Francis PICABIA (Paris 1879-1953) Il pescatore, 1937-1938 ca.
Guazzo su cartonci…
Descrizione

Francis PICABIA (Paris 1879-1953)

Il pescatore, 1937-1938 ca. Guazzo su cartoncino 48,5 x 60 cm a vista Firmato in basso a destra Francis Picabia Provenienza: dono di nascita alla madre dell'attuale proprietario da parte di Olga Picabia, nel 1958, a Madame Hélène Marie Paule Saint Maurice (Henri Saint Maurice, suo nonno, amico intimo di Francis e Olga Picabia). Ancora in famiglia Un certificato del Comitato Picabia sarà consegnato all'acquirente. Questa gouache di Francis Picabia, Le Pêcheur, che abbiamo l'onore di presentare alla nostra vendita, fu un regalo di nascita di Olga Picabia alla madre dell'attuale proprietario, Madame Hélène Marie Paule Saint Maurice, nel 1958. Mai uscita dalla famiglia, quest'opera non è mai stata presentata prima sul mercato dell'arte. Questa gouache è quindi un pezzo assolutamente unico che incarna il legame di amicizia che univa queste due famiglie. Henri Saint-Maurice, nato nel 1901 in Martinica e marito di Hélène Marie Paule Saint Maurice, era amministratore delegato della Compagnie minière de Conakry e fervente collezionista delle opere di Picabia. Studioso del suo tempo, compie gli studi presso i licei Louis-le-Grand e Saint-Louis. Viene ammesso all'Ecole Centrale des Arts et Manufactures, dove si diploma come ingegnere nel 1923. Successivamente si laurea in legge, specializzandosi in diritto pubblico internazionale ed economia politica. Nel 1937 si è laureato all'Ecole Libre des Sciences Politiques. Inizia la sua carriera professionale con Thomson-Houston, prima di trasferirsi in Messico e poi in Laos per lavorare nelle miniere di metallo. Rientrato in Francia, ottiene un posto alla Citroën nel 1937, poi alla Société Industrielle des Télécommunications nel 1944 e alla Dunlop tra il 1949 e il 1955. Contemporaneamente, scrive una tesi e ottiene un dottorato in legge presso la Facoltà di Parigi nel 1955. Viene poi incaricato dall'Ufficio Internazionale del Lavoro di una missione di formazione di alti dirigenti in Jugoslavia fino al 1958. Questa esperienza gli permette di dedicarsi alla stesura di un libro sui problemi dello sviluppo. Nel 1960, Henri Saint-Maurice assunse infine la direzione della Compagnie minière de Conakry e continuò a pubblicare opere sulla retribuzione e la formazione del personale, come L'Homme sans la misère. La sua attività professionale lo porta a viaggiare molto in tutto il mondo e a frequentare numerosi ambienti colti e artistici con i quali stringe legami, scambia idee e condivide passioni. Uno di questi incontri preziosi fu quello con Francis Picabia, pittore e membro dell'aristocrazia spagnola e della borghesia francese del suo tempo. Attratto dal disegno e dalla pittura fin dalla più tenera età, Francis Picabia inizia il suo apprendistato nel 1895 presso l'Ecole des Arts décoratifs. Nel 1899 fa il suo debutto al Salon des Artistes Français, che gli permette di entrare gradualmente nella scena artistica. A partire dal 1902, Picabia inizia a guardare sempre più da vicino le opere di Pissarro e Sisley, che lo portano a cambiare la sua visione dell'arte. È a questo punto che inizia il periodo impressionista di Picabia. Espone al Salon d'Automne, poi al Salon des Indépendants e firma un contratto con la Galerie Haussmann. Nel 1909, con la sua reputazione ben consolidata, Picabia intraprende l'avventura dell'arte moderna e diventa sempre più indipendente nella sua pratica artistica. È alla ricerca di un proprio linguaggio visivo, di un rinnovamento pittorico che mira a rompere con una lettura tradizionale dell'arte. Si avvicina alle avanguardie, in particolare all'astrazione. Nel 1909 sposa Gabrielle Buffet, musicista francese e in seguito figura chiave del movimento Dada. Il loro matrimonio durò fino al 1930, quando le due coppie, Francis Picabia e Gabrielle Buffet-Picabia da un lato e Henri Saint-Maurice e Hélène Marie Paule Saint-Maurice dall'altro, divennero molto amiche. La prima prova di questa vicinanza è una lettera di Gabrielle Buffet-Picabia, ritrovata a casa degli attuali proprietari de Le Pêcheur, in cui si parla di Henri Saint-Maurice. Con il passare degli anni, Picabia divenne sempre più consapevole della monotonia di molta arte moderna parigina a cavallo degli anni Venti. "La mia estetica attuale nasce dalla noia provocatami dallo spettacolo di quadri che mi sembrano congelati in una superficie immobile, lontana dalle cose umane. Questa terza dimensione, che non è un prodotto del chiaroscuro, queste trasparenze con il loro angolo di oblio mi permettono di esprimermi, a somiglianza delle mie volontà interiori, con una certa verosimiglianza. Quando poso la prima pietra, la trovo

77 

Francis PICABIA (Paris 1879-1953)

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati