Null ALDO TURA (Italia, 1909-1963).

Mobile bar, 1950 ca.

Legno laccato, pelle …
Descrizione

ALDO TURA (Italia, 1909-1963). Mobile bar, 1950 ca. Legno laccato, pelle di capra, ottone e specchio. Presenta segni d'uso. Misure: 158 x 80 x 44 cm. Questo personalissimo mobile da bar mostra la confluenza degli interessi che motivano le creazioni di Aldo Tura e che danno loro un'impronta singolare, come nel caso della sperimentazione di materiali diversi o della stampa di trattamenti non ortodossi sulle superfici: si veda qui l'attraente patina ottenuta con i toni bruni laccati delle due ante semicircolari, delineate da borchie e fissate al mobile con un'attraente ferramenta. Aldo Tura ha assorbito i precetti dell'Art Déco, ma è andato oltre la sua eredità minimalista alla ricerca di uno stile più dinamico, con echi storicisti. Il mobile da mare a corpo rettangolare, che ospita un interno smaltato, poggia su una base tornita con una pancia globosa. Le porte si aprono con maniglie in ferro a forma di pietra girevole. Aldo Tura ha iniziato la sua carriera nel design sperimentale di mobili negli anni Trenta. Dopo le forme spigolose e taglienti dell'Art Déco, il legno cominciò a essere utilizzato in forme libere, piene di curve, e Tura vide in questo nuovo gusto una nuova direzione per il design dei mobili. Il suo lavoro è una significativa combinazione di forme libere e disinibite, a volte eccezionalmente ironiche. I suoi progetti sono anche esempi di altissimo artigianato, spesso prodotti in serie limitata, o anche solo in un prototipo. Negli anni Cinquanta, Tura scopre il fascino suggestivo dei mobili dipinti con vedute architettoniche veneziane e inizia a sperimentare diversi materiali, come il guscio d'uovo, la pergamena, la pelle di capra o le impiallacciature di legno. Presenta segni d'uso.

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ALDO TURA (Italia, 1909-1963). Mobile bar, 1950 ca. Legno laccato, pelle di capra, ottone e specchio. Presenta segni d'uso. Misure: 158 x 80 x 44 cm. Questo personalissimo mobile da bar mostra la confluenza degli interessi che motivano le creazioni di Aldo Tura e che danno loro un'impronta singolare, come nel caso della sperimentazione di materiali diversi o della stampa di trattamenti non ortodossi sulle superfici: si veda qui l'attraente patina ottenuta con i toni bruni laccati delle due ante semicircolari, delineate da borchie e fissate al mobile con un'attraente ferramenta. Aldo Tura ha assorbito i precetti dell'Art Déco, ma è andato oltre la sua eredità minimalista alla ricerca di uno stile più dinamico, con echi storicisti. Il mobile da mare a corpo rettangolare, che ospita un interno smaltato, poggia su una base tornita con una pancia globosa. Le porte si aprono con maniglie in ferro a forma di pietra girevole. Aldo Tura ha iniziato la sua carriera nel design sperimentale di mobili negli anni Trenta. Dopo le forme spigolose e taglienti dell'Art Déco, il legno cominciò a essere utilizzato in forme libere, piene di curve, e Tura vide in questo nuovo gusto una nuova direzione per il design dei mobili. Il suo lavoro è una significativa combinazione di forme libere e disinibite, a volte eccezionalmente ironiche. I suoi progetti sono anche esempi di altissimo artigianato, spesso prodotti in serie limitata, o anche solo in un prototipo. Negli anni Cinquanta, Tura scopre il fascino suggestivo dei mobili dipinti con vedute architettoniche veneziane e inizia a sperimentare diversi materiali, come il guscio d'uovo, la pergamena, la pelle di capra o le impiallacciature di legno. Presenta segni d'uso.

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