Null Attribuito al MAESTRO DE ASTORGA (attivo ad Astorga, León, 1510-1530 circa)…
Descrizione

Attribuito al MAESTRO DE ASTORGA (attivo ad Astorga, León, 1510-1530 circa). San Giovanni Battista. Olio su tavola. Presenta difetti e danni causati da xilofagi. Dimensioni: 147 x 69 cm; 154 x 76 cm (cornice). Il santo appare al centro della composizione con i suoi attributi caratteristici. È scalzo e indossa la consueta pelle di cammello. Tiene in mano un libro con copertine ritagliate che imitano il velluto verde, mentre con la mano destra indica l'Agnus Dei o agnello mistico appoggiato sopra il libro.I Vangeli dicono di Giovanni Battista che era figlio del sacerdote Zaccaria e di Elisabetta, cugina della Vergine Maria. Ritiratosi giovanissimo nel deserto della Giudea per condurre una vita ascetica e predicare la penitenza, riconobbe in Gesù, da lui battezzato, il Messia annunciato dai profeti. Un anno dopo il battesimo di Cristo, nel 29, Giovanni fu arrestato e imprigionato dal tetrarca di Galilea, Erode Antipa, di cui aveva osato censurare il matrimonio con Erodiade, sua nipote e cognata. Infine, San Giovanni fu decapitato e la sua testa fu data a Salomè come ricompensa per le sue belle danze. Durante il XV secolo, l'influenza della scuola pittorica fiamminga fu un fattore chiave nello sviluppo dell'arte europea, in particolare in Spagna, che era legata ai Paesi Bassi da vincoli politici ed economici. In quel periodo, i pittori fiamminghi stabilirono un modello stilistico basato sulla ricerca della realtà, concentrandosi sulla cattura delle qualità degli oggetti, dando particolare importanza ai dettagli secondari e utilizzando una tecnica fluida, simile a quella dei disegnatori. Nel XVI secolo, in seguito all'introduzione delle novità del Rinascimento italiano, lo stile fiammingo si evolve verso un senso più classico e scultoreo, pur mantenendo le proprie caratteristiche. Questo cambiamento interessò anche la scuola ispano-fiamminga, che ebbe anche canali indipendenti per la penetrazione dello stile italiano. Le influenze arrivarono in Spagna soprattutto da Raffaello e dai suoi seguaci, attraverso incisioni, dipinti a olio e pittori che viaggiavano tra i due Paesi, e il maestro di Astorga è considerato uno dei principali artisti della Castiglia rinascimentale. È vero che non si conoscono molte informazioni biografiche sull'artista, tanto che non se ne conosce il nome, anche se fu attivo a León all'inizio del XVI secolo. Ha dipinto la Pala di San Michele nella cattedrale di Astorga, la Natività di Cristo con San Domenico e San Lorenzo e la Storia di San Giacomo, che si trova nella collezione del Museo Lázaro Galdiano, e i cinque pannelli della collezione del Museo del Prado di Madrid.

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Attribuito al MAESTRO DE ASTORGA (attivo ad Astorga, León, 1510-1530 circa). San Giovanni Battista. Olio su tavola. Presenta difetti e danni causati da xilofagi. Dimensioni: 147 x 69 cm; 154 x 76 cm (cornice). Il santo appare al centro della composizione con i suoi attributi caratteristici. È scalzo e indossa la consueta pelle di cammello. Tiene in mano un libro con copertine ritagliate che imitano il velluto verde, mentre con la mano destra indica l'Agnus Dei o agnello mistico appoggiato sopra il libro.I Vangeli dicono di Giovanni Battista che era figlio del sacerdote Zaccaria e di Elisabetta, cugina della Vergine Maria. Ritiratosi giovanissimo nel deserto della Giudea per condurre una vita ascetica e predicare la penitenza, riconobbe in Gesù, da lui battezzato, il Messia annunciato dai profeti. Un anno dopo il battesimo di Cristo, nel 29, Giovanni fu arrestato e imprigionato dal tetrarca di Galilea, Erode Antipa, di cui aveva osato censurare il matrimonio con Erodiade, sua nipote e cognata. Infine, San Giovanni fu decapitato e la sua testa fu data a Salomè come ricompensa per le sue belle danze. Durante il XV secolo, l'influenza della scuola pittorica fiamminga fu un fattore chiave nello sviluppo dell'arte europea, in particolare in Spagna, che era legata ai Paesi Bassi da vincoli politici ed economici. In quel periodo, i pittori fiamminghi stabilirono un modello stilistico basato sulla ricerca della realtà, concentrandosi sulla cattura delle qualità degli oggetti, dando particolare importanza ai dettagli secondari e utilizzando una tecnica fluida, simile a quella dei disegnatori. Nel XVI secolo, in seguito all'introduzione delle novità del Rinascimento italiano, lo stile fiammingo si evolve verso un senso più classico e scultoreo, pur mantenendo le proprie caratteristiche. Questo cambiamento interessò anche la scuola ispano-fiamminga, che ebbe anche canali indipendenti per la penetrazione dello stile italiano. Le influenze arrivarono in Spagna soprattutto da Raffaello e dai suoi seguaci, attraverso incisioni, dipinti a olio e pittori che viaggiavano tra i due Paesi, e il maestro di Astorga è considerato uno dei principali artisti della Castiglia rinascimentale. È vero che non si conoscono molte informazioni biografiche sull'artista, tanto che non se ne conosce il nome, anche se fu attivo a León all'inizio del XVI secolo. Ha dipinto la Pala di San Michele nella cattedrale di Astorga, la Natività di Cristo con San Domenico e San Lorenzo e la Storia di San Giacomo, che si trova nella collezione del Museo Lázaro Galdiano, e i cinque pannelli della collezione del Museo del Prado di Madrid.

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