Null (1516). MANTUAN (Baptiste). AD MORTALIUM OBLECTATIONEM AUCTORIS EFFIGIEM HU…
Descrizione

(1516). MANTUAN (Baptiste). AD MORTALIUM OBLECTATIONEM AUCTORIS EFFIGIEM HUIC DIVINO OPERI. ULTIMA PARS OPERIS. Lione, impressa solertia Stephani de Basignana, in officina Bernard Lescuyer, giugno 1516. In-8 di 126 fogli, vitello chiaro, copertine decorate da molteplici filetti dorati e freddi con cornice decorata da una catena di nappe concatenate con al centro motivi ripetuti dorati del "nodo eterno", doppia cornice a caldo e a freddo, bordi dorati e cesellati, cofanetto moderno (legatura d'epoca). RARISSIMA PRODUZIONE DI ETIENNE DE BASIGNANA, monaco dell'ordine carmelitano e notevole tipografo che stampò solo 2 libri: un libro d'ore e, per Bernard Lescuyer, le opere di Mantovano, generale del suo ordine. Le opere dello Spagnioli, composte da due parti a loro volta suddivise, potevano essere vendute separatamente, come indica Brunet. Questo esemplare comprende il "De Sacris Diebus", che è nella sua edizione originale. La stampa di questo volume rivaleggia con quella dei più grandi tipografi. Il titolo, stampato in rosso e nero, è ornato dall'effigie di Baptiste Mantuan. "Si tratta di uno dei primi esempi dell'uso del ritratto nell'illustrazione di libri" (Brun). L'ultimo foglio è decorato con le armi del cardinale de Gonzague. Titolo brunito, fori di tarlo riparati, piccole riparazioni ben eseguite su alcuni fogli, seconda di copertina quasi staccata, carte finali sostituite, la d, e q8 quire leggermente tarlate e quasi slegate. Interessante legatura italiana la cui combinazione dei due motivi di legatura sembra molto poco comune secondo Goldschmidt (Gothic and Renaissance Bookbindings, 1928, I, p. 226). Proveniente dalle biblioteche di Carolus Hippolitus Tedeschius (firma coeva sulla carta bianca q7) e di Michel Wittock con la sua targhetta. (Baudrier II, 3-10) (USTC 155285) (Brunet III, 1375) (Brun, p. 253).

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(1516). MANTUAN (Baptiste). AD MORTALIUM OBLECTATIONEM AUCTORIS EFFIGIEM HUIC DIVINO OPERI. ULTIMA PARS OPERIS. Lione, impressa solertia Stephani de Basignana, in officina Bernard Lescuyer, giugno 1516. In-8 di 126 fogli, vitello chiaro, copertine decorate da molteplici filetti dorati e freddi con cornice decorata da una catena di nappe concatenate con al centro motivi ripetuti dorati del "nodo eterno", doppia cornice a caldo e a freddo, bordi dorati e cesellati, cofanetto moderno (legatura d'epoca). RARISSIMA PRODUZIONE DI ETIENNE DE BASIGNANA, monaco dell'ordine carmelitano e notevole tipografo che stampò solo 2 libri: un libro d'ore e, per Bernard Lescuyer, le opere di Mantovano, generale del suo ordine. Le opere dello Spagnioli, composte da due parti a loro volta suddivise, potevano essere vendute separatamente, come indica Brunet. Questo esemplare comprende il "De Sacris Diebus", che è nella sua edizione originale. La stampa di questo volume rivaleggia con quella dei più grandi tipografi. Il titolo, stampato in rosso e nero, è ornato dall'effigie di Baptiste Mantuan. "Si tratta di uno dei primi esempi dell'uso del ritratto nell'illustrazione di libri" (Brun). L'ultimo foglio è decorato con le armi del cardinale de Gonzague. Titolo brunito, fori di tarlo riparati, piccole riparazioni ben eseguite su alcuni fogli, seconda di copertina quasi staccata, carte finali sostituite, la d, e q8 quire leggermente tarlate e quasi slegate. Interessante legatura italiana la cui combinazione dei due motivi di legatura sembra molto poco comune secondo Goldschmidt (Gothic and Renaissance Bookbindings, 1928, I, p. 226). Proveniente dalle biblioteche di Carolus Hippolitus Tedeschius (firma coeva sulla carta bianca q7) e di Michel Wittock con la sua targhetta. (Baudrier II, 3-10) (USTC 155285) (Brunet III, 1375) (Brun, p. 253).

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