Null LOUIS MAJORELLE (Francia, 1859 - 1926)

Tavolino da tè Art Noveau, 1900 cir…
Descrizione

LOUIS MAJORELLE (Francia, 1859 - 1926) Tavolino da tè Art Noveau, 1900 circa. Legno. Misure: 83 x 92 x 57 cm. Struttura e tipologia di grande eleganza, è realizzata in legno. I piani sono segnati da una combinazione di legni diversi ed esprimono un amore quasi ossessivo per le piante e gli animali, una vera e propria scena simbolica in cui la natura riappare nelle venature, nella morbidezza della materia e nei diversi legni che rappresentano foglie, steli, fiori di nocciolo... in realtà, la natura liberamente evocata dalla ricchezza e dalla varietà delle forme viventi. Ebanista e designer, membro della Scuola di Nancy, di cui fu addirittura vicepresidente, Louis Majorelle era figlio di un designer e produttore di mobili di Toul, da cui si trasferì a Nancy con la famiglia. Qui Majorelle ricevette la sua prima formazione artistica per poi recarsi a Parigi nel 1877, dove studiò per due anni all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts, dove il suo insegnante era Jean-François Millet. Tuttavia, la morte del padre lo costrinse a tornare a Nancy per dirigere la fabbrica di terracotta e mobili di famiglia, un compito che avrebbe affiancato alla pratica artistica per il resto della sua vita. Negli anni Ottanta e fino ai primi anni Novanta, Majorelle produsse nell'azienda di famiglia mobili in stile Luigi XV, che portò all'Esposizione delle Arti Decorative e Industriali di Nancy del 1894. Lì, però, ebbe modo di vedere da vicino le opere di Émile Gallé, la cui influenza avrebbe determinato un cambiamento radicale nella produzione di Majorelle. Da quel momento in poi, il suo lavoro fu caratterizzato dall'uso di elementi naturalistici nelle forme e nell'intarsio. A partire dagli anni Novanta, i suoi mobili diventano pienamente Art Nouveau, con forme intrecciate e una chiara ispirazione diretta alla natura, con motivi come piante, ninfee, il tipico cardo di Nancy e la libellula, icona del modernismo francese. Nel 1900 fece un ulteriore passo avanti e allestì un'officina di forgia nella sua fabbrica, per poter realizzare accessori in ferro secondo i suoi progetti. Con il passare del tempo, questa attività divenne sempre più importante e fu responsabile dei corrimano delle scale e dei dettagli esterni di molti edifici di Nancy.

LOUIS MAJORELLE (Francia, 1859 - 1926) Tavolino da tè Art Noveau, 1900 circa. Legno. Misure: 83 x 92 x 57 cm. Struttura e tipologia di grande eleganza, è realizzata in legno. I piani sono segnati da una combinazione di legni diversi ed esprimono un amore quasi ossessivo per le piante e gli animali, una vera e propria scena simbolica in cui la natura riappare nelle venature, nella morbidezza della materia e nei diversi legni che rappresentano foglie, steli, fiori di nocciolo... in realtà, la natura liberamente evocata dalla ricchezza e dalla varietà delle forme viventi. Ebanista e designer, membro della Scuola di Nancy, di cui fu addirittura vicepresidente, Louis Majorelle era figlio di un designer e produttore di mobili di Toul, da cui si trasferì a Nancy con la famiglia. Qui Majorelle ricevette la sua prima formazione artistica per poi recarsi a Parigi nel 1877, dove studiò per due anni all'Ecole Nationale Supérieure des Beaux-Arts, dove il suo insegnante era Jean-François Millet. Tuttavia, la morte del padre lo costrinse a tornare a Nancy per dirigere la fabbrica di terracotta e mobili di famiglia, un compito che avrebbe affiancato alla pratica artistica per il resto della sua vita. Negli anni Ottanta e fino ai primi anni Novanta, Majorelle produsse nell'azienda di famiglia mobili in stile Luigi XV, che portò all'Esposizione delle Arti Decorative e Industriali di Nancy del 1894. Lì, però, ebbe modo di vedere da vicino le opere di Émile Gallé, la cui influenza avrebbe determinato un cambiamento radicale nella produzione di Majorelle. Da quel momento in poi, il suo lavoro fu caratterizzato dall'uso di elementi naturalistici nelle forme e nell'intarsio. A partire dagli anni Novanta, i suoi mobili diventano pienamente Art Nouveau, con forme intrecciate e una chiara ispirazione diretta alla natura, con motivi come piante, ninfee, il tipico cardo di Nancy e la libellula, icona del modernismo francese. Nel 1900 fece un ulteriore passo avanti e allestì un'officina di forgia nella sua fabbrica, per poter realizzare accessori in ferro secondo i suoi progetti. Con il passare del tempo, questa attività divenne sempre più importante e fu responsabile dei corrimano delle scale e dei dettagli esterni di molti edifici di Nancy.

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