Null Scuola del Vicereame: XVIII secolo. 

"Il trionfo di Gesù".

Olio su rame. …
Descrizione

Scuola del Vicereame: XVIII secolo. "Il trionfo di Gesù". Olio su rame. Ha una cornice adattata, realizzata in argento. Misure: 23,5 x 20 cm; 39 x 29 cm (cornice). In quest'opera Cristo bambino è rappresentato come "Salvator Mundi", un'iconografia che rappresenta il concetto cristologico di Gesù Cristo, come salvatore universale, in relazione al suo ruolo di giudice nel Giudizio Finale e al suo carattere di Redentore. È caratterizzata dalla presentazione di Cristo che alza la mano destra in segno di benedizione, mentre con la mano sinistra regge una sfera, anche se, in questo caso, il Bambino è posto sulla sfera calpestando lo scheletro con i piedi, in modo tale da rappresentare il trionfo sulla morte e portare allo spettatore la resurrezione, un messaggio che sottolinea il carattere universale della dottrina cristiana. Il dipinto, che presenta una composizione completamente scenografica, contiene una moltitudine di martiri, la Vergine, i santi e la trinità di Gesù, Dio Padre e lo Spirito Santo. Siamo di fronte a un'opera risolta in un linguaggio naturalistico, uno stile ascrivibile alla tradizione barocca dell'immaginario spagnolo. Data l'importanza attribuita alle immagini religiose nel mondo ispanico, nel corso dei secoli XVII e XVIII furono create ambiziose serie pittoriche e vasti programmi iconografici per chiese e conventi, oltre a stampe, medaglie e reliquiari per la devozione privata. Nel complesso, a prescindere dalle dimensioni e dal supporto, queste immagini rispondevano all'obiettivo di sacralizzare la vita quotidiana al di là degli altari. Vale la pena ricordare che durante la dominazione coloniale spagnola si sviluppò una pittura prevalentemente religiosa, volta a cristianizzare le popolazioni indigene. I pittori locali si ispirarono alle opere spagnole, che seguirono alla lettera in termini di tipologie e iconografia. I modelli più frequenti erano gli angeli archibugieri e le vergini triangolari, ma solo nei primi anni del XIX secolo, già in tempi di indipendenza e di apertura politica di alcune colonie, diversi artisti iniziarono a rappresentare un nuovo modello di pittura con una propria identità. Ha una cornice d'epoca adattata, realizzata in argento.

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Scuola del Vicereame: XVIII secolo. "Il trionfo di Gesù". Olio su rame. Ha una cornice adattata, realizzata in argento. Misure: 23,5 x 20 cm; 39 x 29 cm (cornice). In quest'opera Cristo bambino è rappresentato come "Salvator Mundi", un'iconografia che rappresenta il concetto cristologico di Gesù Cristo, come salvatore universale, in relazione al suo ruolo di giudice nel Giudizio Finale e al suo carattere di Redentore. È caratterizzata dalla presentazione di Cristo che alza la mano destra in segno di benedizione, mentre con la mano sinistra regge una sfera, anche se, in questo caso, il Bambino è posto sulla sfera calpestando lo scheletro con i piedi, in modo tale da rappresentare il trionfo sulla morte e portare allo spettatore la resurrezione, un messaggio che sottolinea il carattere universale della dottrina cristiana. Il dipinto, che presenta una composizione completamente scenografica, contiene una moltitudine di martiri, la Vergine, i santi e la trinità di Gesù, Dio Padre e lo Spirito Santo. Siamo di fronte a un'opera risolta in un linguaggio naturalistico, uno stile ascrivibile alla tradizione barocca dell'immaginario spagnolo. Data l'importanza attribuita alle immagini religiose nel mondo ispanico, nel corso dei secoli XVII e XVIII furono create ambiziose serie pittoriche e vasti programmi iconografici per chiese e conventi, oltre a stampe, medaglie e reliquiari per la devozione privata. Nel complesso, a prescindere dalle dimensioni e dal supporto, queste immagini rispondevano all'obiettivo di sacralizzare la vita quotidiana al di là degli altari. Vale la pena ricordare che durante la dominazione coloniale spagnola si sviluppò una pittura prevalentemente religiosa, volta a cristianizzare le popolazioni indigene. I pittori locali si ispirarono alle opere spagnole, che seguirono alla lettera in termini di tipologie e iconografia. I modelli più frequenti erano gli angeli archibugieri e le vergini triangolari, ma solo nei primi anni del XIX secolo, già in tempi di indipendenza e di apertura politica di alcune colonie, diversi artisti iniziarono a rappresentare un nuovo modello di pittura con una propria identità. Ha una cornice d'epoca adattata, realizzata in argento.

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