Null [Roma - San Pietro]. Buonanni, Filippo. Numismata summorum pontificum templ…
Descrizione

[Roma - San Pietro]. Buonanni, Filippo. Numismata summorum pontificum templi vaticani fabricam indicantia. Roma, Cesaretti ed Ercole, 1696. In 2° (380 x 260 mm); xv, [1], 240 pagine. Grande marca calcografica raffigurante la Fama disegnata da Lenard e incisa da Giovanni Girolamo Frezza,88 tavole incise in rame a piena pagina o ripiegate (leggermente brunito.) Legatura del secolo XVIII in mezza pelle con angoli, fregi e titolo in oro su tassello al dorso (difetto alla cuffia superiore). Esemplare con barbe di questa prima edizione.La presente opera è la prima storia architettonica della basilica di San Pietro, profusamente illustrata con piante e spaccati di edifici, e con dettagli di statue, monete, tombe papali e vedute, opera di Girolamo Frezza, Alessandro Specchi, Arnold van Westerhout, Jean-Charles Alet, Sante Bartoli e Carlo Patacchia. Cicognara 2780: “Opera da ritenersi come classica in questa materia per la dottrina e l’accuratezza con la quale è eseguita”.

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[Roma - San Pietro]. Buonanni, Filippo. Numismata summorum pontificum templi vaticani fabricam indicantia. Roma, Cesaretti ed Ercole, 1696. In 2° (380 x 260 mm); xv, [1], 240 pagine. Grande marca calcografica raffigurante la Fama disegnata da Lenard e incisa da Giovanni Girolamo Frezza,88 tavole incise in rame a piena pagina o ripiegate (leggermente brunito.) Legatura del secolo XVIII in mezza pelle con angoli, fregi e titolo in oro su tassello al dorso (difetto alla cuffia superiore). Esemplare con barbe di questa prima edizione.La presente opera è la prima storia architettonica della basilica di San Pietro, profusamente illustrata con piante e spaccati di edifici, e con dettagli di statue, monete, tombe papali e vedute, opera di Girolamo Frezza, Alessandro Specchi, Arnold van Westerhout, Jean-Charles Alet, Sante Bartoli e Carlo Patacchia. Cicognara 2780: “Opera da ritenersi come classica in questa materia per la dottrina e l’accuratezza con la quale è eseguita”.

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Scuola spagnola; XVII secolo. "San Felipe Neri". Olio su tela. Rilegato. Presenta difetti nella superficie pittorica. Misure: 137 x 103 cm. Quadro devozionale di San Filippo Neri. Appartiene a un periodo successivo alla beatificazione e canonizzazione del Santo, avvenuta nel primo terzo del Seicento, tanto che nel secolo successivo fu un tema ricorrente nell'iconografia devozionale barocca. Lo sfondo scuro esalta la figura del protagonista. La scena è stata concepita da un punto di vista completamente teatrale con il busto del santo incorniciato in un portico con colonne salomoniche su ogni lato. Sopra di esso, situato nel timpano, si trova un grande bordo con all'interno la figura della Vergine, probabilmente in allusione al miracolo dell'apparizione di Maria a San Filippo. Sotto questo bordo si trova lo Spirito Santo. San Filippo Neri (Firenze, 1515-1595), noto come il "secondo apostolo di Roma" dopo San Pietro, fu un sacerdote cattolico italiano noto per aver fondato la Congregazione dell'Oratorio. Fu educato con cura e ricevette i primi insegnamenti dai frati di San Marco, il famoso monastero domenicano di Firenze. Attribuiva la maggior parte dei suoi progressi agli insegnamenti di due di loro, Zenobio de Medici e Servanzio Mini. All'età di 18 anni, nel 1533, Filippo fu mandato a casa dello zio Romolo, un ricco mercante di San Germano (l'attuale Cassino), una città napoletana vicino alla base di Monte Cassino, per aiutarlo nei suoi affari e nella speranza di ereditare la fortuna di Romolo[1]. Filippo si guadagnò la fiducia e l'affetto di Romolo, ma durante il suo soggiorno sperimentò anche una conversione religiosa. A