Null Joseph DELTEIL (1894-1977). Manoscritto autografo, Le Vert-Galant, [1931]; …
Descrizione

Joseph DELTEIL (1894-1977). Manoscritto autografo, Le Vert-Galant, [1931]; 10 pagine in-8 o in-4, in una cartella con firma e titolo autografo di Delteil. Primo capitolo di questa biografia romanzata di Enrico IV, pubblicata da Les Portiques nel 1931; Delteil non la incluse nelle sue "Œuvres complètes". Il manoscritto, che contiene cancellature e correzioni, è costituito da piccoli pezzi di carta incollati. In questo primo capitolo, Delteil racconta la nascita e l'infanzia del Béarnais con brio e a modo suo, e giustifica il suo "metodo" biografico: "È nostro piacere grattare la Storia, questa vecchia lastra funeraria tutta ricoperta di gesso, muschio e sterco di vacca, nostro piacere cercare tra le pietre dove giocavamo a jack e dove catturavamo l'incantevole lucertola grigia in vedetta, cercare lì, infantilmente, una semplice tibia, un battito cardiaco". Le 'Béarnais', 'Nouste Enric': parbleu! Non mi sono mai lamentato di un'immagine, anche se epocale. E non mi sento minimamente iconoclasta. Delteil voleva trovare il segreto dell'"anima caprina, libera e crocifissa" di Enrico IV; voleva "inventare" la "storia psicologica". Il manoscritto si conclude con un'evocazione della caccia e di una gustosa raccolta di funghi porcini... In allegato una L.A.S. di Delteil, La Tuilerie de Massane (1971), a un giovane poeta, Yvon Conéjéro.

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Joseph DELTEIL (1894-1977). Manoscritto autografo, Le Vert-Galant, [1931]; 10 pagine in-8 o in-4, in una cartella con firma e titolo autografo di Delteil. Primo capitolo di questa biografia romanzata di Enrico IV, pubblicata da Les Portiques nel 1931; Delteil non la incluse nelle sue "Œuvres complètes". Il manoscritto, che contiene cancellature e correzioni, è costituito da piccoli pezzi di carta incollati. In questo primo capitolo, Delteil racconta la nascita e l'infanzia del Béarnais con brio e a modo suo, e giustifica il suo "metodo" biografico: "È nostro piacere grattare la Storia, questa vecchia lastra funeraria tutta ricoperta di gesso, muschio e sterco di vacca, nostro piacere cercare tra le pietre dove giocavamo a jack e dove catturavamo l'incantevole lucertola grigia in vedetta, cercare lì, infantilmente, una semplice tibia, un battito cardiaco". Le 'Béarnais', 'Nouste Enric': parbleu! Non mi sono mai lamentato di un'immagine, anche se epocale. E non mi sento minimamente iconoclasta. Delteil voleva trovare il segreto dell'"anima caprina, libera e crocifissa" di Enrico IV; voleva "inventare" la "storia psicologica". Il manoscritto si conclude con un'evocazione della caccia e di una gustosa raccolta di funghi porcini... In allegato una L.A.S. di Delteil, La Tuilerie de Massane (1971), a un giovane poeta, Yvon Conéjéro.

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