Null [Sol LeWitt, Incomplete Open Cubes New York, John Weber Gallery, 1974. Cope…
Descrizione

[Sol LeWitt, Incomplete Open Cubes New York, John Weber Gallery, 1974. Copertina morbida, 20,5 x 20,5 cm, circa 260 pagine. Prima edizione. Libro d'artista con una serie di fotografie in b/n e illustrazioni al tratto di costruzioni cubiche aperte di LeWitt. Una pagina sciolta (foglio non impaginato, al centro del libro con una variazione in sette parti). Leggera usura al margine superiore e inferiore del dorso, per il resto una buona copia nitida.

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[Sol LeWitt, Incomplete Open Cubes New York, John Weber Gallery, 1974. Copertina morbida, 20,5 x 20,5 cm, circa 260 pagine. Prima edizione. Libro d'artista con una serie di fotografie in b/n e illustrazioni al tratto di costruzioni cubiche aperte di LeWitt. Una pagina sciolta (foglio non impaginato, al centro del libro con una variazione in sette parti). Leggera usura al margine superiore e inferiore del dorso, per il resto una buona copia nitida.

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HELEN LEVITT (New York, 1913-2009). "NYC. Bambini mascherati alla fermata", New York, 1940. Gelatina d'argento, stampa successiva. Firmato, datato e iscritto a matita "N.Y.C." (sul retro). Provenienza: Dalla collezione privata di Schroeder New Jersey. Misure: 19,4 x 27,7 cm (immagine); 28 x 34,8 cm (carta). Helen Levitt è considerata una delle fotografe più importanti del XX secolo e una delle antesignane del cinema indipendente di oggi. Appartiene alla cosiddetta scuola di New York, che difendeva una fotografia di strada diretta e asettica. È stata allieva di Walker Evans e Cartier-Bresson, di Ben Shanhn e della cerchia della Photo League di New York, da cui ha imparato la ricerca dell'istante. Il suo modo di catturare i gesti, i corpi in movimento, il linguaggio della strada, hanno trasformato il suo lavoro quasi in uno studio antropologico. Nel 1939 le foto di Helen Levitt erano già pubblicate su riviste come Fortune, US Camera, Minicam e PM. I suoi lavori più noti sono in bianco e nero e di genere documentaristico, e pongono il suo obiettivo sulle strade e sugli abitanti della città, soprattutto sui bambini. Ne è prova la mostra "Helen Lewitt: Photographs of Children" che il MoMA di New York le dedicò nel 1943. Anche durante il suo viaggio in Messico nel 1941 ritrasse i bambini di strada. Negli anni '70, Levitt fotografò le strade di New York con diapositive a colori e le implementò nel proprio linguaggio come ulteriore risorsa. Va notato che ha sempre avuto una vocazione per il cinema: è negli anni '40 che realizza i suoi primi progetti di film documentari, agli ordini del regista spagnolo Luis Buñuel, esiliato negli Stati Uniti a causa della guerra civile spagnola. Nel 1948 dirige i film "In the Street" e "The Quiet One".