Null Athi-Patra RUGA


L'esilio secondo l'anziano - 2014


Lana, fiori artificia…
Descrizione

Athi-Patra RUGA L'esilio secondo l'anziano - 2014 Lana, fiori artificiali e fili su tela da arazzo 220 × 184 cm Lana, fiori artificiali e fili su tela da arazzo 86,61 × 72,44 pollici. Provenienza : Galleria Whatiftheworld, Città del Capo Africa Prima Collezione Mostre: Londra, 1:54 Art Fair, Stand Whatiftheworld Gallery, 14-19 ottobre 2014 Parigi, Fondation Louis Vuitton, Art/Afrique le nouvel atelier : les Initiés (collezione Jean Pigozzi) e Être là (scena contemporanea sudafricana), 26 aprile - 4 settembre 2017 Athi-Patra RUGA Athi-Patra Ruga è un artista sudafricano nato nel 1884. Performer, videoartista, fotografo e designer tessile, le sue opere proteiformi si collocano talvolta a cavallo tra moda e arte contemporanea, trascinando lo spettatore in un universo fantastico che si tinge di provocazione ed erotismo. La maggior parte delle sue opere è legata alla mitologia di "Azania", un paese dei sogni utopico con un sistema matriarcale che l'artista utilizza per riscrivere la sua storia personale nel contesto più ampio dei traumi dell'Apartheid e della storia collettiva del Sudafrica. La futuristica "Azania" è colorata, barocca e queer, e si libera dalle catene del genere e della razza con cui l'artista si è confrontato in gioventù. L'arazzo raffigura il Vecchio, l'unica figura maschile di Azania, ed è anche un autoritratto dell'artista: nella mitologia inventata, il Vecchio è in esilio dopo la Prima Guerra di Azania. Questa figura tutelare riecheggia la storia di suo padre, anch'egli in esilio durante la lotta di liberazione del Sudafrica. Attraverso i materiali utilizzati, l'artista sottolinea l'ambivalenza di questa situazione di esilio, triste per lo sradicamento ma anche ricca per le nuove esperienze culturali che porta con sé. L'abbondanza di fiori artificiali e la predominanza del nero evocano il lutto e un'immagine di devozione ieratica, mentre l'accumulo di gioielli e la messa in scena confondono le linee e ci portano verso la visione di un'icona della cultura pop. Il virtuosismo e la ricchezza della composizione conferiscono al pezzo uno status quasi storico, rendendolo parte integrante della mitologia e del pantheon di personaggi stravaganti di Azania. Athi-Patra Ruga è un'artista sudafricana nata nel 1984. Performer, videoartista, fotografo e designer tessile, le sue opere proteiformi si collocano talvolta a cavallo tra moda e arte contemporanea, trascinando gli spettatori in un universo fantastico che si tinge di provocazione ed erotismo. La maggior parte delle sue opere è legata alla mitologia di "Azania", un paese dei sogni utopico con un sistema matriarcale, che utilizza per riscrivere la sua storia personale nel quadro più ampio dei traumi dell'Apartheid e della storia collettiva del Sudafrica. La futuristica "Azania" è colorata, barocca e queer, e si libera dalle catene del genere e della razza con cui l'artista si è confrontato durante la sua giovinezza. Questo arazzo raffigura il personaggio "il Vecchio", l'unica figura maschile di Azania, ed è anche un autoritratto dell'artista. In questa mitologia inventata, "il Vecchio" è in esilio dopo la Prima Guerra di Azania. Questa figura tutelare riecheggia la storia di suo padre, anch'egli in esilio durante la lotta di liberazione del Sudafrica. Attraverso i materiali utilizzati, l'artista sottolinea l'ambivalenza di questa situazione di esilio, triste per lo sradicamento ma anche ricca per le nuove esperienze culturali che porta con sé. L'abbondanza di fiori artificiali e la predominanza del nero evocano il lutto, un'immagine di devozione ieratica, mentre l'accumulo di gioielli e la messa in scena confondono le linee e ci portano verso la visione di un'icona della cultura pop. Il virtuosismo e la ricchezza della composizione conferiscono uno status quasi storico all'opera, che diventa parte integrante della mitologia e del pantheon di personaggi stravaganti di Azania.

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Athi-Patra RUGA L'esilio secondo l'anziano - 2014 Lana, fiori artificiali e fili su tela da arazzo 220 × 184 cm Lana, fiori artificiali e fili su tela da arazzo 86,61 × 72,44 pollici. Provenienza : Galleria Whatiftheworld, Città del Capo Africa Prima Collezione Mostre: Londra, 1:54 Art Fair, Stand Whatiftheworld Gallery, 14-19 ottobre 2014 Parigi, Fondation Louis Vuitton, Art/Afrique le nouvel atelier : les Initiés (collezione Jean Pigozzi) e Être là (scena contemporanea sudafricana), 26 aprile - 4 settembre 2017 Athi-Patra RUGA Athi-Patra Ruga è un artista sudafricano nato nel 1884. Performer, videoartista, fotografo e designer tessile, le sue opere proteiformi si collocano talvolta a cavallo tra moda e arte contemporanea, trascinando lo spettatore in un universo fantastico che si tinge di provocazione ed erotismo. La maggior parte delle sue opere è legata alla mitologia di "Azania", un paese dei sogni utopico con un sistema matriarcale che l'artista utilizza per riscrivere la sua storia personale nel contesto più ampio dei traumi dell'Apartheid e della storia collettiva del Sudafrica. La futuristica "Azania" è colorata, barocca e queer, e si libera dalle catene del genere e della razza con cui l'artista si è confrontato in gioventù. L'arazzo raffigura il Vecchio, l'unica figura maschile di Azania, ed è anche un autoritratto dell'artista: nella mitologia inventata, il Vecchio è in esilio dopo la Prima Guerra di Azania. Questa figura tutelare riecheggia la storia di suo padre, anch'egli in esilio durante la lotta di liberazione del Sudafrica. Attraverso i materiali utilizzati, l'artista sottolinea l'ambivalenza di questa situazione di esilio, triste per lo sradicamento ma anche ricca per le nuove esperienze culturali che porta con sé. L'abbondanza di fiori artificiali e la predominanza del nero evocano il lutto e un'immagine di devozione ieratica, mentre l'accumulo di gioielli e la messa in scena confondono le linee e ci portano verso la visione di un'icona della cultura pop. Il virtuosismo e la ricchezza della composizione conferiscono al pezzo uno status quasi storico, rendendolo parte integrante della mitologia e del pantheon di personaggi stravaganti di Azania. Athi-Patra Ruga è un'artista sudafricana nata nel 1984. Performer, videoartista, fotografo e designer tessile, le sue opere proteiformi si collocano talvolta a cavallo tra moda e arte contemporanea, trascinando gli spettatori in un universo fantastico che si tinge di provocazione ed erotismo. La maggior parte delle sue opere è legata alla mitologia di "Azania", un paese dei sogni utopico con un sistema matriarcale, che utilizza per riscrivere la sua storia personale nel quadro più ampio dei traumi dell'Apartheid e della storia collettiva del Sudafrica. La futuristica "Azania" è colorata, barocca e queer, e si libera dalle catene del genere e della razza con cui l'artista si è confrontato durante la sua giovinezza. Questo arazzo raffigura il personaggio "il Vecchio", l'unica figura maschile di Azania, ed è anche un autoritratto dell'artista. In questa mitologia inventata, "il Vecchio" è in esilio dopo la Prima Guerra di Azania. Questa figura tutelare riecheggia la storia di suo padre, anch'egli in esilio durante la lotta di liberazione del Sudafrica. Attraverso i materiali utilizzati, l'artista sottolinea l'ambivalenza di questa situazione di esilio, triste per lo sradicamento ma anche ricca per le nuove esperienze culturali che porta con sé. L'abbondanza di fiori artificiali e la predominanza del nero evocano il lutto, un'immagine di devozione ieratica, mentre l'accumulo di gioielli e la messa in scena confondono le linee e ci portano verso la visione di un'icona della cultura pop. Il virtuosismo e la ricchezza della composizione conferiscono uno status quasi storico all'opera, che diventa parte integrante della mitologia e del pantheon di personaggi stravaganti di Azania.

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