Null Jean-Paul SARTRE (1905-1980). Manoscritto autografo; 5 pagine in-4, con can…
Descrizione

Jean-Paul SARTRE (1905-1980). Manoscritto autografo; 5 pagine in-4, con cancellature e correzioni. Sui rischi di una nuova guerra mondiale e sulla necessità che la Francia sia indipendente e neutralista. "Una guerra è minacciata. Chiunque vinca, l'Europa sarà distrutta. Non credo che molti europei vogliano questa guerra. La percentuale di sinceri guerrafondai deve essere più o meno uguale a quella dei suicidi. [...] Il neutralismo vuole proporre la pace per amore della pace. [...] Essere neutrali significa innanzitutto voler recuperare l'indipendenza economica. La Francia doveva quindi fare a meno degli aiuti americani, sviluppare la propria industria e ricostruire il Paese, perché "un governo asservito a preparare la guerra a fianco di una potenza immensa perde la propria sovranità. Viene rimproverato e denunciato come un cattivo alleato. Un governo che si dichiara risolutamente pacifico riacquista così la sua sovranità". Era inoltre necessario combattere il disfattismo dei francesi dando loro un nuovo ordine sociale. "Una Francia che serva attivamente la causa della pace, un governo che dia a tutti qualcosa da difendere basando la sua autorità su una politica di giustizia, è tutto ciò che serve per dissipare l'atmosfera di disfattismo e fatalismo in cui viviamo. Il neutralismo consiste nel volere che la politica internazionale sia il risultato degli sforzi della Francia, e non nel volere che lo stato della Francia sia il semplice risultato del gioco delle forze internazionali".

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Jean-Paul SARTRE (1905-1980). Manoscritto autografo; 5 pagine in-4, con cancellature e correzioni. Sui rischi di una nuova guerra mondiale e sulla necessità che la Francia sia indipendente e neutralista. "Una guerra è minacciata. Chiunque vinca, l'Europa sarà distrutta. Non credo che molti europei vogliano questa guerra. La percentuale di sinceri guerrafondai deve essere più o meno uguale a quella dei suicidi. [...] Il neutralismo vuole proporre la pace per amore della pace. [...] Essere neutrali significa innanzitutto voler recuperare l'indipendenza economica. La Francia doveva quindi fare a meno degli aiuti americani, sviluppare la propria industria e ricostruire il Paese, perché "un governo asservito a preparare la guerra a fianco di una potenza immensa perde la propria sovranità. Viene rimproverato e denunciato come un cattivo alleato. Un governo che si dichiara risolutamente pacifico riacquista così la sua sovranità". Era inoltre necessario combattere il disfattismo dei francesi dando loro un nuovo ordine sociale. "Una Francia che serva attivamente la causa della pace, un governo che dia a tutti qualcosa da difendere basando la sua autorità su una politica di giustizia, è tutto ciò che serve per dissipare l'atmosfera di disfattismo e fatalismo in cui viviamo. Il neutralismo consiste nel volere che la politica internazionale sia il risultato degli sforzi della Francia, e non nel volere che lo stato della Francia sia il semplice risultato del gioco delle forze internazionali".

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