nudo femminile". Olio su tavola. Presenta uno schizzo sul retro. Firmato in basso a destra. Misure: 60 x 83 cm; 74 x 97 cm (cornice). Pittore e disegnatore, Francesc Serra ha trascorso la sua giovinezza a Granollers, Barcellona. Sebbene sia passato fugacemente per la Scuola de La Lonja di Barcellona, è fondamentalmente un autore autodidatta. La sua prima mostra risale al 1932, presso la Sala Parés di Barcellona, e partecipa ai Salones de Primavera tra il 1934 e il 1936. Nel 1936 e nel 1937 è ospite speciale del Carnegie Institute di Pittsburgh, negli Stati Uniti. Continuò a tenere mostre individuali a Barcellona, principalmente presso la Sala Gaspar. Grande ammiratore di Degas, fu particolarmente influenzato dal suo tema preferito, il femminile. Sporadicamente affrontò anche altri temi, come il paesaggio urbano, di cui si ricorda la serie di Parigi, presentata nel 1951. Allo stesso modo, con i ritratti della miniera di piombo si avvicinò al sensibile realismo di Ingres. Vinse diversi premi, tra cui il Sant Jordi di Barcellona (1953) e le prime medaglie alle Esposizioni Nazionali di Madrid (1957) e Barcellona (1960). Ha raccolto diversi disegni inediti sotto il titolo "Dibujos de Serra" (1973), con un prologo di Santos Torroella. Deciso difensore del realismo nell'arte e della figurazione tradizionale contro le avanguardie, pubblica il saggio "La aventura del arte contemporáneo" (1953), con un prologo di Rafael Benet. È rappresentato nei Musei d'Arte Moderna di Madrid e Barcellona e nei Musei di Belle Arti dell'Empordà e di Sabadell.