Null Pierre-François LACENAIRE (1803-1836) assassino e scrittore. Poesia autogra…
Descrizione

Pierre-François LACENAIRE (1803-1836) assassino e scrittore. Poesia autografa, [1835]; 1 pagina e mezza in-fol. Rara e lunga poesia di 47 righe, accuratamente calligrafata a matita, composta in carcere poco prima di essere ghigliottinato il 9 gennaio 1836. In essa Lacenaire evoca la sua morte imminente. "Nell'estinguersi il Cigno canta ancora, Ah! Lasciatemi cantare la mia canzone di morte! [...] Cosa volete da me? Parli di impalcature! Eccomi qui... ho vissuto... aspettavo il boia!". In calce, un certificato autografo firmato da Léon Cornudet (1808-1876), con timbro a inchiostro della Corte Reale di Parigi, 27 dicembre 1835: "Io sottoscritto, segretario capo della Procura della Corte Reale, certifico che il brano di versi sopra riportato è di mano del condannato Lacenaire"...

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Pierre-François LACENAIRE (1803-1836) assassino e scrittore. Poesia autografa, [1835]; 1 pagina e mezza in-fol. Rara e lunga poesia di 47 righe, accuratamente calligrafata a matita, composta in carcere poco prima di essere ghigliottinato il 9 gennaio 1836. In essa Lacenaire evoca la sua morte imminente. "Nell'estinguersi il Cigno canta ancora, Ah! Lasciatemi cantare la mia canzone di morte! [...] Cosa volete da me? Parli di impalcature! Eccomi qui... ho vissuto... aspettavo il boia!". In calce, un certificato autografo firmato da Léon Cornudet (1808-1876), con timbro a inchiostro della Corte Reale di Parigi, 27 dicembre 1835: "Io sottoscritto, segretario capo della Procura della Corte Reale, certifico che il brano di versi sopra riportato è di mano del condannato Lacenaire"...

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