Null Scuola italiana; 1840 circa.

"Annunciazione dei pastori".

Olio su tela.

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Descrizione

Scuola italiana; 1840 circa. "Annunciazione dei pastori". Olio su tela. Conserva la tela originale. Presenta una cornice con lievi difetti. Misure: 44,5 x 58,5 cm; 64 x 79 cm (cornice). Questo tema biblico è stato trattato in modo particolare a partire dal Rinascimento. Rappresenta l'apparizione di San Gabriele ai pastori alla nascita di Gesù Bambino, episodio narrato nel Vangelo di Luca. Qui, i corpi scorciati dei contadini sono stati sapientemente modellati con luce e linee, creando un chiaroscuro con riflessi freddi in contrasto con il calore delle vesti e dei toni della carne. L'angelo irrompe con un'esplosione di gloria, annunciando la buona novella. Il dipinto è uno degli esempi più autentici e personali della nostra arte, perché la sua concezione e la sua forma di espressione sono nate dal popolo e dai suoi sentimenti più profondi. Con l'economia dello Stato in rovina, la nobiltà in declino e il clero pesantemente tassato, furono i monasteri, le parrocchie e le confraternite di chierici e laici a incoraggiarne lo sviluppo, e le opere furono talvolta finanziate da una sottoscrizione popolare. La pittura era quindi obbligata a esprimere gli ideali prevalenti in questi ambienti, che non erano altro che quelli religiosi, in un'epoca in cui la dottrina della Controriforma esigeva dall'arte un linguaggio realistico, affinché i fedeli potessero comprendere e identificarsi con ciò che veniva rappresentato, e un'espressione dotata di un intenso contenuto emotivo per accrescere il fervore e la devozione del popolo. Il tema religioso era quindi il soggetto.

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Scuola italiana; 1840 circa. "Annunciazione dei pastori". Olio su tela. Conserva la tela originale. Presenta una cornice con lievi difetti. Misure: 44,5 x 58,5 cm; 64 x 79 cm (cornice). Questo tema biblico è stato trattato in modo particolare a partire dal Rinascimento. Rappresenta l'apparizione di San Gabriele ai pastori alla nascita di Gesù Bambino, episodio narrato nel Vangelo di Luca. Qui, i corpi scorciati dei contadini sono stati sapientemente modellati con luce e linee, creando un chiaroscuro con riflessi freddi in contrasto con il calore delle vesti e dei toni della carne. L'angelo irrompe con un'esplosione di gloria, annunciando la buona novella. Il dipinto è uno degli esempi più autentici e personali della nostra arte, perché la sua concezione e la sua forma di espressione sono nate dal popolo e dai suoi sentimenti più profondi. Con l'economia dello Stato in rovina, la nobiltà in declino e il clero pesantemente tassato, furono i monasteri, le parrocchie e le confraternite di chierici e laici a incoraggiarne lo sviluppo, e le opere furono talvolta finanziate da una sottoscrizione popolare. La pittura era quindi obbligata a esprimere gli ideali prevalenti in questi ambienti, che non erano altro che quelli religiosi, in un'epoca in cui la dottrina della Controriforma esigeva dall'arte un linguaggio realistico, affinché i fedeli potessero comprendere e identificarsi con ciò che veniva rappresentato, e un'espressione dotata di un intenso contenuto emotivo per accrescere il fervore e la devozione del popolo. Il tema religioso era quindi il soggetto.

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