GRANDE CLEF ANTIQUE DITE «CLEF DE TARARE» in ferro e bronzo. La canna ha un'imbo…
Descrizione

GRANDE CLEF ANTIQUE DITE «CLEF DE TARARE»

in ferro e bronzo. La canna ha un'imboccatura circolare cava e la punta presenta due bulloni di ferro contrapposti. Particolarmente notevole è l'impugnatura della chiave: interamente in bronzo, raffigura Sileno seduto su un otre, di cui stringe il collo con la mano destra, con gli occhi intarsiati d'argento e i capezzoli intarsiati di rame. La mano sinistra regge un grappolo d'uva. Il gruppo è in piedi su un grande cratere con corpo squadrato e due maniglie (una mancante). Periodo gallo-romano. Gallia lionese, II secolo d.C. Lunghezza totale: 25,9 cm - Altezza manico: 12,8 cm Punta: 9 cm (Ossidazione, usura e mancanze) PROVENIENZA - Scoperto in un vigneto sulla montagna di Tarare (Rodano, Francia) nel XIX secolo. - Collezione di Madame Napolier a Tarare (Rodano, Francia). - Esposizione universale del 1867 (n. 865). - Per eredità fino ad oggi. BIBLIOGRAFIA - Una chiave antica" in Le Magasin Pittoresque, 1867. Riprodotto a pagina 384. - F. Liger, La ferronerie ancienne et moderne, Tomo II, Parigi 1875. Riproduzione della lastra 41. - E.-O. Lami, Dictionnaire encyclopédique et biographique, Tome III, Paris 1883. Riprodotto a pagina 516. - H.-R. d'Allemagne, La Serrurerie ancienne à l'Exposition Universelle de 1900, Saint-Cloud, 1902. P. 18. Chiave di Tarare Le grandi chiavi antiche sono molto rare e gli esemplari conservati nei musei non possono in alcun modo rivaleggiare con quella che presentiamo(1), che rimane "la più famosa chiave romana giunta fino a noi", secondo quanto scriveva Henry-René d'Allemagne nel 1902. La nostra eccezionale chiave, nota come "chiave di Tarare", è stata rinvenuta in un vigneto a poca distanza dalla città di Tarare (Rodano) ed è stata oggetto di lunghe e azzardate dissertazioni... Le sue dimensioni e la sua qualità fanno pensare che sia stata utilizzata per chiudere la porta di una villa importante. (1) Le uniche altre tre chiavi che possono essere confrontate stilisticamente con la nostra si trovano al Musée du Louvre [BR3665], al Cleveland Museum of Art [John L. Severance Fund 1952.586] e al Getty Museum [96.AC.197], anche se sono tutte più piccole. La letteratura su questo notevole oggetto ipotizza anche che questa chiave fosse utilizzata per chiudere la porta di una cella vinaria: un annesso di un vigneto, dove venivano depositati i recipienti pieni di vino nuovo dopo la vendemmia. Altri archeologi, invece, hanno suggerito che la chiave potesse appartenere a un tempio... Qualunque sia la porta che questo oggetto museale doveva aprire, dall'inizio del XX secolo era andato nuovamente perduto, e la sua presentazione in vendita per la prima volta nella sua storia rappresenta una preziosa riscoperta.

GRANDE CLEF ANTIQUE DITE «CLEF DE TARARE»

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