Null Scuola fiamminga; prima metà del XVII secolo. 

"La resa di Babilonia".

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Descrizione

Scuola fiamminga; prima metà del XVII secolo. "La resa di Babilonia". Olio su pannello di quercia. Cullato. Presenta vernice francese, difetti e restauri sulla superficie pittorica. Misure: 39 x 58 cm; 57 x 76 cm (cornice). Carolus Magnus o Carlo Magno (Aquisgrana, 814 d.C.) è il nome latino con cui il re franco divenne noto, quando divenne il primo imperatore del Sacro Romano Impero. Carlo Magno dominò la maggior parte dell'Europa centrale e occidentale ed è considerato il sovrano europeo più influente del Medioevo. La scena rappresenta il momento della conquista di Babilonia. Le figure che compongono la scena sono state concepite secondo l'estetica del classicismo, con una prospettiva umanistica molto marcata. L'armonia tipica del classicismo si può apprezzare negli atteggiamenti dei personaggi che compongono la scena. Questa armonia si riflette anche nella tavolozza scelta dal pittore. Nel corso del XVII secolo furono molti i pittori che continuarono lo stile dei primitivi fiamminghi, ma altri furono così aperti alle influenze rinascimentali che smisero persino di dipingere su tavola. In effetti, in quest'opera possiamo apprezzare questa tendenza del XVII secolo, poiché, pur conservando i dettagli e il verismo della scuola fiamminga, l'autore opta per un'illuminazione tenebrosa e una concezione spaziale classica, tipica della scuola italiana. Presenta vernice francese, difetti e restauri sulla superficie pittorica.

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Scuola fiamminga; prima metà del XVII secolo. "La resa di Babilonia". Olio su pannello di quercia. Cullato. Presenta vernice francese, difetti e restauri sulla superficie pittorica. Misure: 39 x 58 cm; 57 x 76 cm (cornice). Carolus Magnus o Carlo Magno (Aquisgrana, 814 d.C.) è il nome latino con cui il re franco divenne noto, quando divenne il primo imperatore del Sacro Romano Impero. Carlo Magno dominò la maggior parte dell'Europa centrale e occidentale ed è considerato il sovrano europeo più influente del Medioevo. La scena rappresenta il momento della conquista di Babilonia. Le figure che compongono la scena sono state concepite secondo l'estetica del classicismo, con una prospettiva umanistica molto marcata. L'armonia tipica del classicismo si può apprezzare negli atteggiamenti dei personaggi che compongono la scena. Questa armonia si riflette anche nella tavolozza scelta dal pittore. Nel corso del XVII secolo furono molti i pittori che continuarono lo stile dei primitivi fiamminghi, ma altri furono così aperti alle influenze rinascimentali che smisero persino di dipingere su tavola. In effetti, in quest'opera possiamo apprezzare questa tendenza del XVII secolo, poiché, pur conservando i dettagli e il verismo della scuola fiamminga, l'autore opta per un'illuminazione tenebrosa e una concezione spaziale classica, tipica della scuola italiana. Presenta vernice francese, difetti e restauri sulla superficie pittorica.

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