Null BRAIN ROY (nato nel 1980) Stop Basquiat Warhol Tecnica mista su dibond Firm…
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BRAIN ROY (nato nel 1980) Stop Basquiat Warhol Tecnica mista su dibond Firmato in basso a destra 40 x 40 cm Nota: certificato dell'artista numerato 3/6 sul retro

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BRAIN ROY (nato nel 1980) Stop Basquiat Warhol Tecnica mista su dibond Firmato in basso a destra 40 x 40 cm Nota: certificato dell'artista numerato 3/6 sul retro

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CHRISTOPHER MAKOS (Lowell, Massachusetts, USA, 1948). "Basquiat". Fotografia, copia 38/250. Firmata a mano e giustificata. Misure: 48 x 37,5 cm; 60 x 50 cm (cornice). Christopher Makos ha conosciuto Basquiat attraverso Warhol nei primi anni Ottanta. Makos frequentava i circoli più alternativi e avanzati della New York dell'epoca. Con questo ritratto, Makos ha lasciato in eredità ai posteri un'immagine immortale dell'apice della breve vita del grande graffitista newyorkese. Makos era in grado di catturare l'essenza delle persone che ritraeva, la maggior parte delle quali erano figure importanti della società dell'epoca, come Truman Capote, Liz Taylor, John Lennon e Mick Jagger. Di solito scattava le foto nel suo studio, dando però grande risalto alle figure, catturandone l'essenza. Christopher Makos è ricordato, tra l'altro, per essere stato la persona che ha introdotto Warhol nell'universo Polaroid. È una figura leggendaria a New York. Pur essendo nato in Massachusetts, è cresciuto in California e si è poi stabilito a New York negli anni Sessanta. Si reca in Europa, a Parigi, per studiare architettura, ma il contatto con Man Ray lo porta alla fotografia. Tornato negli Stati Uniti, si stabilisce a New York, nel West Village. Collabora strettamente con Andy Warhol, al quale insegna a usare la sua prima macchina fotografica. Inoltre, portò Warhol a contatto con il lavoro di Jean-Michel Basquiat e Keith Haring. Warhol ha definito Makos "il fotografo più moderno degli Stati Uniti". La stretta amicizia di Makos con Warhol e i loro ampi viaggi insieme sono riflessi nel libro di Makos Warhol: A Photographic Memoir (New American Library). Le opere di Makos sono presenti nelle collezioni permanenti di oltre cento musei, sono state esposte in gallerie e musei negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone e sono apparse in numerose pubblicazioni in tutto il mondo, tra cui Interview, Rolling Stone, House & Garden, Connoisseur, New York Magazine, Esquire, Genre e People. Alcuni collezionisti come Malcolm Forbes, Pedro Almodovar o Gianni Versace possiedono le sue opere.