Null Scuola andalusa; fine del XVII secolo. 

"Sacra famiglia". 

Olio su tela. …
Descrizione

Scuola andalusa; fine del XVII secolo. "Sacra famiglia". Olio su tela. Rilegato. Ha una vecchia cornice. Misure: 90 x 120 cm; 99 x 128 cm (cornice). Spostati verso la zona sinistra dell'immagine, la Vergine e il Bambino tengono in braccio il figlio che cerca di muoversi per avvicinarsi al cugino san Juanito. La Vergine, che pur gentile lo tiene in grembo, è posta su un piedistallo nel modo in cui l'autore li ha intronizzati in una posizione più elevata, indicando così la rilevanza dei protagonisti. Lontano dall'estetica tradizionale della rappresentazione della Sacra Famiglia, è interessante notare la presenza di un gruppo di piccoli angeli che si dispongono davanti ai protagonisti principali e apportano alla scena un certo dinamismo e senso decorativo che si armonizza con la tecnica polverosa e vaporosa utilizzata dall'artista per comporre l'immagine. La scena si svolge in un interno di grande opulenza ispirato all'architettura classica, che si apre all'esterno sul lato destro, lasciando intravedere un paesaggio che conferisce spazialità all'opera. Per le sue caratteristiche formali possiamo collegare quest'opera alla mano di José de Cieza, pittore barocco attivo a Granada e Madrid nella seconda metà del XVII secolo. Formatosi nella bottega del padre, il pittore Miguel Jerónimo de Cieza, il giovane artista apprende nei primi anni le formule fiamminghe del linguaggio paterno, che saranno visibili nelle sue prime opere. La sua arte si evolverà attraverso la conoscenza della pittura di Alonso Cano, fino a raggiungere un linguaggio maturo caratterizzato da complesse prospettive architettoniche con piccole figure. Le opere di Cieza sono attualmente conservate al Museo del Prado, al Museo Diocesano di Huesca, alla Cappella Reale di Granada, al Monastero di San Jerónimo, al Museo di Belle Arti di Granada e in altre collezioni pubbliche e private.

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Scuola andalusa; fine del XVII secolo. "Sacra famiglia". Olio su tela. Rilegato. Ha una vecchia cornice. Misure: 90 x 120 cm; 99 x 128 cm (cornice). Spostati verso la zona sinistra dell'immagine, la Vergine e il Bambino tengono in braccio il figlio che cerca di muoversi per avvicinarsi al cugino san Juanito. La Vergine, che pur gentile lo tiene in grembo, è posta su un piedistallo nel modo in cui l'autore li ha intronizzati in una posizione più elevata, indicando così la rilevanza dei protagonisti. Lontano dall'estetica tradizionale della rappresentazione della Sacra Famiglia, è interessante notare la presenza di un gruppo di piccoli angeli che si dispongono davanti ai protagonisti principali e apportano alla scena un certo dinamismo e senso decorativo che si armonizza con la tecnica polverosa e vaporosa utilizzata dall'artista per comporre l'immagine. La scena si svolge in un interno di grande opulenza ispirato all'architettura classica, che si apre all'esterno sul lato destro, lasciando intravedere un paesaggio che conferisce spazialità all'opera. Per le sue caratteristiche formali possiamo collegare quest'opera alla mano di José de Cieza, pittore barocco attivo a Granada e Madrid nella seconda metà del XVII secolo. Formatosi nella bottega del padre, il pittore Miguel Jerónimo de Cieza, il giovane artista apprende nei primi anni le formule fiamminghe del linguaggio paterno, che saranno visibili nelle sue prime opere. La sua arte si evolverà attraverso la conoscenza della pittura di Alonso Cano, fino a raggiungere un linguaggio maturo caratterizzato da complesse prospettive architettoniche con piccole figure. Le opere di Cieza sono attualmente conservate al Museo del Prado, al Museo Diocesano di Huesca, alla Cappella Reale di Granada, al Monastero di San Jerónimo, al Museo di Belle Arti di Granada e in altre collezioni pubbliche e private.

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