Null [Jean BOUCHET]

S'ensuyt le temple de bonne renõmée & repos des hommes et f…
Descrizione

[Jean BOUCHET] S'ensuyt le temple de bonne renõmée & repos des hommes et fēmes illustres trouve par le Traverseur de voyes perilleuses en plorãt le tresregrette deces du feu prīce de Thalemont unicque fils du Chevalier et Prince sãs reproche... Piccolo in-4, marocchino rosso, triplo filetto, dorso a 5 nervature ben decorato, merletto interno, bordi dorati su marmorizzazione ( Trautz-Bauzonnet). Bechtel, 93-B332 // Brunet, I-1155 // Tchemerzine-Scheler, II-19 // USTC, 63160. (4f.)-LXVIIIf. / +4, A-R4 / 38 righe, auto gotica / 180 x 120 mm. Amico di Rabelais e protetto da Louis de La Trémoille, di cui fu poeta laureato, Jean Bouchet (1476-1557), procuratore a Poitiers, fu uno scrittore prolifico. Il suo Temple de bonne renommée elogia Charles, principe di Talmont, figlio di Luigi II de La Trémoille, morto nella battaglia di Marignan. In esso, egli riprende la storia dei grandi uomini e delle donne famose... e [y] include persino un capitolo intitolato "Tabernacolo delle arti e delle scienze" in cui elogia la lingua francese. Secondo Bechtel, questo è uno dei libri più rari di Bouchet. Seconda o terza edizione, rara come la prima, pubblicata nel 1516 da Galliot du Pré. La seconda e la terza edizione furono pubblicate contemporaneamente da Jean Trepperel-Jehan Jehannot e Alain Lotrian. L'edizione appare molto simile a quella citata da Bechtel con la sigla B-332, che riporta la stessa fascicolazione, ma presenta alcune differenze: la diversa grafia del titolo, il colophon al quarto foglio e 3 xilografie anziché 2. Titolo in rosso e nero e 3 xilografie, la prima sul titolo raffigurante un uomo inginocchiato che prega davanti a un altare sotto l'occhio vigile di un angelo, la seconda sul verso raffigurante il re che caccia con un falco e la terza sul verso del quarto foglio raffigurante l'autore che offre il suo libro al re. Anche se non possiamo dirlo con certezza, e nonostante le differenze che abbiamo notato sopra con la copia descritta da Bechtel, si tratta molto probabilmente della stessa edizione di cui, sempre secondo Bechtel, sembrano essere note solo due copie, quella di Firmin-Didot rilegata da Capé e quella di Rahir, la nostra, rilegata da Trautz-Bauzonnet. Riparazione degli angoli. Provenienza: Alfred-Henry Huth (ex-libris, I, 15-24 novembre 1911, n. 860), Édouard Rahir (ex-libris, II, 6-8 maggio 1931, n. 429) e Fairfax Murray (senza numero, grande etichetta). Dalla biblioteca di Ch. Fairfax Murray).

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[Jean BOUCHET] S'ensuyt le temple de bonne renõmée & repos des hommes et fēmes illustres trouve par le Traverseur de voyes perilleuses en plorãt le tresregrette deces du feu prīce de Thalemont unicque fils du Chevalier et Prince sãs reproche... Piccolo in-4, marocchino rosso, triplo filetto, dorso a 5 nervature ben decorato, merletto interno, bordi dorati su marmorizzazione ( Trautz-Bauzonnet). Bechtel, 93-B332 // Brunet, I-1155 // Tchemerzine-Scheler, II-19 // USTC, 63160. (4f.)-LXVIIIf. / +4, A-R4 / 38 righe, auto gotica / 180 x 120 mm. Amico di Rabelais e protetto da Louis de La Trémoille, di cui fu poeta laureato, Jean Bouchet (1476-1557), procuratore a Poitiers, fu uno scrittore prolifico. Il suo Temple de bonne renommée elogia Charles, principe di Talmont, figlio di Luigi II de La Trémoille, morto nella battaglia di Marignan. In esso, egli riprende la storia dei grandi uomini e delle donne famose... e [y] include persino un capitolo intitolato "Tabernacolo delle arti e delle scienze" in cui elogia la lingua francese. Secondo Bechtel, questo è uno dei libri più rari di Bouchet. Seconda o terza edizione, rara come la prima, pubblicata nel 1516 da Galliot du Pré. La seconda e la terza edizione furono pubblicate contemporaneamente da Jean Trepperel-Jehan Jehannot e Alain Lotrian. L'edizione appare molto simile a quella citata da Bechtel con la sigla B-332, che riporta la stessa fascicolazione, ma presenta alcune differenze: la diversa grafia del titolo, il colophon al quarto foglio e 3 xilografie anziché 2. Titolo in rosso e nero e 3 xilografie, la prima sul titolo raffigurante un uomo inginocchiato che prega davanti a un altare sotto l'occhio vigile di un angelo, la seconda sul verso raffigurante il re che caccia con un falco e la terza sul verso del quarto foglio raffigurante l'autore che offre il suo libro al re. Anche se non possiamo dirlo con certezza, e nonostante le differenze che abbiamo notato sopra con la copia descritta da Bechtel, si tratta molto probabilmente della stessa edizione di cui, sempre secondo Bechtel, sembrano essere note solo due copie, quella di Firmin-Didot rilegata da Capé e quella di Rahir, la nostra, rilegata da Trautz-Bauzonnet. Riparazione degli angoli. Provenienza: Alfred-Henry Huth (ex-libris, I, 15-24 novembre 1911, n. 860), Édouard Rahir (ex-libris, II, 6-8 maggio 1931, n. 429) e Fairfax Murray (senza numero, grande etichetta). Dalla biblioteca di Ch. Fairfax Murray).

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