Null 1698. LIBRO: (ARCHITETTURA). SANTOS, FRANCISCO DE LOS: DESCRIZIONE DEL REAL…
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1698. LIBRO: (ARCHITETTURA). SANTOS, FRANCISCO DE LOS: DESCRIZIONE DEL REAL MONASTERO DE SAN LORENZO DE EL ESCORIAL, UNICA MERAVIGLIA DEL MONDO, COSTRUITO DAL PRUDENTISSIMO REY FILIPO SEGUNDO E INCORONATO DAL CATOLICO REY FILIPO IV... Madrid: Imp. Juan Garcia Infançon, 1698. 4º mayor. 6 h. + 178 p. + 4 h. e 11 tavole incise (la maggior parte ripiegate), molte con strappi e solo una con lieve perdita. Belle gallerie in tutta l'opera, con maggiore affettazione nelle prime 20 pp. Enc. in pergamena d'epoca, un po' marmorizzata, con dicitura sul dorso. Palau 300553.

1698. LIBRO: (ARCHITETTURA). SANTOS, FRANCISCO DE LOS: DESCRIZIONE DEL REAL MONASTERO DE SAN LORENZO DE EL ESCORIAL, UNICA MERAVIGLIA DEL MONDO, COSTRUITO DAL PRUDENTISSIMO REY FILIPO SEGUNDO E INCORONATO DAL CATOLICO REY FILIPO IV... Madrid: Imp. Juan Garcia Infançon, 1698. 4º mayor. 6 h. + 178 p. + 4 h. e 11 tavole incise (la maggior parte ripiegate), molte con strappi e solo una con lieve perdita. Belle gallerie in tutta l'opera, con maggiore affettazione nelle prime 20 pp. Enc. in pergamena d'epoca, un po' marmorizzata, con dicitura sul dorso. Palau 300553.

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FRANCISCO HOHENLEITER DE CASTRO (Cadice, 1889 - Siviglia, 1968). "Majos". Olio su pannello (x2). Firmato in basso a destra. Misure: 31 x 20 cm (x2); 40 x 29 x 3 cm (cornici, x2). Francisco Hohenleiter inizia la sua formazione a El Puerto de Santa María e nel 1918 si trasferisce a Siviglia, stabilendosi definitivamente in città. Pittore elegante e colorato, diventa presto una figura di spicco nella decorazione murale e, soprattutto, nei manifesti, nell'illustrazione di riviste e libri. Le sue opere combinano influenze di stili diversi come il modernismo, la pittura di genere e il romanticismo. Con i suoi manifesti, negli anni Venti, reinventa la Settimana Santa di Siviglia, con opere basate sull'uso del colore e delle linee decorative. Come pittore si concentra sulla ritrattistica, sul paesaggio e sulla rappresentazione di tipi popolari, soprattutto majos, oltre che su scene di genere. Realizza anche nudi, interni di chiese e nature morte. Nel corso della sua carriera espose le sue opere in varie città spagnole e anche a Parigi, con una mostra eccezionale alla galleria Charpentier nel 1932. La pittura di Francisco Hohenleiter affonda le sue radici in quella di Jiménez Aranda e García Ramos e si ispira a Goya e Alenza. Diventa il glosador della Siviglia romantica, il ritrattista dell'Andalusia musicata da Albéniz. Attualmente le sue opere sono sparse in tutta l'Andalusia: murales, manifesti, programmi a mano, ecc. Oggi è rappresentato in vari musei e collezioni private.

JACOPO MARIESCHI (Venezia, 1711-1794). "San Francesco di Paola" e "Sant'Antonio Abate". Olio su tela. Telai e cornici successive. Misure: 38 x 29,5 cm; 50 x 41 cm (cornice). Pittore talvolta confuso con il vedutista contemporaneo Michele Marieschi, Jacopo Marieschi si specializzò nella pittura di storia, pur lavorando anche su temi religiosi. Una delle tele raffigura Francisco de Paula, identificato dalla legenda "Charitas", il motto del santo, che compare nel margine inferiore. L'altra immagine raffigura Sant'Antonio da Padova o Lisbona (Lisbona, 1191 ca. - 1195 ca. - Padova, 1231) è stato un frate francescano, predicatore e teologo, venerato per i suoi miracoli e come santo e Dottore della Chiesa, che fu dapprima membro dell'Ordine dei Canonici Regolari di Sant'Agostino, fino a diventare francescano nel 1220. Sant'Antonio da Padova è, dopo San Francesco d'Assisi, il più popolare dei santi francescani. È raffigurato come un giovane senza barba con un'ampia tonsura monastica, vestito con il saio, e di solito appare con il Bambino Gesù, tenendolo in braccio, alludendo a un'apparizione avuta nella sua cella. A partire dal XVI secolo è diventato l'attributo più popolare di questo santo, particolarmente diffuso nell'arte barocca della Controriforma. San Francesco di Paola (1416-1507) fu un eremita italiano, fondatore dell'Ordine dei Minimi. Iniziò giovanissimo la sua vita da eremita nella periferia della sua città natale, Paola. A poco a poco acquistò fama per i suoi prodigi e intorno al 1450 c'era già un gruppo di seguaci intorno alla sua figura. La sua comunità cresce e nel 1470 la Congregazione degli Eremiti (il futuro Ordine dei Minimi) riceve l'approvazione diocesana dell'arcivescovo di Cosenza. Quattro anni dopo, Papa Sisto IV concesse loro l'approvazione pontificia. Nel 1483 Francesco di Paola si recò in Francia per ordine del Papa e su richiesta del re Luigi XI. Lì sviluppò un lavoro diplomatico a favore della Santa Sede, mentre cercava di ottenere l'approvazione di una Regola per la sua congregazione, che infine ottenne nel 1493.