Null JEAN-BAPTISTE AUGUSTE CLÉSINGER (Francia, 1814 - 1883).

"Cacciatrice nuda"…
Descrizione

JEAN-BAPTISTE AUGUSTE CLÉSINGER (Francia, 1814 - 1883). "Cacciatrice nuda". Roma, 1860. Scultura in bronzo patinato. Firmata dall'autore e con sigillo della fonderia Barbedienne. Misure: 39 x 18 x 31 cm. Scultura in bronzo, opera di Jean-Baptiste Clésinger, ispirata alla dea della caccia, Artemide o Diana, che egli rappresenta però nuda, valore opposto alla condizione púdica della divinità greco-romana. Principalmente scultore, sebbene coltivasse anche la pittura, Jean-Baptiste Clésinger, detto Auguste, iniziò la sua formazione con il padre, lo scultore Georges-Philippe Clésinger, che insegnava alla Scuola di Belle Arti di Bensaçon. Fu anche discepolo di Bertel Thorwaldsen, anche se il suo linguaggio si inquadra piuttosto nel romanticismo, allontanandosi presto dai modelli neoclassici di questo maestro. Clésinger inizia a esporre al Salon di Parigi nel 1843, debuttando con un ritratto in busto del visconte Jules de Valdahon. Espone regolarmente a questo Salon fino al 1864 e nell'edizione del 1847 suscita scandalo per la sensualità della sua opera decisamente romantica, "Donna morsa da un serpente", per la quale si basa sullo studio di una modella reale, Apollonie Sabatier, amante di Clésinger e anche di Baudelaire. Solo due anni dopo, nel 1849, fu nominato Cavaliere della Legion d'Onore francese, diventando ufficiale nel 1864. Si distinse come ritrattista, rappresentando personaggi di spicco dell'epoca come l'attrice Rachel Félix o Théophile Gautier. Di particolare importanza è la sua statua di Luisa di Savoia nella serie "Regine di Francia e donne illustri" del Giardino del Lussemburgo a Parigi. Degno di nota è anche il suo monumento funebre per la tomba di Chopin, realizzato nel 1850. Nel 1864 Clésinguer entra a far parte della Société Générale de Photosculpture de France, di cui diventerà direttore artistico tre anni dopo, e sarà di fatto uno dei principali fautori di questa nuova tecnica, che applica il progresso industriale alla produzione scultorea. Le opere di Clésinger sono attualmente conservate presso il Musée d'Orsay, il Musée de la Vie Romantique e il Petit Palais di Parigi, il Musée de la Picardie di Amiens e altre collezioni pubbliche e private.

53 

JEAN-BAPTISTE AUGUSTE CLÉSINGER (Francia, 1814 - 1883). "Cacciatrice nuda". Roma, 1860. Scultura in bronzo patinato. Firmata dall'autore e con sigillo della fonderia Barbedienne. Misure: 39 x 18 x 31 cm. Scultura in bronzo, opera di Jean-Baptiste Clésinger, ispirata alla dea della caccia, Artemide o Diana, che egli rappresenta però nuda, valore opposto alla condizione púdica della divinità greco-romana. Principalmente scultore, sebbene coltivasse anche la pittura, Jean-Baptiste Clésinger, detto Auguste, iniziò la sua formazione con il padre, lo scultore Georges-Philippe Clésinger, che insegnava alla Scuola di Belle Arti di Bensaçon. Fu anche discepolo di Bertel Thorwaldsen, anche se il suo linguaggio si inquadra piuttosto nel romanticismo, allontanandosi presto dai modelli neoclassici di questo maestro. Clésinger inizia a esporre al Salon di Parigi nel 1843, debuttando con un ritratto in busto del visconte Jules de Valdahon. Espone regolarmente a questo Salon fino al 1864 e nell'edizione del 1847 suscita scandalo per la sensualità della sua opera decisamente romantica, "Donna morsa da un serpente", per la quale si basa sullo studio di una modella reale, Apollonie Sabatier, amante di Clésinger e anche di Baudelaire. Solo due anni dopo, nel 1849, fu nominato Cavaliere della Legion d'Onore francese, diventando ufficiale nel 1864. Si distinse come ritrattista, rappresentando personaggi di spicco dell'epoca come l'attrice Rachel Félix o Théophile Gautier. Di particolare importanza è la sua statua di Luisa di Savoia nella serie "Regine di Francia e donne illustri" del Giardino del Lussemburgo a Parigi. Degno di nota è anche il suo monumento funebre per la tomba di Chopin, realizzato nel 1850. Nel 1864 Clésinguer entra a far parte della Société Générale de Photosculpture de France, di cui diventerà direttore artistico tre anni dopo, e sarà di fatto uno dei principali fautori di questa nuova tecnica, che applica il progresso industriale alla produzione scultorea. Le opere di Clésinger sono attualmente conservate presso il Musée d'Orsay, il Musée de la Vie Romantique e il Petit Palais di Parigi, il Musée de la Picardie di Amiens e altre collezioni pubbliche e private.

Le offerte sono terminate per questo lotto. Visualizza i risultati