Null Frammento di arazzo. Bruxelles, fine del XVII secolo.

"Banchetto di Cleopa…
Descrizione

Frammento di arazzo. Bruxelles, fine del XVII secolo. "Banchetto di Cleopatra e Marco Antonio". Lana annodata a mano. Bordo di epoca successiva. Dorso foderato. Segni d'uso. Usura e lacerazioni. Presenta alcuni restauri. Misure: 260 x 290 cm. Arazzo realizzato in lana annodata a mano in cui è rappresentata una scena in un giardino ricco di vegetazione con un castello sullo sfondo, in cui si vede Marco Antonio seduto davanti a un tavolo e, dietro di lui, i servitori portano in tavola ogni tipo di leccornia; è decorato con caratteristiche che derivano dall'ispirazione dell'arte nell'antichità classica. Per quanto riguarda la scena centrale, va segnalato il grande dinamismo raggiunto dall'autore attraverso una composizione concepita come un fregio, dove, nonostante l'evidente profondità dell'immagine, la grande maggioranza delle figure si trova in primo piano. Dal tardo Medioevo fino al XVIII secolo, gli arazzi fiamminghi, così come la produzione pittorica dei maestri fiamminghi, divennero un bene di lusso esportato in tutta Europa. Lo speciale rapporto che si stabilì tra la regione nota come Fiandre (un modo impreciso di riferirsi alla parte settentrionale dello Stato borgognone) e i regni peninsulari cristiani medievali (in particolare la Corona di Castiglia, e più tardi la Monarchia ispanica - che incorporò i Paesi Bassi asburgici), da cui proveniva gran parte della lana che raggiungeva i laboratori tessili di Bruges, Gand, Anversa, Bruxelles, Mechelen, Arras.

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Frammento di arazzo. Bruxelles, fine del XVII secolo. "Banchetto di Cleopatra e Marco Antonio". Lana annodata a mano. Bordo di epoca successiva. Dorso foderato. Segni d'uso. Usura e lacerazioni. Presenta alcuni restauri. Misure: 260 x 290 cm. Arazzo realizzato in lana annodata a mano in cui è rappresentata una scena in un giardino ricco di vegetazione con un castello sullo sfondo, in cui si vede Marco Antonio seduto davanti a un tavolo e, dietro di lui, i servitori portano in tavola ogni tipo di leccornia; è decorato con caratteristiche che derivano dall'ispirazione dell'arte nell'antichità classica. Per quanto riguarda la scena centrale, va segnalato il grande dinamismo raggiunto dall'autore attraverso una composizione concepita come un fregio, dove, nonostante l'evidente profondità dell'immagine, la grande maggioranza delle figure si trova in primo piano. Dal tardo Medioevo fino al XVIII secolo, gli arazzi fiamminghi, così come la produzione pittorica dei maestri fiamminghi, divennero un bene di lusso esportato in tutta Europa. Lo speciale rapporto che si stabilì tra la regione nota come Fiandre (un modo impreciso di riferirsi alla parte settentrionale dello Stato borgognone) e i regni peninsulari cristiani medievali (in particolare la Corona di Castiglia, e più tardi la Monarchia ispanica - che incorporò i Paesi Bassi asburgici), da cui proveniva gran parte della lana che raggiungeva i laboratori tessili di Bruges, Gand, Anversa, Bruxelles, Mechelen, Arras.

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