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Descrizione

[Nota aneddotico-bibliografica sui Gamiani di Alfred de Musset. Preceduto dalla sua biografia e seguito da un estratto delle Memorie di Céleste Mogador. A cura di Ph. J.G.B., bibliofilo. Paris Gaillard & Legay MVIIILXXIV [1874] In-12: 24-15-[1] pp. ; 2 h.-t. (alcune macchie alle h.-t., rare annotazioni e sottolineature a matita nera). Marocchino rosso giansenista s. [Charles] Allô, dorso con titoli dorati, doppio filetto dorato ai bordi, dent. int. dorati, tr. dorata (lievi sfregamenti alle testatine). Copia di pregio. Edizione di 155 esemplari non numerati, uno dei 150 su carta forte (dopo 5 chine). Ill. di 2 h.-t. su chine: ritratto di Musset gr. dopo Landelle e facsimile di un autografo. L'estratto da "Mémoires de Céleste Mogador" è presentato separatamente, con una propria paginazione sotto una copertina intitolata "Mme Lionel. Avec un portrait. Di E. Penauille". Parigi, chez tous les libraires, s.d. De le Court sottolinea che è "per inganno" che il titolo reca le iniziali "Ph. J.G.B.", designando Philomneste Junior alias Gustave Brunet . Rif. De le Court 838. Prov. Jacques Odry (1903-1982), bibliofilo e iconofilo belga, figlio del tipografo Edmond Odry (targhetta dorata su targhetta arancione; rif. Lugt L.3486). - J.P. Loriot (nota di acquisto presso la libreria Simonson, 12-12-1982).

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[Nota aneddotico-bibliografica sui Gamiani di Alfred de Musset. Preceduto dalla sua biografia e seguito da un estratto delle Memorie di Céleste Mogador. A cura di Ph. J.G.B., bibliofilo. Paris Gaillard & Legay MVIIILXXIV [1874] In-12: 24-15-[1] pp. ; 2 h.-t. (alcune macchie alle h.-t., rare annotazioni e sottolineature a matita nera). Marocchino rosso giansenista s. [Charles] Allô, dorso con titoli dorati, doppio filetto dorato ai bordi, dent. int. dorati, tr. dorata (lievi sfregamenti alle testatine). Copia di pregio. Edizione di 155 esemplari non numerati, uno dei 150 su carta forte (dopo 5 chine). Ill. di 2 h.-t. su chine: ritratto di Musset gr. dopo Landelle e facsimile di un autografo. L'estratto da "Mémoires de Céleste Mogador" è presentato separatamente, con una propria paginazione sotto una copertina intitolata "Mme Lionel. Avec un portrait. Di E. Penauille". Parigi, chez tous les libraires, s.d. De le Court sottolinea che è "per inganno" che il titolo reca le iniziali "Ph. J.G.B.", designando Philomneste Junior alias Gustave Brunet . Rif. De le Court 838. Prov. Jacques Odry (1903-1982), bibliofilo e iconofilo belga, figlio del tipografo Edmond Odry (targhetta dorata su targhetta arancione; rif. Lugt L.3486). - J.P. Loriot (nota di acquisto presso la libreria Simonson, 12-12-1982).

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Lucien Coutaud (1904-1977) Composizione surrealista 1968 Olio su tela firmato e datato in basso a sinistra 58 x 70 cm Provenienza: > Collezione privata, Parigi Condition report : Incorniciato "Lucien Coutaud è poco conosciuto. Eppure è stato uno dei pittori più singolari e prolifici del XX secolo. Padroneggiava ogni tecnica ed eccelleva in ogni campo, come testimonia la sua opera, che comprende quasi duemila dipinti e gouaches, altrettanti disegni, ventinove arazzi (come parte della prima generazione di artisti coinvolti nella rinascita dell'arazzo di Aubusson, Coutaud occupa un posto singolare, per la sua produzione volutamente limitata, il rifiuto della numerazione, i cartoni di grandi dimensioni, sempre realizzati a guazzo, la scelta dei soggetti sempre in sintonia con il suo mondo pittorico, ispirato alla musica, al gioco, alla magia), quasi cento acqueforti su rame, ventinove litografie, venticinque scenografie e costumi per il teatro e l'opera (dalla prima collaborazione con Charles Dullin nel 1928 fino al 1972, Coutaud non ha mai smesso di lavorare con i più grandi registi e coreografi del suo tempo, che hanno fatto appello al suo senso del magico e del monumentale, la sua attrazione per il barocco e l'onirico), quarantatré libri illustrati, da André Fraigneau, nel 1925, a Pauline Réage e la sua Histoire d'O, nel 1972, passando per Voltaire, Alfred Jarry, Arthur Rimbaud, Maurice Blanchard, Paul Eluard, Robert Desnos, Gilbert Lely, Jean-Paul Sartre, Paul Claudel, Hemingway, Proust e Jules Laforgue. Lucien Coutaud ha inventato l'erotomagia, una forma di pittura che è il linguaggio diretto della mente, attivando sia la nostra coscienza che le nostre emozioni. Le immagini si presentano a noi cariche di desideri e di ansie, esigono una materializzazione abbagliante dello spazio; infrangono le logore cornici della realtà... (...) Va detto che l'intera produzione creativa di Coutaud è, come le opere surrealiste, una continua esplorazione dello stato onirico, per scoprirne i veri limiti, troppo sfumati in letteratura e in pittura e troppo ristretti in psicologia. Per Coutaud il reale esiste, come sottolineerà Alain Bosquet. Il mare è un mare, la spiaggia è sabbia, il pane è lievito, il toro sanguina, le case assomigliano a quelle di Nîmes; ma il sogno non cessa di svilupparsi contemporaneamente, di impregnarsi, di fondersi con la realtà; il sogno con il suo corteo di adorabili ossessioni: fiori sovrapposti formano esseri tra la donna e l'idolo; specchi e conchiglie cambiano funzione, alcuni conservando un paesaggio amato qualunque sia l'oggetto riflesso, altri esitando tra metamorfosi ed enigma perpetuato. Da questo tipo di sogno si può dedurre una sorta di regola, di cui Coutaud è maestro a pieno titolo. È possibile, ad esempio, negare la gravità, la costituzione della materia, la gravitazione universale, osservando una figura il cui busto è staccato dal resto del corpo. Attraverso i sogni, la realtà viene riabilitata. Non dimentichiamo che Coutaud ha disegnato e dipinto i Dormeur in tutta la sua opera: figure le cui teste senza occhi, nel 1946, assomigliavano a melocactus (cactus a forma di melone), quasi a sottolineare l'onnipotenza dei sogni intesi come realtà assoluta e protetti dal mondo esterno da potenti spine...". (Christophe Dauphin, estratti da Lucien Coutaud, le peintre de l'Eroticomagie, ed. Rafael de Surtis, 2009)

TEATRO - François-Joseph TALMA (1763-1826, attore, comico e amico preferito di Napoleone) / Documento eccezionale: si tratta di correzioni di suo pugno alla nota che precede le sue "Quelques réflexions sur Le Kain et sur l'Art théâtral" per l'edizione Crapelet di Parigi del 1825 - Queste riflessioni apparvero in occasione della ripubblicazione dei "Mémoires" di Le Kain (Henri Le Kain, 1729-1778, fu l'attore più venerato della Comédie Française del XVIII secolo, le sue memorie furono pubblicate dal figlio Bernardin Le Kain nel 1801, a partire dalle sue carte) - Talma nel 1825 era all'apice della sua popolarità e della sua Arte, la sua fama superava quella di Le Kain, e infatti Talma approfittò di questa ripubblicazione per esprimere le sue considerazioni sull'arte teatrale / Il MANOSCRITTO presentato è quello dell'avviso che precede le riflessioni di Talma, 2 p in-folio, scritto da un segretario (calligrafia) e con le correzioni autografe di Talma (in inchiostro più scuro) - La ristampa del 1856 di questo testo conferma nel preambolo che l'avviso che inizia con "Non ho pretese di essere uno scrittore" e termina con "Spero che il lettore vedrà in questa confidenza né un eccesso di vanità né una falsa modestia" è effettivamente conforme alle correzioni di Talma, si afferma inoltre che il manoscritto del testo stesso di queste riflessioni si trova nella Bibliothèque de la Comédie française (senza l'avviso) / SPIEGAZIONE: Questo manoscritto proviene dall'archivio di Louis-Benoit Picard (1769-1828, attore, drammaturgo e direttore di compagnia), ed era conservato insieme ad altri 4 documenti: 1°) Una lettera autografa (1 p in-8, non firmata) indirizzata a Picard, che gli chiede di scrivere l'avviso: "Monsieur Picard, che fa così bene i romanzi e anche le note, ha bisogno che gli mandi qualche nota sul piano che volevo seguire e sulle opere che volevo consultare? Gli mando queste indicazioni come lui desidera. Sarei lieto se potessero risparmiargli un po' di fatica; Non c'è studente di pittura che non sia stato glorioso nel macinare i colori di un grande maestro" - 2°) Il piano precedentemente annunciato che dettaglia in 8 punti ciò che deve essere detto su Le Kain, compreso un aneddoto sui suoi inizi (2 p in-8) - 3°) Una nota manoscritta su La Kain, una nota manoscritta su La Kain, scritta dal segretario (calligrafia) che include informazioni bibliografiche e specifica un appuntamento con Talma - 4°) un documento a stampa contenente un "estratto di una lettera privata" del giugno 1780 riguardante Le Kain (4 p in-8) / CONCLUSIONE: la possibile interpretazione di questi documenti è che Bernardin LE KAIN Fils sia l'autore della lettera e delle note a PICARD (questa pubblicazione era soprattutto una ripubblicazione dei Mémoires di Le Kain), il documento a stampa proviene dagli archivi di Le Kain, l'avviso è stato scritto da PICARD, il che spiega la sua presenza nei suoi archivi / NB: questo avviso è molto interessante per le cancellature e soprattutto per l'ampio passaggio alla fine che è stato eliminato nell'avviso a stampa.