Null Scuola di DOMENICO TIÉPOLO (Venezia, 1696 - Madrid, 1770).

"Gentiluomo ori…
Descrizione

Scuola di DOMENICO TIÉPOLO (Venezia, 1696 - Madrid, 1770). "Gentiluomo orientale". Olio su tavola. Presenta difetti. Misure: 35 x 28 x 2 cm. Questo ritratto a mezzo busto di un cavaliere che indossa un berretto di ermellino appartiene alla ritrattistica che Giovanni Battista Tiepolo eseguiva dei membri della famiglia reale. Le tonalità calde e sensuali modellano i lineamenti conferendogli profondità psicologica. La barba lunga e folta incornicia l'ovale stilizzato e le pieghe morbide increspano la fronte incolta. Il veneziano Giambattista Tiepolo è stato uno dei più grandi pittori del XVIII secolo in Europa e il magnifico primo maestro della Gran Manera, un'estetica idealizzata derivata dal classicismo. La sua arte esalta l'immaginazione traducendo il mondo della storia antica, del mito, delle scritture e delle leggende sacre in un linguaggio grandioso e teatrale, tipico del tardo barocco. Tiepolo sviluppò un'estetica che, a partire dalle convenzioni del suo periodo formativo, si evolse brillantemente, diventando sempre più splendida, celebrando la nozione di "capriccio" e "fantasia" italiana. Fu uno dei più importanti affreschisti italiani del suo tempo, oltre che pittore di cavalletto e incisore, considerato l'ultimo grande pittore dell'epoca barocca e una delle figure di spicco del Rococò italiano. Particolarmente decisiva fu la sua nascita a Venezia; il suo primo maestro fu Giorgio Lazzarini, che lo formò allo studio dei maestri veneziani del XVI secolo. Apprese soprattutto il cromatismo e i violenti effetti chiaroscurali del Veronese. Iniziò la sua carriera lavorando per le famiglie veneziane Cornari e Dolfin, e intorno al 1718-1720 eseguì la sua prima opera importante, la serie di tele sulla regina Zenobia per il palazzo di Ca'Zenobio nella natia Venezia. Fu un pittore molto attivo non solo a Venezia, ma anche in altre zone dell'Italia settentrionale e, nel 1761, fu chiamato a Madrid da Carlo III per decorare la Sala del Trono del nuovo Palazzo Reale. Sempre sostenuto dai figli Domenico e Lorenzo, Tiepolo lavorò a palazzo tra il 1762 e il 1766, decidendo infine di rimanere a lavorare per la corte spagnola, accettando vari incarichi reali come pittore di camera. Opere di questo pittore sono attualmente conservate nelle principali gallerie d'arte d'Europa e d'America, come il Museo del Prado, il Metropolitan Museum di New York, il Louvre di Parigi, la Galleria dell'Accademia di Venezia, la Gemäldegalerie di Berlino, l'Hermitage di San Pietroburgo, il Kunsthistorisches di Vienna, il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, il Museo Nazionale di Stoccolma, la Pinacoteca di Brera di Milano e il Rijksmuseum di Amsterdam, tra gli altri.

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Scuola di DOMENICO TIÉPOLO (Venezia, 1696 - Madrid, 1770). "Gentiluomo orientale". Olio su tavola. Presenta difetti. Misure: 35 x 28 x 2 cm. Questo ritratto a mezzo busto di un cavaliere che indossa un berretto di ermellino appartiene alla ritrattistica che Giovanni Battista Tiepolo eseguiva dei membri della famiglia reale. Le tonalità calde e sensuali modellano i lineamenti conferendogli profondità psicologica. La barba lunga e folta incornicia l'ovale stilizzato e le pieghe morbide increspano la fronte incolta. Il veneziano Giambattista Tiepolo è stato uno dei più grandi pittori del XVIII secolo in Europa e il magnifico primo maestro della Gran Manera, un'estetica idealizzata derivata dal classicismo. La sua arte esalta l'immaginazione traducendo il mondo della storia antica, del mito, delle scritture e delle leggende sacre in un linguaggio grandioso e teatrale, tipico del tardo barocco. Tiepolo sviluppò un'estetica che, a partire dalle convenzioni del suo periodo formativo, si evolse brillantemente, diventando sempre più splendida, celebrando la nozione di "capriccio" e "fantasia" italiana. Fu uno dei più importanti affreschisti italiani del suo tempo, oltre che pittore di cavalletto e incisore, considerato l'ultimo grande pittore dell'epoca barocca e una delle figure di spicco del Rococò italiano. Particolarmente decisiva fu la sua nascita a Venezia; il suo primo maestro fu Giorgio Lazzarini, che lo formò allo studio dei maestri veneziani del XVI secolo. Apprese soprattutto il cromatismo e i violenti effetti chiaroscurali del Veronese. Iniziò la sua carriera lavorando per le famiglie veneziane Cornari e Dolfin, e intorno al 1718-1720 eseguì la sua prima opera importante, la serie di tele sulla regina Zenobia per il palazzo di Ca'Zenobio nella natia Venezia. Fu un pittore molto attivo non solo a Venezia, ma anche in altre zone dell'Italia settentrionale e, nel 1761, fu chiamato a Madrid da Carlo III per decorare la Sala del Trono del nuovo Palazzo Reale. Sempre sostenuto dai figli Domenico e Lorenzo, Tiepolo lavorò a palazzo tra il 1762 e il 1766, decidendo infine di rimanere a lavorare per la corte spagnola, accettando vari incarichi reali come pittore di camera. Opere di questo pittore sono attualmente conservate nelle principali gallerie d'arte d'Europa e d'America, come il Museo del Prado, il Metropolitan Museum di New York, il Louvre di Parigi, la Galleria dell'Accademia di Venezia, la Gemäldegalerie di Berlino, l'Hermitage di San Pietroburgo, il Kunsthistorisches di Vienna, il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, il Museo Nazionale di Stoccolma, la Pinacoteca di Brera di Milano e il Rijksmuseum di Amsterdam, tra gli altri.

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