DES AUTELS (Guillaume).

Repos de plus grand travail. Lione, Jean de Tournes e Guillaume Gazeau, 1550. In-8, marocchino granata giansenista, merletti interni, bordi dorati (Godillot). Prima edizione della prima opera a stampa di Guillaume des Autels (1529-1581). In quest'opera il poeta borgognone, ammiratore di Maurice Scève e cugino di Pontus de Tyard, canta l'amore per la sua Santa, una giovane donna di nome Denyse L'Hoste che aveva conosciuto nel 1549 a Romans, nel Delfinato: [...] trovo in te una doppia vita immortale. Questi sono gli effetti del vero amore celeste, che desidero sia da voi in me come da me in voi: Amour ne dy je pas terrestre, de la chair & des corps, mais celeste des esprits & des ames (dedica). Dalle biblioteche di Achille Perreau e Exbrayat. Alcune foglie, compreso il titolo, leggermente ingiallite. Nota manoscritta in inchiostro sbiadito sul titolo. Cartier, n° 164. - Picot, Rothschild, n°654. - Diane Barbier-Mueller, Inventaire..., n°157.