Null Fascino di caccia di Yipwon, fiume Karawari, Medio Sepik, Papua Nuova Guine…
Descrizione

Fascino di caccia di Yipwon, fiume Karawari, Medio Sepik, Papua Nuova Guinea Altezza: 23 cm Legno Provenienza: Collezione privata, Vancouver Collezione privata, Vancouver Collezione privata francese Di grande importanza per la cultura e la spiritualità della Papua Nuova Guinea, i ciondoli protettivi o amuleti destinati a proteggere dalle forze negative e dagli spiriti maligni venivano realizzati per preservare l'armonia e l'equilibrio nella vita quotidiana della comunità. Questi amuleti yipwon, scolpiti sul modello delle maschere monumentali appartenenti alle società claniche e conservati ed esposti nella casa cerimoniale degli uomini, sede spirituale del gruppo etnico, venivano appoggiati alla parete di fondo nella parte più sacra del santuario e onorati con offerte. Come parte dell'emblematica tradizione delle "maschere a uncino" del Medio e dell'Alto Mondo, le yipwon fanno parte della tradizione del popolo di San Paolo. Gli yipwon fanno parte della tradizione emblematica delle "maschere a uncino" delle regioni del Medio e Alto Sepik e offrono una soluzione plastica intrisa di simbolismo e magia, a testimonianza della grande portata del loro potere, che si manifestava agli uomini in stato di trance o attraverso i sogni. Attraverso la stilizzazione delle loro forme, incarnano la totale padronanza degli elementi spaziali e plastici, combinati in un insieme potente e dinamico. Poggiata su una piccola base circolare rialzata, la cui astrazione suggerisce una gamba o un piede, l'effigie antropomorfa è una rappresentazione stilizzata dello spirito protettivo di un guerriero-cacciatore. Disegnata su un piano verticale, la composizione è organizzata attorno a due ganci simmetrici e curvilinei le cui estremità appuntite convergono al centro, avvolgendo il volto della figura scolpita a tutto tondo. Sotto la fronte sporgente e visonata si trova un naso imponente con grandi narici forate, prolungate da una bocca semiaperta. Le sporgenze a forma di mezzaluna possono essere interpretate attraverso il prisma cosmologico della leggenda attribuita alla creazione dello yipwon, secondo la quale il sole scolpì un magnifico tamburo a fessura, le cui schegge divennero geni dello yipwon che vivevano con il sole, come suoi figli, nella casa dell'uomo. Queste entità, di natura demoniaca, approfittarono dell'assenza del Sole per uccidere un parente che era venuto a trovarlo. Riferito dalla Luna, madre del Sole, il loro atto omicida li congelò per sempre in sculture di legno. La dimensione celeste della leggenda di Yipwon si riflette simbolicamente nella struttura, le cui proiezioni evocano le stelle delle costellazioni intorno al Sole e alla Luna. L'alternanza di forme solide, curvilinee e organiche con spazi traforati crea una dimensione architettonica, esprimendo tutta l'inventiva plastica di questa creazione alle frontiere dell'astrazione, del sogno e del divino.

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Fascino di caccia di Yipwon, fiume Karawari, Medio Sepik, Papua Nuova Guinea Altezza: 23 cm Legno Provenienza: Collezione privata, Vancouver Collezione privata, Vancouver Collezione privata francese Di grande importanza per la cultura e la spiritualità della Papua Nuova Guinea, i ciondoli protettivi o amuleti destinati a proteggere dalle forze negative e dagli spiriti maligni venivano realizzati per preservare l'armonia e l'equilibrio nella vita quotidiana della comunità. Questi amuleti yipwon, scolpiti sul modello delle maschere monumentali appartenenti alle società claniche e conservati ed esposti nella casa cerimoniale degli uomini, sede spirituale del gruppo etnico, venivano appoggiati alla parete di fondo nella parte più sacra del santuario e onorati con offerte. Come parte dell'emblematica tradizione delle "maschere a uncino" del Medio e dell'Alto Mondo, le yipwon fanno parte della tradizione del popolo di San Paolo. Gli yipwon fanno parte della tradizione emblematica delle "maschere a uncino" delle regioni del Medio e Alto Sepik e offrono una soluzione plastica intrisa di simbolismo e magia, a testimonianza della grande portata del loro potere, che si manifestava agli uomini in stato di trance o attraverso i sogni. Attraverso la stilizzazione delle loro forme, incarnano la totale padronanza degli elementi spaziali e plastici, combinati in un insieme potente e dinamico. Poggiata su una piccola base circolare rialzata, la cui astrazione suggerisce una gamba o un piede, l'effigie antropomorfa è una rappresentazione stilizzata dello spirito protettivo di un guerriero-cacciatore. Disegnata su un piano verticale, la composizione è organizzata attorno a due ganci simmetrici e curvilinei le cui estremità appuntite convergono al centro, avvolgendo il volto della figura scolpita a tutto tondo. Sotto la fronte sporgente e visonata si trova un naso imponente con grandi narici forate, prolungate da una bocca semiaperta. Le sporgenze a forma di mezzaluna possono essere interpretate attraverso il prisma cosmologico della leggenda attribuita alla creazione dello yipwon, secondo la quale il sole scolpì un magnifico tamburo a fessura, le cui schegge divennero geni dello yipwon che vivevano con il sole, come suoi figli, nella casa dell'uomo. Queste entità, di natura demoniaca, approfittarono dell'assenza del Sole per uccidere un parente che era venuto a trovarlo. Riferito dalla Luna, madre del Sole, il loro atto omicida li congelò per sempre in sculture di legno. La dimensione celeste della leggenda di Yipwon si riflette simbolicamente nella struttura, le cui proiezioni evocano le stelle delle costellazioni intorno al Sole e alla Luna. L'alternanza di forme solide, curvilinee e organiche con spazi traforati crea una dimensione architettonica, esprimendo tutta l'inventiva plastica di questa creazione alle frontiere dell'astrazione, del sogno e del divino.

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