Daniel Seghers Daniel Seghers
Cornelius Schut

L'immagine di Maria con il bambin…
Descrizione

Daniel Seghers

Daniel Seghers Cornelius Schut L'immagine di Maria con il bambino, portata in braccio da cherubini e decorata con ghirlande di fiori Olio su tela (rilegato). 127 x 104 cm. Provenienza Collezione Willem de Blasere, Signore di Hellebus, Gand, 1635 circa, e menzionato nell'inventario di Segher come n. 135 - Galerie Marcus, Parigi, 1970-74 - Collezione privata belga. Mostre Taichung, National Taiwan Museum of Fine Arts, The Golden Age of Flemish Painting, 1988, n. 54; - Colonia, Wallraf-Richartz-Museum, 4 settembre - 22 novembre 1992; Anversa, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten, 12 dicembre 1992 - 8 marzo 1993; e Vienna, Kunsthistorisches Museum, 2 aprile - 20 giugno 1993, From Bruegel to Rubens, n. 99.1. Letteratura Diario di Daniel Seghers in: W. Couvreur, "Daniel Seghers' inventaris van door hem geschilderde bloemstukken", in: Gentse bijdragen tot de kunstgeschiedenis, vol. XX, 1967, p. 112, n. 135 - M.-L. Hairs: Pour un tricentenaire, D. Seghers, in: Revue Belge d'archéologie et d'histoire de l'art, Liège 1960 - M.-L. Hairs: Dans le tricentenaire, D. Seghers, in: Revue Belge d'archéologie et d'histoire de l'art, Liège 1960 - M.-L. Hairs: Dans le archéologie et d'histoire de l'art, Liège 1960.L. Hairs: Dans le sillage de Rubens, les peintres d'histoire anversois au XVIIe siècle, Liège 1977, p. 213 - M.-L. Hairs: The Flemish Flower Painters in the XVIIth Century, Bruxelles 1985, pp. 125-29, n. 33, particolare a p. 130 - G. Wilmers: Cornelis Schut (1597-1655): A Flemish Painter of the High Baroque, Belgio 1996, pp. 172-73, n. A108, illustrazione a p. 413 (erroneamente come n. A110). Tra le numerose decorazioni floreali di Seger intorno a un cartiglio centrale, questo dipinto è una specialità. L'azione degli angeli putti crea un certo dinamismo. Quattro angeli stanno attaccando due festoni a un'immagine della Madonna in una cornice ovale intagliata. Seghers, che dopo la morte del suo maestro Jan Brueghel il Vecchio divenne il suo più importante successore nel campo della pittura floreale di Anversa, realizzò il quadro insieme al pittore di figure Cornelis Schut. La libera figurazione rubenesca di Schut trova la sua controparte nel realismo dettagliato dei fiori e delle piante raffigurati da Segher e nell'uso vibrante del colore. Questo straordinario lavoro di collaborazione è stato riconosciuto da numerose mostre e pubblicazioni. Il dipinto è stato identificato da M.-L. Hairs nell'inventario autocompilato di Cornelis Schut al n. 135 (cfr. Couvreur, 1967, p.112, n. 135). L'acquirente fu probabilmente Willem de Blasere, signore di Hellebus, rappresentante delle Fiandre presso gli Stati Generali e uno dei plenipotenziari per i negoziati di pace a Maastricht e L'Aia nel 1632/33, il cui padre Gerard de Blasere era un mecenate dell'ordine dei Gesuiti, a cui apparteneva il "monaco pittore" Seghers. Seghers, che visse nel convento dei gesuiti di Anversa fino alla sua morte nel 1661, divenne una celebrità nella cura dell'ordine. Principi e sovrani gli fecero visita nel suo studio e gli dimostrarono il loro apprezzamento per il suo lavoro con doni di valore, dato che non gli era consentito percepire alcun reddito. Il 20 aprile 1635 il cardinale-infante Ferdinando gli fece visita e acquistò una versione più squadrata dell'attuale composizione. Essa presenta come aggiunta una corona imperiale che incorona l'immagine della Vergine come un piccolo baldacchino (Couvreur, 1967, p. 110, n. 119). Questo dipinto si trovava alla Galerie R. Finck di Bruxelles nel 1961 (cfr. Hairs, 1985, fig. 32). Si può ipotizzare che il presente dipinto sia stato realizzato un po' più tardi, nello stesso anno 1635.

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