Null Scuola spagnola; XVII secolo. 

"Calvario".

Olio su tela. Rilegato. 

Pres…
Descrizione

Scuola spagnola; XVII secolo. "Calvario". Olio su tela. Rilegato. Presenta difetti e forature. Ha una cornice del XIX secolo. Misure: 129 x 169 cm; 151 x 194 cm (cornice). In quest'opera che farebbe parte di un gruppo rappresentativo della Via Crucis, è rappresentata l'elevazione della croce nella più completa oscurità, squarciata solo dagli stendardi che fanno parte dell'immagine, in cui si sviluppa una scena di grande drammaticità. Cristo, già inchiodato alla croce, viene sollevato da alcuni uomini che cercano di issare la struttura. L'oscurità aleggia sul corpo di Cristo, che si distingue per l'allungamento della sua anatomia e per il languore dello stesso, appoggiato al legno della croce, abbattuto e sopravvissuto all'ultimo respiro della sua vita mortale, con il bianco mortale stampato sulla pelle. La scena è completata da un gruppo di personaggi, situati nella zona inferiore, che fanno parte dell'SPQR romano (Il Senato e il Popolo Romano), capeggiati da una figura equestre, laureata, che porta un grande stendardo e sembra dirigere la condanna di Cristo. Tutti questi personaggi sono disposti in una composizione, ellittica, concava, che invita lo spettatore a far parte della scena. Inoltre, la figura di Cristo è spostata dal centro, attirando così l'osservatore verso il centro, che è illuminato da una luce calda, di eredità tenebrista. Questo vuoto permette di razionalizzare e ordinare la scena, i cui personaggi si distinguono per il movimento, lo scorcio e le linee diagonali che seguono la posizione dei loro corpi. Sul lato sinistro della composizione, le tre Marie sono confortate da angioletti che conferiscono una certa tenerezza alla grande drammaticità della scena. La pittura barocca spagnola è uno degli esempi più autentici e personali della nostra arte, perché la sua concezione e la sua forma di espressione sono nate dal popolo e dai sentimenti più profondi che vi si annidano. Con l'economia dello Stato in crisi, la nobiltà in declino e l'alto clero gravato da pesanti tasse, furono i monasteri, le parrocchie e le confraternite di chierici e laici a promuoverne lo sviluppo, e le opere furono talvolta finanziate da sottoscrizioni popolari. La pittura fu così costretta a cogliere gli ideali prevalenti in questi ambienti, che non erano altro che quelli religiosi, in un momento in cui la dottrina della Controriforma esigeva dall'arte un linguaggio realistico, affinché i fedeli potessero comprendere e identificarsi con ciò che veniva rappresentato, e un'espressione dotata di un intenso contenuto emotivo per accrescere il fervore e la devozione del popolo. Il soggetto religioso è, quindi, il tema privilegiato della scultura spagnola di questo periodo, che nei primi decenni del secolo inizia con un interesse prioritario per la cattura del naturale, per intensificare progressivamente nel corso del secolo l'espressione di valori espressivi. Presenta difetti e forature.

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Scuola spagnola; XVII secolo. "Calvario". Olio su tela. Rilegato. Presenta difetti e forature. Ha una cornice del XIX secolo. Misure: 129 x 169 cm; 151 x 194 cm (cornice). In quest'opera che farebbe parte di un gruppo rappresentativo della Via Crucis, è rappresentata l'elevazione della croce nella più completa oscurità, squarciata solo dagli stendardi che fanno parte dell'immagine, in cui si sviluppa una scena di grande drammaticità. Cristo, già inchiodato alla croce, viene sollevato da alcuni uomini che cercano di issare la struttura. L'oscurità aleggia sul corpo di Cristo, che si distingue per l'allungamento della sua anatomia e per il languore dello stesso, appoggiato al legno della croce, abbattuto e sopravvissuto all'ultimo respiro della sua vita mortale, con il bianco mortale stampato sulla pelle. La scena è completata da un gruppo di personaggi, situati nella zona inferiore, che fanno parte dell'SPQR romano (Il Senato e il Popolo Romano), capeggiati da una figura equestre, laureata, che porta un grande stendardo e sembra dirigere la condanna di Cristo. Tutti questi personaggi sono disposti in una composizione, ellittica, concava, che invita lo spettatore a far parte della scena. Inoltre, la figura di Cristo è spostata dal centro, attirando così l'osservatore verso il centro, che è illuminato da una luce calda, di eredità tenebrista. Questo vuoto permette di razionalizzare e ordinare la scena, i cui personaggi si distinguono per il movimento, lo scorcio e le linee diagonali che seguono la posizione dei loro corpi. Sul lato sinistro della composizione, le tre Marie sono confortate da angioletti che conferiscono una certa tenerezza alla grande drammaticità della scena. La pittura barocca spagnola è uno degli esempi più autentici e personali della nostra arte, perché la sua concezione e la sua forma di espressione sono nate dal popolo e dai sentimenti più profondi che vi si annidano. Con l'economia dello Stato in crisi, la nobiltà in declino e l'alto clero gravato da pesanti tasse, furono i monasteri, le parrocchie e le confraternite di chierici e laici a promuoverne lo sviluppo, e le opere furono talvolta finanziate da sottoscrizioni popolari. La pittura fu così costretta a cogliere gli ideali prevalenti in questi ambienti, che non erano altro che quelli religiosi, in un momento in cui la dottrina della Controriforma esigeva dall'arte un linguaggio realistico, affinché i fedeli potessero comprendere e identificarsi con ciò che veniva rappresentato, e un'espressione dotata di un intenso contenuto emotivo per accrescere il fervore e la devozione del popolo. Il soggetto religioso è, quindi, il tema privilegiato della scultura spagnola di questo periodo, che nei primi decenni del secolo inizia con un interesse prioritario per la cattura del naturale, per intensificare progressivamente nel corso del secolo l'espressione di valori espressivi. Presenta difetti e forature.

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