Descrizione
CATERINA DE' MEDICI (1519-1589). L.S. "Caterine", Parigi 18 maggio 1576, [a Charles de Harlay, barone di Dolot]; ¾ pagina fol. Lettera relativa ai negoziati seguiti all'editto di pacificazione firmato a Beaulieu il 6 maggio, con il quale il duca Casimiro, venuto a sostenere il partito protestante, ritirò le sue reîtres dalla Francia. Charles de Harlay condusse questi negoziati. Caterina de' Medici era al corrente di "tutto quello che sta succedendo con mio cugino il Duca di Cazimir, di cui sono molto soddisfatta, e anche in particolare di quello che state facendo e di come ci state lavorando, che non sigillerò il nome di mio figlio [Enrico III] al Re quando lo vedrò". La regina conferisce al tesoriere il potere di consegnare "la metà di ciò che è stato promesso, che voi stesso presenterete e negozierete"... [Casimiro, trovando che le somme promesse tardavano ad essere pagate, imprigionò il sovrintendente alle finanze Bellièvre e Charles de Harlay].
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CATERINA DE' MEDICI (1519-1589). L.S. "Caterine", Parigi 18 maggio 1576, [a Charles de Harlay, barone di Dolot]; ¾ pagina fol. Lettera relativa ai negoziati seguiti all'editto di pacificazione firmato a Beaulieu il 6 maggio, con il quale il duca Casimiro, venuto a sostenere il partito protestante, ritirò le sue reîtres dalla Francia. Charles de Harlay condusse questi negoziati. Caterina de' Medici era al corrente di "tutto quello che sta succedendo con mio cugino il Duca di Cazimir, di cui sono molto soddisfatta, e anche in particolare di quello che state facendo e di come ci state lavorando, che non sigillerò il nome di mio figlio [Enrico III] al Re quando lo vedrò". La regina conferisce al tesoriere il potere di consegnare "la metà di ciò che è stato promesso, che voi stesso presenterete e negozierete"... [Casimiro, trovando che le somme promesse tardavano ad essere pagate, imprigionò il sovrintendente alle finanze Bellièvre e Charles de Harlay].
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