Null PIERRE LE FAGUAYS (1892-1962).

"Vaslav Nijinsky", 1930 circa.
Scultura in …
Descrizione

PIERRE LE FAGUAYS (1892-1962). "Vaslav Nijinsky", 1930 circa. Scultura in bronzo patinato e parzialmente smaltato a freddo su base di marmo. Firmata: P. LE FAGUAYS. Misure: 51 x 48 x 16 cm. Pur essendo nato a Nantes, Le Faguays compie gli studi superiori in Svizzera, dove è discepolo di James Vibert. A partire dagli anni Venti partecipò attivamente ai Salons de l'Automne parigini, guadagnandosi l'amicizia di importanti artisti dell'epoca come Max Le Verrier o i fratelli Susse. Grazie alla sua versatilità, lavorò con successo con diversi materiali, tra cui pasta di vetro, bronzo e terracotta. Fu proprio quest'ultimo componente a catapultarlo nella notorietà, perché grazie alla sua malleabilità, e ispirandosi alle figurine di Tanagra, riuscì a conferire alla sua produzione artistica una sinuosità senza pari utilizzando come pretesto il balletto. In questo contesto potrebbe essere nata la scultura che ci riguarda, forse raffigurante Vaslav Nijinsky, uno dei più famosi ballerini della storia. La compagnia "Ballets Russes", creata da Sergey Diáguilev, riuscì a riunire i migliori membri del Balletto Imperiale Russo del Teatro Mariinski di San Pietroburgo, tra cui Nijinsky; la filosofia della compagnia era una rottura con la danza tradizionale che si stava svolgendo in Francia, scommettendo sull'innovazione in diverse correnti e generi. Il successo fu immediato e per tutto il primo terzo del XX secolo il loro impatto fu tale da lasciare un segno indelebile nelle arti e nella cultura occidentale.

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PIERRE LE FAGUAYS (1892-1962). "Vaslav Nijinsky", 1930 circa. Scultura in bronzo patinato e parzialmente smaltato a freddo su base di marmo. Firmata: P. LE FAGUAYS. Misure: 51 x 48 x 16 cm. Pur essendo nato a Nantes, Le Faguays compie gli studi superiori in Svizzera, dove è discepolo di James Vibert. A partire dagli anni Venti partecipò attivamente ai Salons de l'Automne parigini, guadagnandosi l'amicizia di importanti artisti dell'epoca come Max Le Verrier o i fratelli Susse. Grazie alla sua versatilità, lavorò con successo con diversi materiali, tra cui pasta di vetro, bronzo e terracotta. Fu proprio quest'ultimo componente a catapultarlo nella notorietà, perché grazie alla sua malleabilità, e ispirandosi alle figurine di Tanagra, riuscì a conferire alla sua produzione artistica una sinuosità senza pari utilizzando come pretesto il balletto. In questo contesto potrebbe essere nata la scultura che ci riguarda, forse raffigurante Vaslav Nijinsky, uno dei più famosi ballerini della storia. La compagnia "Ballets Russes", creata da Sergey Diáguilev, riuscì a riunire i migliori membri del Balletto Imperiale Russo del Teatro Mariinski di San Pietroburgo, tra cui Nijinsky; la filosofia della compagnia era una rottura con la danza tradizionale che si stava svolgendo in Francia, scommettendo sull'innovazione in diverse correnti e generi. Il successo fu immediato e per tutto il primo terzo del XX secolo il loro impatto fu tale da lasciare un segno indelebile nelle arti e nella cultura occidentale.

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