Null Scuola italiana; XVIII secolo. 

"Ritratto di Giovanni di Gio Batti. Pompeo…
Descrizione

Scuola italiana; XVIII secolo. "Ritratto di Giovanni di Gio Batti. Pompeo Tommasi". Olio su tela. Rilegato. Misure: 87 x 73 cm. Eccezionale ritratto maschile, di tre quarti su sfondo neutro, che rappresenta un uomo di età avanzata e dal portamento aristocratico. Con un linguaggio realistico, il pittore approfondisce la psicologia del personaggio. I suoi tratti spigolosi sottolineano la severità del suo carattere. Il colletto inamidato esalta l'alterigia dei suoi lineamenti, modellati con una luce chiara che estrae anche la giusta consistenza del cappotto. Nel XVIII secolo, il panorama della ritrattistica europea era vario e ampio, con numerose influenze e in gran parte determinato dal gusto della clientela e del pittore stesso. Tuttavia, in questo secolo nacque un nuovo concetto di ritratto, che si sarebbe evoluto nel corso del secolo e avrebbe unificato tutte le scuole nazionali: il desiderio di catturare nella sua effigie la personalità dell'essere umano e il suo carattere, al di là della sua realtà esterna e del suo rango sociale. Nel corso del secolo precedente, la ritrattistica si era consolidata tra le classi superiori e non era più riservata solo alla corte. Per questo motivo le formule del genere, con il progredire del Settecento e ancor più del Seicento, si sarebbero rilassate e allontanate dalle ostentate e simboliche rappresentazioni ufficiali tipiche dell'apparato barocco. D'altra parte, il Settecento reagirà alla rigida etichetta del secolo precedente con una concezione più umana e individuale della vita, e questo si rifletterà in tutti gli ambiti, dai mobili che diventano più piccoli e comodi, sostituendo i grandi mobili dorati e intagliati, al ritratto stesso, che arriverà a fare a meno, come vediamo qui, di qualsiasi elemento simbolico o scenografico per cogliere l'individuo anziché il personaggio.

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Scuola italiana; XVIII secolo. "Ritratto di Giovanni di Gio Batti. Pompeo Tommasi". Olio su tela. Rilegato. Misure: 87 x 73 cm. Eccezionale ritratto maschile, di tre quarti su sfondo neutro, che rappresenta un uomo di età avanzata e dal portamento aristocratico. Con un linguaggio realistico, il pittore approfondisce la psicologia del personaggio. I suoi tratti spigolosi sottolineano la severità del suo carattere. Il colletto inamidato esalta l'alterigia dei suoi lineamenti, modellati con una luce chiara che estrae anche la giusta consistenza del cappotto. Nel XVIII secolo, il panorama della ritrattistica europea era vario e ampio, con numerose influenze e in gran parte determinato dal gusto della clientela e del pittore stesso. Tuttavia, in questo secolo nacque un nuovo concetto di ritratto, che si sarebbe evoluto nel corso del secolo e avrebbe unificato tutte le scuole nazionali: il desiderio di catturare nella sua effigie la personalità dell'essere umano e il suo carattere, al di là della sua realtà esterna e del suo rango sociale. Nel corso del secolo precedente, la ritrattistica si era consolidata tra le classi superiori e non era più riservata solo alla corte. Per questo motivo le formule del genere, con il progredire del Settecento e ancor più del Seicento, si sarebbero rilassate e allontanate dalle ostentate e simboliche rappresentazioni ufficiali tipiche dell'apparato barocco. D'altra parte, il Settecento reagirà alla rigida etichetta del secolo precedente con una concezione più umana e individuale della vita, e questo si rifletterà in tutti gli ambiti, dai mobili che diventano più piccoli e comodi, sostituendo i grandi mobili dorati e intagliati, al ritratto stesso, che arriverà a fare a meno, come vediamo qui, di qualsiasi elemento simbolico o scenografico per cogliere l'individuo anziché il personaggio.

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