Null Divinità femminile di tipo Iside. Cultura cananea. II secolo a.C.

Bronzo.
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Descrizione

Divinità femminile di tipo Iside. Cultura cananea. II secolo a.C. Bronzo. Provenienza: Antica collezione privata francese del signor S. D. Acquisito negli anni '90. Conservazione: Buono stato, senza restauri. Misure: 14,8 x 4 x 7,3 cm (scultura); 25 x 7 x 10 x 10 cm (base). Scultura in bronzo raffigurante una divinità femminile seduta. Potrebbe trattarsi di Astarte, dea dell'amore e della fertilità che ha conosciuto diverse iconografie a seconda che la sua origine fosse mesopotamica, babilonese o cananea, come in questo caso. Non presenta, in questo caso, la testa di uccello che caratterizza i modelli siro-palestinesi. Il suo corpo slanciato segue modelli vicini alla scultura egizia e anche il copricapo denota questa influenza. Questo contagio stilistico si traduce anche in un certo sincretismo simbolico, tanto che la dea assomiglia a Iside negli attributi. Entrambe sono dee madri dell'amore e della sessualità, protettrici della casa e della famiglia. La dea Astarte è associata all'amore, alla bellezza, al sesso, al desiderio, alla fertilità, alla guerra, alla giustizia e al potere politico. Era venerata originariamente a Sumer e successivamente fu venerata dagli Accadi, dai Babilonesi e dagli Assiri con il nome di Ishtar. Era conosciuta come la "Regina del Cielo" ed era la dea patrona del tempio di Eanna nella città di Uruk, che era il suo principale centro di culto. Era associata al pianeta Venere e i suoi simboli più importanti erano il leone e la stella a otto punte.

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Divinità femminile di tipo Iside. Cultura cananea. II secolo a.C. Bronzo. Provenienza: Antica collezione privata francese del signor S. D. Acquisito negli anni '90. Conservazione: Buono stato, senza restauri. Misure: 14,8 x 4 x 7,3 cm (scultura); 25 x 7 x 10 x 10 cm (base). Scultura in bronzo raffigurante una divinità femminile seduta. Potrebbe trattarsi di Astarte, dea dell'amore e della fertilità che ha conosciuto diverse iconografie a seconda che la sua origine fosse mesopotamica, babilonese o cananea, come in questo caso. Non presenta, in questo caso, la testa di uccello che caratterizza i modelli siro-palestinesi. Il suo corpo slanciato segue modelli vicini alla scultura egizia e anche il copricapo denota questa influenza. Questo contagio stilistico si traduce anche in un certo sincretismo simbolico, tanto che la dea assomiglia a Iside negli attributi. Entrambe sono dee madri dell'amore e della sessualità, protettrici della casa e della famiglia. La dea Astarte è associata all'amore, alla bellezza, al sesso, al desiderio, alla fertilità, alla guerra, alla giustizia e al potere politico. Era venerata originariamente a Sumer e successivamente fu venerata dagli Accadi, dai Babilonesi e dagli Assiri con il nome di Ishtar. Era conosciuta come la "Regina del Cielo" ed era la dea patrona del tempio di Eanna nella città di Uruk, che era il suo principale centro di culto. Era associata al pianeta Venere e i suoi simboli più importanti erano il leone e la stella a otto punte.

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