Fedele Cappelletti (Rapino, 1847 - Rapino, 1920) Fedele Cappelletti (Rapino, 184…
Descrizione

Fedele Cappelletti (Rapino, 1847 - Rapino, 1920)

Fedele Cappelletti (Rapino, 1847 - Rapino, 1920) Grande vaso da parata raffigurante scene mitologiche, con coperchio a pagoda. 1919 maiolica dipinta altezza cm 60maiolica dipinta altezza cm 60 1919Pregevole opera di Fedele Cappelletti, principale esponente della tradizione ceramista abruzzese, il grande vaso poggia su piede decorato a cartigli e presenta, entro varie campiture, personaggi mitologici marini, Nereide e Tritone, velieri e putti. Il coperchio ha forma tipo pagoda e propone gli stessi ornati del vaso, eseguiti attraverso tenui e delicate tonalità cromatiche. Sulla base reca la firma del Cappelletti e, sotto, la data 1919. L’oggetto ha la stessa foggia e le stesse dimensioni del vaso di Saverio Grue della Collezione museale “Paparella-Treccia” di Pescara, e certamente fu eseguito dal Cappelletti con lo stesso stampo. Firmato alla base "FCappelletti fece" con le lettere F e C intrecciate. Al fondo iscrizione "Ernesto e Giorgià" e la data "20.9.919" Fedele Cappelletti fu indirizzato dal padre Fabio a studiare a Chieti presso la bottega del pittore Francesco Paolo Marchiano, del quale era stato allievo anche Francesco Paolo Michetti. Si diplomò presso l'Istituto delle Belle Arti di Napoli, dove ebbe l'occasione di ricevere gli insegnamenti di Filippo Palizzi, che fu molto entusiasta del giovane. Terminato il percorso scolastico fece ritorno al suo paese natio, dove iniziò un lungo e costante studio della ceramica del Settecento, concentrandosi sulle opere di maestri come Carlo Antonio Grue, Carmine Gentili, Francesco Antonio Saverio Grue e i propri antenati Candeloro e Nicola Cappelletti. Stato di conservazione: ottimo

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Fedele Cappelletti (Rapino, 1847 - Rapino, 1920)

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