Null Scuola sivigliana; ultimo quarto del XVII secolo. 

"Vergine del Rosario co…
Descrizione

Scuola sivigliana; ultimo quarto del XVII secolo. "Vergine del Rosario con San Domenico e San Francesco". Olio su tela. Ha una cornice del secolo 1900 circa. Misure: 66 x 47 cm; 100 x 80 cm (cornice). Immagine di presentazione scenografica, che mostra la Vergine con il Bambino in grembo, seduta su un trono di nuvole. Entrambe le figure tengono in mano dei rosari, che si estendono a San Francesco e a San Domenico. Maria è una figura monumentale, ben seduta e scultorea, tipica del barocco classicista, e occupa la maggior parte della superficie pittorica, illuminata direttamente da una luce chiara e uniforme, che modella evitando gli eccessi del tenebrismo e crea un morbido gioco di luci e mezze ombre. Questa luce conferisce agli incarnati di entrambe le figure un aspetto perlaceo, in accordo con l'idealizzazione classica che esse mostrano. I colori, in particolare il rosso della tunica della Vergine, che domina la composizione ed è incorniciato dal tono blu del mantello. Le figure si stagliano bene su uno sfondo dorato di Gloria, sottilmente lavorato con toni ocra e gialli. La rappresentazione della Vergine del Rosario è un tema che si diffonde nella pittura barocca, periodo in cui si colloca questo olio. La leggenda narra che la Vergine insegnò a San Domenico a recitare il rosario nel 1208, dicendogli di propagare questa devozione e di usarla come potente arma contro i nemici della fede. Apparendo nella cappella dove il santo stava pregando, con un rosario in mano, gli insegnò a recitarlo, promettendogli che molti peccatori si sarebbero convertiti e avrebbero ottenuto abbondanti grazie. In effetti lo predicò, e con grande successo, riportando molti albigesi alla fede cattolica. Nella scena, situata nell'angolo in basso a sinistra, è rappresentato anche un cane che porta una torcia tra le fauci. Questa iconografia allude al sogno della madre di San Domenico, prima della sua nascita. Dopo aver sognato un cane con una torcia che usciva dal suo grembo, la madre si recò in pellegrinaggio al monastero di Santo Domingo de Silos per scoprire il significato del suo sogno. Lì le fu rivelato che sarebbe nato un bambino, che lei chiamò Domingo, in onore del monastero.

33 

Scuola sivigliana; ultimo quarto del XVII secolo. "Vergine del Rosario con San Domenico e San Francesco". Olio su tela. Ha una cornice del secolo 1900 circa. Misure: 66 x 47 cm; 100 x 80 cm (cornice). Immagine di presentazione scenografica, che mostra la Vergine con il Bambino in grembo, seduta su un trono di nuvole. Entrambe le figure tengono in mano dei rosari, che si estendono a San Francesco e a San Domenico. Maria è una figura monumentale, ben seduta e scultorea, tipica del barocco classicista, e occupa la maggior parte della superficie pittorica, illuminata direttamente da una luce chiara e uniforme, che modella evitando gli eccessi del tenebrismo e crea un morbido gioco di luci e mezze ombre. Questa luce conferisce agli incarnati di entrambe le figure un aspetto perlaceo, in accordo con l'idealizzazione classica che esse mostrano. I colori, in particolare il rosso della tunica della Vergine, che domina la composizione ed è incorniciato dal tono blu del mantello. Le figure si stagliano bene su uno sfondo dorato di Gloria, sottilmente lavorato con toni ocra e gialli. La rappresentazione della Vergine del Rosario è un tema che si diffonde nella pittura barocca, periodo in cui si colloca questo olio. La leggenda narra che la Vergine insegnò a San Domenico a recitare il rosario nel 1208, dicendogli di propagare questa devozione e di usarla come potente arma contro i nemici della fede. Apparendo nella cappella dove il santo stava pregando, con un rosario in mano, gli insegnò a recitarlo, promettendogli che molti peccatori si sarebbero convertiti e avrebbero ottenuto abbondanti grazie. In effetti lo predicò, e con grande successo, riportando molti albigesi alla fede cattolica. Nella scena, situata nell'angolo in basso a sinistra, è rappresentato anche un cane che porta una torcia tra le fauci. Questa iconografia allude al sogno della madre di San Domenico, prima della sua nascita. Dopo aver sognato un cane con una torcia che usciva dal suo grembo, la madre si recò in pellegrinaggio al monastero di Santo Domingo de Silos per scoprire il significato del suo sogno. Lì le fu rivelato che sarebbe nato un bambino, che lei chiamò Domingo, in onore del monastero.

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati