Giovanni Paolo Pannini o Panini (Piacenza 1691 - Roma 1765) bottega/allievo di G…
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Giovanni Paolo Pannini o Panini (Piacenza 1691 - Roma 1765) bottega/allievo di

Giovanni Paolo Pannini o Panini (Piacenza 1691 - Roma 1765) bottega/allievo di Capriccio con i Templi di Adriano e della Fortuna Virile Olio su tela 69 x 112 cm Riportiamo quanto scrive Ferdinando Arisi nella didascalia dedicata all'opera originale (pag. 409, scheda 357 dal volume Gian Paolo Panini e i fasti della Roma del '700): In collezione privata romana è conservata una versione firmata e datata 1735 che si deve considerare il prototipo. E' un dipinto, che vivo Panini, doveva essere fondamentale, se fu replicato almeno due volte, con lievi varianti e copiato da allievi parecchie volte senza varianti di rilievo. Studiò inizialmente nella sua città natale scenografia teatrale, passando poi a Roma, nel 1711, nella bottega di Benedetto Luti. Affascinato dai resti dell'antica Roma, prese a modello altri protagonisti della scena romana, formandosi una personale produzione artistica, ove le rovine erano testimoni di scena tratte da testi sacri o di letteratura antica. Le sue quinte architettoniche, quanto le sue vedute, non sono allusioni al tempo e alla caducità dell'uomo ma luoghi di cristallina bellezza che esalta la grandezza del tempo antico e la bellezza della città eterna. Ebbe l'intelligenza di usare la sua straordinaria tecnica in temi a lui congeniali dopo aver osservato e meditato quanto avessero dipinto altri interpreti della cultura pittorica romana a lui affini, come Alberto Carlieri, Stefano Orlandi, Gaspare Vanvitelli, Jan Frans van Bloemen e Andrea Locatelli e soprattutto di Giovanni Ghisolfi. Ebbe molto successo sia di pubblico sia accademico, nel 1718 fu ammesso alla Congregazione dei Virtuosi al Pantheon, ed insegnò sia all’Accademia di San Luca sia all’Académie de France. Nella sua bottega si formarono numerosi artisti, tra i quali Giovanni Niccolò Servandoni, Antonio Ioli, Charles-Louis Clérisseau, Claude-Joseph Vernet, Jean-Honoré Fragonard e, soprattutto, Hubert Robert, che fu il suo miglior allievo. Giovanni Paolo Pannini or Panini (Piacenza 1691 - Rome 1765) workshop/pupil of Capriccio With the Temples of Hadrian and Virile Fortune Oil on canvas 69 x 112 cm We report what Ferdinando Arisi writes in the caption dedicated to the original artwork (page 409, form 357 of the book Gian Paolo Panini e i fasti della Roma del '700): In a private Roman collection a version signed and dated 1735 is preserved must be considered the prototype. It is a painting, which Panini lived, must have been fundamental if it was replicated at least twice, with slight variations and copied by students several times without significant variations.

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