Null FRANS VERVLOET (Belgio, 1795 - Venezia, 1872).

"Piazza San Marco al tramon…
Descrizione

FRANS VERVLOET (Belgio, 1795 - Venezia, 1872). "Piazza San Marco al tramonto, Venezia", 1840 ca. Olio su cartone rigido. Firmato in basso a destra. Dimensioni: 32 x 46 cm; 44,5 x 57 cm (cornice). Le luci cangianti del tramonto brillano su piazza San Marco, dando una vernice ambrata all'architettura di Palazzo Ducale e agli imponenti obelischi. I passanti si godono la frescura della sera, con gruppi di galanti e lavoratori del porto che si mescolano in quell'ora magica. In questo eccellente dipinto, Frans Vervoloet ha saputo coniugare l'eredità del vedutismo settecentesco con i contributi del gruppo di paesaggisti di Posilippo, di cui faceva parte. Nello stile di Canaletto, costruisce un gioco di prospettive con particolare enfasi sulla panoramica, ma non è tanto interessato al dettaglio quasi cartografico dei suoi predecessori quanto a lavorare sui valori lirici attraverso un'illuminazione pittorica che flirta con il Romanticismo. La confluenza della precisione pre-fotografica dei vedutisti veneziani del secolo precedente con l'enfasi della scuola di Posilippo sulla trasmissione degli stati d'animo dà luogo a un paesaggio urbano di grande suggestione. Frans Vervloet è stato un pittore e stampatore belga. Nel 1809 iniziò a studiare all'Akademie voor Schone Kunsten di Mechelen, dove ebbe come insegnante anche il fratello J. J. Vervloet (1790-1869), pittore di genere e ritrattista. In questo primo periodo realizza sia opere di genere che copie di antichi maestri (tra cui Peter Paul Rubens), anche se si concentra soprattutto sulla pittura architettonica, come l'"Installazione dell'arcivescovo François Antoine de Méan a Mechelen". Dopo il grande successo di questo dipinto, a partire dal 1817 si dedica alla pittura di interni di chiese. Nel 1822 ottenne una borsa di studio in Italia, dove si interessò maggiormente alla pittura di paesaggio e dove trascorse la maggior parte della sua carriera. Dopo due anni a Roma, Vervloet si reca a Napoli nel 1824. Lì fu molto influenzato dal gruppo di pittori della Scuola di Posillippo, i cui membri, in reazione all'approccio più accademico alla pittura di paesaggio della fine del XVIII secolo, favorirono un approccio più spontaneo con un'enfasi sulla pittura plein-air. Vervloet si stabilì definitivamente a Venezia nel 1854. Le sue opere si trovano oggi al Museo Correale di Sorrento (NA), alla Collezione privata di Venezia, al Museo nazionale di San Martino di Napoli e in altre collezioni pubbliche.

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FRANS VERVLOET (Belgio, 1795 - Venezia, 1872). "Piazza San Marco al tramonto, Venezia", 1840 ca. Olio su cartone rigido. Firmato in basso a destra. Dimensioni: 32 x 46 cm; 44,5 x 57 cm (cornice). Le luci cangianti del tramonto brillano su piazza San Marco, dando una vernice ambrata all'architettura di Palazzo Ducale e agli imponenti obelischi. I passanti si godono la frescura della sera, con gruppi di galanti e lavoratori del porto che si mescolano in quell'ora magica. In questo eccellente dipinto, Frans Vervoloet ha saputo coniugare l'eredità del vedutismo settecentesco con i contributi del gruppo di paesaggisti di Posilippo, di cui faceva parte. Nello stile di Canaletto, costruisce un gioco di prospettive con particolare enfasi sulla panoramica, ma non è tanto interessato al dettaglio quasi cartografico dei suoi predecessori quanto a lavorare sui valori lirici attraverso un'illuminazione pittorica che flirta con il Romanticismo. La confluenza della precisione pre-fotografica dei vedutisti veneziani del secolo precedente con l'enfasi della scuola di Posilippo sulla trasmissione degli stati d'animo dà luogo a un paesaggio urbano di grande suggestione. Frans Vervloet è stato un pittore e stampatore belga. Nel 1809 iniziò a studiare all'Akademie voor Schone Kunsten di Mechelen, dove ebbe come insegnante anche il fratello J. J. Vervloet (1790-1869), pittore di genere e ritrattista. In questo primo periodo realizza sia opere di genere che copie di antichi maestri (tra cui Peter Paul Rubens), anche se si concentra soprattutto sulla pittura architettonica, come l'"Installazione dell'arcivescovo François Antoine de Méan a Mechelen". Dopo il grande successo di questo dipinto, a partire dal 1817 si dedica alla pittura di interni di chiese. Nel 1822 ottenne una borsa di studio in Italia, dove si interessò maggiormente alla pittura di paesaggio e dove trascorse la maggior parte della sua carriera. Dopo due anni a Roma, Vervloet si reca a Napoli nel 1824. Lì fu molto influenzato dal gruppo di pittori della Scuola di Posillippo, i cui membri, in reazione all'approccio più accademico alla pittura di paesaggio della fine del XVIII secolo, favorirono un approccio più spontaneo con un'enfasi sulla pittura plein-air. Vervloet si stabilì definitivamente a Venezia nel 1854. Le sue opere si trovano oggi al Museo Correale di Sorrento (NA), alla Collezione privata di Venezia, al Museo nazionale di San Martino di Napoli e in altre collezioni pubbliche.

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