FLAUBERT (Gustave) - RICHEMONT (Alfred de).
Madame Bovary. Prefazione di Léon He…
Descrizione

FLAUBERT (Gustave) - RICHEMONT (Alfred de). Madame Bovary. Prefazione di Léon Hennique. Paris: Librairie des amateurs, A. Ferroud, F. Ferroud Successeur, 1905. - In-4, 294 x 202 : frontespizio, (4 ff. prima bianca), IV, 334 pp., (1 f.), 19 tavole, copertina illustrata. Marocchino blu scuro a grana lunga, ampiamente incorniciato da un ampio filetto a freddo, filetti dorati e ferri rocaille dorati agli angoli delle tavole, dorso costolato e decorato, incorniciato in marocchino blu scuro decorato con filetti dorati e ferri a freddo, fodera in seta marrone moiré decorata con una bordura floreale dorata, finalini in seta marrone moiré, doppie carte finali, bordi dorati sui testimoni, copertina e dorso conservati, custodia (René Aussourd 1920). Edizione molto bella stampata in 600 esemplari, illustrata con 27 acqueforti del pittore Alfred de RICHEMONT (1857-1911), incise da Charles Chessa, tra cui una vignetta sul titolo, ripetuta sulla copertina, 3 titoli di capitolo, 3 culs-de-lampe e 20 fuori testo compreso il frontespizio. Uno dei 100 esemplari su japon o grand vélin d'Arches, questo su grand vélin d'Arches (n° 75), comprendente 3 stati delle incisioni (incisione pura con osservazioni, avant la lettre con osservazioni e stato finale). Ottimo esemplare rilegato da René Aussourd nel 1920, molto ben conservato.

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FLAUBERT (Gustave) - RICHEMONT (Alfred de).

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Jules de GAULTIER (1858-1942) 32 lettere autografe a Constant Bourquin. Anni ’20 del XX secolo In totale 75 pagine in 12mo, 135x105mm, e in 8vo, 210x135mm. Tutte firmate. Due lettere di sua moglie unite al lotto. Importante fonte per la conoscenza del “Bovarismo”, illustrata in questa ampia corrispondenza con il filosofo Constant Bourquin. Al centro della riflessione di Gaultier vi è la teoria del bovarismo. Gaultier riprende l'interrogativo posto da Platone sul limite tra il vero e il falso, tra la realtà e l'illusione, e giunge alla conclusione che, essendo la conoscenza sempre relativa, ogni essere si conosce diverso da quello che è: non come è oggettivamente, ma come egli appare in relazione al soggetto. L'uomo ha dunque un'immagine distorta di sé stesso; ciò gli consente d'altra parte di fuggire dalla realtà e conseguentemente di accettare il suo destino. Gaultier chiamò questa sua filosofia bovarismo (1911), perché la trovò applicata in modo perfetto nel romanzo Madame Bovary di Gustave Flaubert. 32 autograph letters to Constant Bourquin.Twenties of the twentieth century. In total 75 pages in 12mo, 135x105mm, and 8vo, 210x135 mm. All signed. Two letters from his wife joined the lot. Important source for the knowledge of "Bovarism", illustrated in this extensive correspondence with the philosopher Constant Bourquin. At the heart of Gaultier's reflection is the theory of bovarism. Gaultier takes up the question posed by Plato on the limit between true and false, between reality and illusion, and comes to the conclusion that, since knowledge is always relative, every being knows itself different from what it is: not as it is objectively, but as he appears in relation to the subject. Man therefore has a distorted image of himself; on the other hand this allows him to escape from reality and consequently to accept his destiny. Gaultier called his philosophy Bovarism (1911), because he found it perfectly applied in Gustave Flaubert's novel Madame Bovary.